Le semplificazioni del Decreto del Fare per l’edilizia

 

La principale novità riguarda la possibilità di ristrutturare un edificio da riqualificare attraverso la demolizione e successiva ricostruzione anche con sagoma diversa dalla precedente cioè modificandone l’aspetto esterno (ad esempio con l’aggiunta di un piano e la contestuale riduzione della pianta)  senza la  necessità di ottenere il permesso di costruire o la denuncia di inizio attività (DIA), che era prevista in precedenza, a parte ovviamente gli edifici sottoposti a tutela storico-artistica o paesaggistica-ambientale.

Per quanto riguarda gli interventi assoggettati alla sola comunicazione di inizio , ad es. i lavori per modifiche interne in edifici adibiti ad esercizio di impresa, cade l’obbligo di avvalersi di un tecnico indipendente e potrà essere la stessa impresa a occuparsi della pratica, come già succede nell’edilizia residenziale.

Dl Fare 2, accesso facilitato al credito per le Pmi

 

Tra le nuove misure inserite dal ministero per lo Sviluppo economico nel Dl Fare 2, ci sarebbero l’accesso facilitato al credito delle piccole e medie imprese anche attraverso canali non bancari, aiutandole quindi ad emettere obbligazioni ed estendere le compensazioni sia tra debiti e crediti commerciali sia tra debiti e crediti fiscali.

Il provvedimento, che sarà presentato nel prossimo Consiglio dei ministri da Zanonato, conterrà anche disposizioni mirate a far scendere il prezzo dell’elettricità per famiglie e imprese e a promuovere progetti di innovazione industriale in sinergia con la Banca europea degli investimenti, a rivedere il Sistri.