Rilasciati dati relativi alle P.Iva

Sono disponibili le nuove analisi relative alle nuove aperture per natura giuridica di partite iva in Italia.
Si tratta di una sintesi mensile sui debuttanti nel mondo del lavoro autonomo. Il trend in questione è stabile rispetto a quello di marzo 2013, con 46.934 nuove p.iva aperte.

Il settore più importante di questa quota è quello relativo alle persone fisiche con un 75% in aumento, mentre le società di capitali salgono al 17,3%.
Questo dato viene influenzato dalle recenti norme che hanno facilitato la costituzione di società a responsabilità limitata.

Per quanto riguarda i dati della ripartizione territoriale, si evidenza una maggiore apertura nelle regioni del nord, seguite dal sud e dalle isole con il 34,4%. I settori produttivi attivi sono quelli di commercio, mentre si attestano percentuali inferiori per le attività professionali.

Cresce il numero di imprese attive in particolare nell’artigianato

Secondo le rilevazioni di Unioncamere cresce il numero di imprese attive: 39mila unità nel secondo trimestre del 2011. Tra aprile e giugno, il bilancio demografico rilevato attraverso i registri camerali ha registrato un numero di iscrizioni in linea con lo stesso periodo dello scorso anno (circa 107mila unità), mentre le cessazioni, dopo la forte diminuzione del secondo trimestre del 2010, hanno fatto segnare un lieve rimbalzo negativo, attestandosi a 67mila unità (circa 7.500 unità in più rispetto al periodo aprile-giugno 2010).

Il 18,7% dell’incremento della base imprenditoriale proviene dal recupero di imprese artigiane che hanno saputo con forza affrontare la crisi per tornare a crescere. In termini percentuali, tra aprile e giugno lo stock delle imprese registrate è cresciuto complessivamente dello 0,64% (contro lo 0,78% del secondo trimestre 2010), pari a un valore assoluto, al 30 giugno di quest’anno, di 6.119.975 unità di cui 1.464.322 artigiane.

Dove si concentrano le imprese? Il 33%  pari a 12.869 unità si trova nelle regioni meridionali e insulari, il 36,4%  cioè 14.200 unità sono imprese costituite in forma di società di capitali e il 22%  ovvero 8.556 opera nel settore del commercio. Ferruccio Dardanello, presidente di Unioncamere ha così commentato: “L’Italia è in un passaggio stretto e difficile e ciascuno deve dare il proprio contributo di positività per superarlo. Le forze imprenditoriali stanno facendo la loro parte, dimostrando di credere nel mercato e accettando le sue sfide, nonostante i tanti ostacoli che frenano chi vuole fare impresa“.