Accordo tra BEI e CDP per le pmi

E’ stato firmato, dalla Banca europea per gli investimenti (BEI) e la Cassa depositi e prestiti (CDP), un nuovo accordo per 500 milioni di euro destinati a sostenere gli investimenti in Italia.

Grazie a questa intesa raggiunta, BEI metterà a disposizione di CDP una linea di credito che sarà utilizzata per il finanziamento di progetti avanzati dalle Piccole e medie imprese e dalle Reti di imprese.
I finanziamenti saranno veicolati a PMI e Reti di imprese tramite le banche italiane.

Dario Scannapieco, vicepresidente della BEI, ha dichiarato: “Questo accordo conferma l’importanza della collaborazione tra BEI e CDP per assicurare all’economia italiana ogni anno nuove risorse, in tutti i settori produttivi, dalle grandi opere alle PMI, in modo da dare un contributo alla ripresa degli investimenti, fattore cruciale per il sostegno alla ripresa”.

Ha poi aggiunto Matteo Del Fante, direttore generale di CDP: “L’accordo sottoscritto oggi con BEI rafforza la collaborazione sinergica tra le due Istituzioni, già sperimentata nel settore delle infrastrutture e che, per la prima volta, si rivolge in modo specifico al comparto imprenditoriale italiano di minori dimensioni. Per CDP rappresenta un positivo sviluppo dei programmi di sostegno dell’economia, varati negli ultimi anni per sostenere l’accesso al credito delle PMI”.

L’iniziativa rappresenta una nuova concreta applicazione dell’operatività congiunta BEI-CDP, sulla base di un Accordo quadro che punta a consolidare e sviluppare le collaborazioni in Italia nell’attività di finanziamento ad amministrazioni e società pubbliche, Enti locali, gruppi imprenditoriali e PMI e che, oltre alla collaborazione sul piano finanziario, prevede anche scambi di funzionari tra le due strutture.

Vera MORETTI

Banca europea investimenti, Scannapieco confermato vicepresidente

 

Dario Scannapieco è stato confermato vicepresidente della Banca europea per gli investimenti (Bei), il braccio finanziario dell`Unione europea. Scannapieco, 46 anni, dal 2007  numero due della Bei, in precedenza è stato direttore generale Finanza e privatizzazioni del Tesoro italiano.

In Bei, Scannapieco è responsabile per le operazioni in Italia, Malta, Balcani Occidentali e per le attività della banca a favore delle pmi. Ricopre inoltre l`incarico di presidente del Fondo europeo per gli investimenti (Fei), maggior player all`interno della Ue nel campo del private equity, venture capital e garanzie a favore delle Pmi al cui capitale partecipano Bei, Commissione Ue e 25 primarie istituzioni finanziarie

Finanziamenti alle pmi da Sanpaolo e Bei

Intesa Sanpaolo e Bei, la Banca europea per gli investimenti, hanno messo a disposizione 661 milioni di euro per finanziare, a medio e lungo termine, le piccole e medie imprese italiane,

Si tratta di sei nuovi accordi che sono stati illustrati da Enrico Cucchiani, Ceo di Intesa Sanpaolo, e da Dario Scannapieco, presidente di Bei, e prevedono 400 milioni per le Pmi, 100 milioni per il comparto delle energie rinnovabili, 65 milioni per l’efficientamento energetico di scuole della provincia di Milano, 60 milioni per l’ambiente, 20 per prestiti a studenti universitari e 16 milioni per un progetto di social housing a Parma.

Le pmi che riceveranno il finanziamento sono aziende con almeno 250 dipendenti, indipendentemente dal settore di appartenenza, ad eccezione di quelli che, per motivi etici, non rientrano nelle casistiche (ad esempio armi e tabacco).

In ogni caso, i progetti non potranno superare l’importo di 25 milioni di euro con durata massima di 15 anni. Intesa si è impegnata a fornire anche risorse proprie alle pmi beneficiarie, aumentando il plafond complessivo.

Cucchiani ha ricordato “la partnership consolidata sia nel tempo sia nei volumi con Bei con un’esposizione di 12 miliardi” che fa di Intesa la prima banca in Europa per queste iniziative.

Vera MORETTI

Accordo UniCredit-BEI per finanziare le imprese italiane

UniCredit e BEI hanno consolidato ulteriormente i loro proficui rapporti di collaborazione con quattro nuovi accordi messi a punto a Milano.
Si tratta di finanziamenti a medio-lungo termine a imprese italiane appartenenti a vari settori, per un importo complessivo di 580 milioni di euro.

All’interno di questo plafond messo a disposizione dalla BEI sono state individuate quattro distinte aree di intervento.
Si parte da un finanziamento di 400 milioni rivolto a piccole e medie imprese e di 50 milioni destinati alle Mid-Cap.
Le linee saranno riservate esclusivamente agli investimenti delle pmi tramite l’intermediazione di UniCredit e UniCredit Leasing. I prestiti sono rivolti sia a nuovi investimenti sia a quelli in corso non ancora ultimati.
Per quanto riguarda le pmi, i progetti non potranno superare l’importo di 25 milioni e gli interventi potranno riguardare:

  • l’acquisto, la costruzione, l’ampliamento e la ristrutturazione di fabbricati;
  • l’acquisto di impianti, attrezzature, automezzi o macchinari;
  • le spese, gli oneri accessori e le immobilizzazioni immateriali collegate ai progetti, incluse le spese di ricerca, sviluppo e innovazione;
  • la necessità permanente di capitale circolante legata all’attività operativa.

Inoltre Cinquanta milioni riguardano i progetti d’investimento delle società italiane di medie dimensioni (Mid-Cap).

Ambiente (100 milioni): La Banca dell’Unione Europea mette a disposizione delle imprese tramite UniCredit e UniCredit Leasing 100 milioni di euro per il finanziamento di progetti di piccole e medie dimensioni localizzati in Italia nei settori delle infrastrutture e delle comunità sostenibili.
In particolare l’intervento riguarda la realizzazione di strutture volte all’erogazione di un servizio pubblico nei settori dei trasporti, energia, smaltimento rifiuti, telecomunicazioni, idrico, sanitario, educativo ed edilizia sociale.
I progetti non potranno superare l’importo di 25 milioni.

Un’ultima tranche (30 milioni) riguarda Industria 2015, volta i finanziare i progetti in ricerca e sviluppo selezionati dal Ministero dello sviluppo economico in specifiche aree tematiche: gli investimenti di aziende in ricerca e sviluppo sono stati selezionati dal Ministero nell’ambito dei bandi tematici Industria 2015 (Made in Italy, Efficienza energetica e Mobilità sostenibile).

Dario Scannapieco, Vice Presidente BEI responsabile per le operazioni in Italia, Malta e Balcani Occidentali, ha dichiarato: “Le piccole e medie imprese sono le più colpite dalla lunga crisi che attanaglia l’Europa e l’Italia: per esse, l’accesso al credito è diventato la priorità in assoluto in questi mesi affinché riescano a proseguire con adeguate risorse finanziarie la loro attività. Con queste operazioni la BEI, grazie alla collaborazione con UniCredit, uno dei nostri partner principali a livello europeo, mette la propria finanza caratterizzata da lunghe scadenze e tassi favorevoli a disposizione del mondo produttivo italiano”.

Federico Ghizzoni, amministratore delegato di UniCredit, ha aggiunto: “I nuovi accordi con la BEI formalizzati oggi vanno ad aggiungere risorse preziose al nostro continuo e robusto supporto alle piccole e medie imprese italiane. La nostra vicinanza alle Pmi e la capillare conoscenza del territorio ci consentono di canalizzare rapidamente le risorse verso le imprese, in modo da massimizzare l’efficacia di questi strumenti di finanziamento degli investimenti, che sono vitali per la competitività del sistema produttivo italiano”.

Vera MORETTI

Bei stanzia fondi per pmi e infrastrutture

L’Italia, per ripartire, ha bisogno di fondi e di investimenti, che favoriscano soprattutto le pmi.
E a questo proposito, la Bei, la Banca europea per gli investimenti, ha un piano ben preciso.
Infrastrutture e pmi innovative, infatti, riveranno, da qui al 2015, contributi per un totale di, rispettivamente, 26 e 28 miliardi, dei quali 9 miliardi saranno erogati entro l’anno.

Dario Scannapieco, vicepresidente Bei, ha dichiarato: “Faremo il possibile per fornire un forte stimolo alla crescita e all’occupazione. Continueremo a sostenere le Pmi italiane per cercare almeno di replicare la performance del 2012 quando sono stati perfezionati nuovi prestiti per oltre 2,5 miliardi. Intendiamo anche avere una presenza sempre più capillare sul territorio, ampliando la platea dei nostri istituti partner anche a quelli di più piccole dimensioni”.

Particolare attenzione la riceveranno le reti d’impresa, come anche le aggregazioni tra le piccole imprese e le attività di Ricerca e sviluppo.
Un primo passo era stato fatto da Bei già alla fine del 2012, quando sono stati siglati i primi due accordi di finanziamento alle pmi innovative all’interno del programma isk sharing instrument (Rsi) e da quello si spera che nascano altre importanti iniziative.

Ciò sarà possibile grazie ad una collaborazione tra l’Istituto, la Commissione Ue e le banche: il Fei, Fondo europeo per gli investimenti, braccio operativo della Bei, garantisce il 50% del rischio di credito della banca sull’esposizione verso i progetti innovativi delle pmi.
La Commissione interviene offrendo una garanzia contro le eventuali perdite iniziali, consentendo alle banche di avere più capitale libero da destinare a nuovi prestiti. A fare da apripista sono stati il Banco Popolare e la Cassa di Risparmio di Cento.

Bei interverrà anche sulle grandi opere, che nel 2012 hanno ricevuto il 14% delle risorse messe a disposizione al nostro Paese.
Esempio di grandi finanziamenti sono il Mose e la Brebemi, ma anche il collegamento autostradale tra Brescia, Bergamo e Milano.
E’ in corso anche un progetto che riguarda un sistema ingegneristico che proteggerà Venezia dall’acqua alta, per la quale il mese scorso bei ha stanziato 500 milioni di euro, come seconda tranche di un finanziamento partito nell’aprile 2011.

Ma le infrastrutture riceveranno il sostegno di formule innovative, come i project bond, indispensabili per favorire la crescita e definiti da Scannapieco “strumenti interessanti perché consentono un mix tra investimenti pubblici e privati. La fase-pilota è in corso e si concluderà a fine anno. L’iter prosegue, ma l’operatività è legata all’approvazione delle Prospettive finanziarie della Ue per il 2014-2020. Per ora sono stati individuati una quindicina di progetti europei, di cui un paio in Italia”.

Vera MORETTI