Il boom dei dispositivi mobili aziendali

Quanto ci ha cambiato il lavoro internet in mobilità? Tantissimo, specialmente grazie al sempre maggior numero di dispositivi mobili aziendali, sempre più avanzati e interoperabili. Non a caso, secondo i dati contenuti nella prima edizione semestrale 2015 dello studio Citrix Mobile Analytics Report, tra il 2013 e il 2014 il numero dei dispositivi mobili aziendali è cresciuto di un significativo 72% nel mondo.

Il Citrix Mobile Analytics Report ha analizzato per la prima volta i trend della mobilità sia a livello business sia consumer, attraverso un campione di dati proveniente da aziende clienti e da operatori di rete mobile mondiali, attraverso i quali si sono potuti avere dati interessanti sull’utilizzo dei dispositivi mobili aziendali e delle loro piattaforme.

Per quanto riguarda questi device, l’analisi di Citrix rivela che iOS è la piattaforma più utilizzata dalle aziende (64% a livello mondiale), seguita da Android (specialmente in Asia). Dato interessante: Windows è più utilizzato sui dispositivi mobili aziendali nell’area Emea (Europa, Medio Oriente e Africa lo utilizzano nel 16% dei casi) che nella sua culla, il Nord America (solo il 7%).

Anche i settori di mercato influenzano la scelta di una piattaforma operativa o di un’altra sui dispositivi mobili aziendali. La ricerca di Citrix ha infatti evidenziato come il settore Finance utilizzi iOS sul 71% dei device mobili aziendali, mentre il settore Healthcare predilige Android nel 39% dei casi.

Per quanto riguarda la tipologia di contenuti utilizzati o scaricati sui dispositivi mobili aziendali, l’analisi di Citrix ha evidenziato il peso sempre più crescente dei contenuti video. I primi cinque giochi per volume di dati hanno al loro interno dei video: numero più che raddoppiato dai due del primo trimestre 2014. Un trend identico a quello dei contenuti video di sport che, sui dispositivi mobili aziendali e non, sono passati dal 21% del terzo trimestre 2014 al 50% nel primo trimestre 2015.

Tablet e smartphone mettono a rischio la sicurezza delle aziende

di Vera MORETTI

Dispositivi mobili aziendali: un bene o un male?
Una nuova ricerca internazionale condotta sui rischi della mobilità, infatti, sembra far emergere alcune problematiche, soprattutto per quanto riguarda sicurezza e policy aziendale, spesso sconosciute ai più.

Tra i 304 professionisti intervistati per la ricerca, ben il 92% considera tali dispositivi importanti per raggiungere gli obiettivi di business, ma, tra gli intervistati, l’88% ne riconosce la pericolosità, anche se solo il 34% utilizza policy rinforzate e il 17% mette in atto i controlli di sicurezza necessari per evitare questi rischi.

La contraddizione è palese, soprattutto considerando che, negli ultimi anni, l’IT si è molto dedicato alla sicurezza dei desktop, cercando di prevenire la perdita di dati via web o e-mail. Se non che, con l’avvento dei nuovi dispositivi mobili, che stanno sostituendo i notebook, non si stanno seguendo le stesse accortezze. E il rischio è grande, perché la perdita dei dati sensibili è molto più che una remota possibilità.

A confermarlo è una ricerca effettuata dal Ponemon Institute, i cui intervistati IT hanno dichiarato che il 63% delle violazioni si è verificato a causa di dispositivi mobili. Solo il 28% ha dichiarato che i computer dei dipendenti erano la causa.

Inoltre, ben il 75% degli interpellati ha dimostrato di essere al corrente che i dipendenti aggirano o disattivano le funzionalità di sicurezza, come le password e il blocco tasti, sui dispositivi aziendali e personali.
Ma, cosa ancora più importante, è che il 58% delle aziende coinvolte ha ammesso di aver subito una perdita di dati causata dall’uso non protetto dei dispositivi dei dipendenti, tra cui notebook, smartphone, device USB e tablet.
Il 45%, inoltre, ha riscontrato un incremento delle infezioni malware a causa dei dispositivi mobile non sicuri, utilizzati sul posto di lavoro.