Tik Tok sarà vietato? Perché molti governi stanno vietando l’uso del social?

La notizia è di quelle che possono far lanciare l’allarme censura, ad annunciare che il Governo sta lavorando al divieto di utilizzare tik tok, il noto social network è il ministro per la Pubblica Amministrazione Zangrillo. Tik Tok sarà vietato in Italia? Ecco il punto della situazione.

Tik Tok vietato negli Stati Uniti e dalla Commissione Europea

Tik Tok è uno dei social attualmente più apprezzato dagli utenti, ma è anche uno dei più temuti al punto che il governo federale americano ha chiesto ai suoi dipendenti di disinstallare l’app cinese sia dai dispositivi utilizzati per il lavoro, sia da quelli utilizzati a fini personali. Dopo pochi giorni a questa decisione è seguita quella della Commissione Europea che ha fatto ai suoi dipendenti la stessa richiesta.

Il motivo è inerente la sicurezza nazionale, infatti sembra che ai dipendenti del colosso cinese, che ha sedi in tutto il mondo e una sede anche in Irlanda, a cui si aggiungono le sedi in Brasile, Canada, Cina, Israele, Giappone, Malesia, Filippine, Singapore, Corea del Sud e Stati Uniti, sia concesso l’accesso ai dati dei cittadini europei e naturalmente l’accesso ai dati comunque gestiti da dipendenti pubblici può mettere a rischio la sicurezza. Dal lato suo il colosso cinese che detiene Tik Tok assicura che i dati dei cittadini europei sono trattati nel rispetto del Gdpr (General Data Protection Regulation), ma le autorità europee non sono dello stesso avviso.

In Italia Tik Tok sarà vietato?

L’Italia sta quindi pensando di adeguarsi alle scelte della Commissione Europea e il ministro della Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, ha dichiarato che a breve ci sarà una decisione in merito al divieto di utilizzare Tik Tok per i dipendenti pubblici. Ad essere coinvolti potrebbero essere 3,2 milioni di persone, infatti il divieto dovrebbe essere esteso anche a insegnanti, personale Ata e chiunque rivesta cariche pubbliche.

Il Ministro ha dichiarato che già a gennaio è stata avviata un’indagine in merito alla pericolosità dell’uso del noto social Tik Tok. Non sappiamo come potrebbero prenderla i dipendenti pubblici, infatti il divieto di uso del social potrebbe essere esteso anche a tutti i dispositivi utilizzati a fini privati. Molti potrebbero quindi vedere tale decisione come una minaccia per la libertà di pensiero ed espressione. D’altronde gli attacchi hacker che hanno coinvolto siti istituzionali e di banche nei giorni scorsi, hanno messo in allarme molte persone e sembra inevitabile iniziare a pensare alla cybersicurezza e alla protezione dei dati.

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Cybersicurezza per le imprese, arrivano i consigli dell’Unione Europea

Dopo l’attacco hacker dei giorni passati sono molte le aziende che si stanno chiedendo come proteggersi e quindi aumentare la cybersicurezza. Dall’Unione Europea arrivano i consigli per tenere protetti i propri dati aziendali attraverso il Cybersicurezza Act (CSA) .

Il podio dei rischi per la cybersicurezza per le imprese

L’attacco hacker globale dei giorni scorsi ha colpito in modo trasversale diversi paesi nel mondo e tra questi l’Italia, ad annunciarlo è stata l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale. I server andati in tilt sono stati decine e tra questi il colosso Tim. L’Unione Europea per aiutare le aziende e le persone a far fronte ai rischi legati alla cybersicurezza ha stilato una sorta di linea guida. La prima parte prevede la classificazione dei prodotti maggiormente rischiosi per eventuali attacchi hacker.

Al terzo posto della classifica sono inserite le e-mail, in questo caso l’utente deve stare attento alla scelta della password che deve essere ben custodita e difficile da individuare per soggetti terzi, inoltre occorre prestare attenzione alle e-mail truffa. L’invito dell’Europa è ad adottare comportamenti cauti di “igiene informatica” volti a prevenire gli attacchi alla cybersicurezza anche perché le e-mail possono contenere dati sensibili.

La seconda minaccia sul podio è rappresentata dagli attacchi ransomware. Questi sono prettamente inerenti le aziende perché si tratta di strategie volte a entrare nei sistemi informatici delle aziende e chiedere successivamente un riscatto per evitare danni. Ricordiamo che i sistemi informatici delle aziende contengono dati che possono essere di particolare rilevanza e i danni possono portare conseguenze economiche molto importanti.

Inoltre ammettere di essere stati vittime di attacchi alla sicurezza informatica per le aziende può portare un ulteriore danno alla reputazione e quindi la stessa denuncia può avere conseguenze economiche disastrose soprattutto se il proprio sistema informatico conserva anche dati di soggetti terzi raccolti nella gestione della propria attività.

Infine, c’è lo spionaggio aziendale volto a carpire segreti aziendali. In questo caso ad essere oggetto di attacchi hacker sono anche personaggi pubblici che potrebbero avere ingenti danni dalla diffusione di dati personali e notizie.

Come migliorare la Cybersicurezza in azienda

Per evitare questi rischi diventa essenziale individuare punti di rischi e vulnerabilità del proprio sistema informatico restringendo il campo di attacco per la propria azienda. L’Unione Europea però va oltre e pensa anche all’introduzione di sanzioni per le imprese che sottovalutano il problema della cybersicurezza.

All’interno del CSA è prevista anche la nascita di centri europei di cybersicurezza avanzata il cui obiettivo sarà carpire tutti i piccoli segnali che possono far sospettare un problema di sicurezza in arrivo.

L’Italia attraverso l’istituzione dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale ha sicuramente contribuito a fare importanti passi verso una maggiore consapevolezza e tutela dei sistemi.

Ricordiamo che le imprese che intendono migliorare la sicurezza informatica per le proprie aziende possono ottenere agevolazioni con la Nuova Sabatini 4.0