Ancora ribassi sui carburanti

Con un ulteriore ribasso dei carburanti nei mercati internazionali, i prezzi di benzina e diesel a livello nazionale sono rimasti stabili, ad eccezione di IP che ha diminuito di 0,5 cent euro/litro la benzina.

Le medie nazionali sono oggi a 1,804 euro/litro per la benzina e a 1.705 euro/litro per il diesel, con il gpl a 0,724.
Le punte in alcune aree sono per la verde fino a 1,854 euro/litro, il diesel a 1,754 e il Gpl a 0,750.

Più nel dettaglio, a livello Pese, i prezzi praticati sulla benzina oscillano tra 1,791 euro/litro di Esso e TotalErg e 1,810 di Shell (no-logo a 1,661).
Per il diesel si passa dall’1,692 euro/litro di Eni all’1,705 di Shell, Tamoil e Q8 (no-logo a 1,558).
Il Gpl, infine, e’ tra 0,717 euro/litro di Eni e 0,724 di Tamoil (no-logo a 0,687).

Vera MORETTI

Carburanti ancora in rialzo

Ancora rialzi, questa mattina, per i carburanti.
Dopo quelli di venerdì, dunque, il trend in salita continua, con Eni che guida gli aumenti, tanto da portare la benzina a 1,823 euro/litro, e IP (1,826), mentre Esso (1,814), Q8 (1,824) e TotalErg (1,833) hanno ritoccato i rispettivi listini di 0,5 cent/litro. Ferme Shell (1,828) e Tamoil (1,827).

Sul diesel, Eni (1,733), Esso (1,729), Shell (1,735) e infine TotalErg (1,744) hanno rincarato di 0,5 cent/litro. Ferme IP, Q8 e Tamoil.

A fronte di questi incrementi, in aumento anche la media ponderata, che per la benzina ha raggiunto 1,816 euro/litro e per il diesel 1,726 euro/litro. Invariato il Gpl Eni (0,766 euro/litro).

La situazione in modalità servito vede il prezzo medio praticato della benzina per oggi dall’1,775 euro/litro di Eni all’1,799 di Tamoil, con le  no-logo a 1,666; per il diesel si passa, invece, dall’1,695 euro/litro di Eni all’1,711 di Shell e Tamoil, con le no-logo a 1,573.
Il Gpl, infine, oscilla tra 0,730 euro/litro di Eni IP e 0,744 di Esso, con le no-logo a 0,708.

Vera MORETTI

Ancora ribassi per i carburanti

Non solo il week-end all’insegna dei ribassi. Anche oggi, al’alba di una nuova settimana, gli automobilisti possono fare il pieno approfittando di ulteriori ribassi sui carburanti.

Dopo Eni, che aveva fatto da apripista, ci sono Tamoil con benzina e diesel a -1 centesimo al litro, IP rispettivamente con -0,6 e -0,5 cent, Esso con -0,5 su entrambi i prodotti, Q8 con-1 cent solo sul diesel e TotalErg con -1 cent su benzina, diesel e Gpl.

Per quanto riguarda le medie nazionali, benzina e diesel si fermano per oggi rispettivamente a 1,783 e1,702 euro/litro mentre il Gpl si ferma a 0,756.
Si registrano punte in alcune aree che toccano per la verde fino 1,827 euro/litro, per il diesel a 1,738 e per il Gpl a 0,779.

Più nel dettaglio, a livello Paese e in modalità servito, il prezzo della benzina va dall’1,754 euro/litro di Eni all’1,783 di Tamoil (no-logo a 1,654).
Per il diesel si passa dall’1,681 euro/litro di Eni all’1,702 di Shell (no-logo a 1,563).
Il gpl è invece tra 0,741 euro/litro ancora di Eni e 0,756 di Esso.

Vera MORETTI

Oltre 1000 distributori spazzati via dalla crisi

Tra i tanti settori messi in ginocchio dalla crisi c’è sicuramente quello dei gestori di impianti di distribuzione di carburanti, che, da gennaio ad oggi, sono diminuiti, su territorio nazionale, di 1.009 unità.

Per questo motivo, la Presidenza Nazionale Faib ha voluto lanciare l’allarme, sottolineando come l’aumento del peso del fisco sui carburanti e sulle imprese di distribuzione abbiano controbuito a contrarre i consumi e ad annullare i margini, spingendo così molti impianti storici alla chiusura e aumentando l’esposizione debitoria del 50% della categoria.

Martino Landi, presidente di Faib, ha voluto precisare: “Ci sono 11mila gestori che hanno accumulato debiti per mezzo miliardo di euro, rischiando di giocarsi casa. Il fisco tartassa il settore a partire dagli incrementi record della accise: in nemmeno tre anni l’accisa è stata rialzata già 5 volte, arrivando ad aumentare di quasi il 46% sul gasolio, del 29% sulla benzina e del 17% sul gpl. Oltretutto, pesa sulla categoria la spada di Damocle della clausola di salvaguardia: se non si dovessero trovare risorse per la copertura della prima rata dell’Imu – saltate per la mancata sanatoria sui giochi – si aumenteranno di nuovo le accise.
Il risultato è tragico: vendite in picchiata (-20% su 2012) e azzeramento dei margini di guadagno (sotto il 2% del prezzo finale). Abbiamo sempre chiesto una razionalizzazione ‘governata’ della rete di distribuzione: così, però, la razionalizzazione la sta facendo la crisi, in modo selvaggio e senza una logica di governo della rete, mentre le compagnie petrolifere si sottraggono da anni all’obbligo di rinnovare i contratti di gestione. Ancora più drammatica la situazione in autostrada, dove le perdite di venduto sono del 50% negli ultimi tre anni. Oltre la metà delle aree è in dissesto economico e a breve potrebbe non garantire più il servizio. E le prospettive sono nere, considerando il disimpegno delle compagnie e la rendita di posizione dei concessionari autostradali
”.

Vera MORETTI

Prezzi dei carburanti in leggero ribasso

Nonostante il cambio di rotta dei prezzi internazionali dei prodotti raffinati, che quindi, dopo quattro giorni consecutivi di calo, avevano ricominciato a salire, il fine settimana, e la riapertura di questa mattina, sono stati caratterizzati da prezzi stabili, se non ancora in leggero calo.

A fare da apripista, ancora una volta è stata Eni, benchè venerdì la benzina abbia chiuso a 552 euro per mille litri (+11)e il diesel a 610 euro per mille litri (+3).
Il ribasso ha interessato anche le medie nazionali, che questa mattina segnalano, sempre in modalità servito, la benzina a 1,794 euro/litro (-0,4 centesimi) e il diesel a 1,755 euro/litro (-0,4 centesimi).
I carburanti gassosi sono stabili: Gpl a 0,864 euro/litro e metano a 0,990.

Dopo la compagnia del cane a sei zampe, a metter mano ai listini, per difetto, sono stati IP, Q8 e TotalErg, che hanno ridotto la benzina di 1 centesimo e di 1,5 centesimi il diesel.

Vera MORETTI