Confimprese promuove il franchising anche nel 2015

Ormai non è una novità. Anche per il 2015 il franchising si presenta come antidoto alla crisi. Secondo un’analisi di Confimprese, quest’anno registreranno una buona tenuta i franchisor che operano in settori fortemente colpiti, quali moda e ristorazione. La prima, declinata in abbigliamento donna, bambino intimo e calzature, coprirà ben il 23,3% del totale delle aperture che saranno realizzate nel 2015 e il 35,1% delle nuove assunzioni.

La ristorazione – intesa come food, dolciario, caffetteria e bio -, varrà rispettivamente il 15,1% di aperture e il 27,4% in termini di occupazione. A seguire, rileva Confimprese, l’intrattenimento (6,9% e 8%), e a pari merito arredamento/oggettistica ed elettronica di consumo (4,9% del totale aperture).

Il presidente di Confimprese Mario Resca commenta: “Anche in presenza dello stallo dei consumi i nostri associati continuano ad aprire nuovi negozi, forti del fatto di operare a rete, elemento che dà vantaggi evidenti per affrontare questa lunga e difficile recessione”.

Secondo Confimprese saranno due i punti fondamentali per continuare nel rilancio del franchising: il restyling del punto vendita, con piani di investimento rilevanti da parte di molti retailer, e la formula dei corner all’interno di un grande magazzino, di 100 mq al massimo, dove esporre la merce e venderla utilizzando il personale del multistore.

Franchising, la risposta alla crisi

Lo diciamo da parecchi mesi, anche in tempi non sospetti: il franchising è un ottimo antidoto contro la crisi. Lo dicono i fatti, lo dicono i dati, come quelli di una ricerca di Assofranchising: il giro d’affari delle attività commerciali in franchising è cresciuto negli ultimi cinque anni del 5,5%, con un numero di punti vendita sostanzialmente stabile (-0,5%) e un aumento degli addetti del 4,6%.
Una formula, quella del franchising, che conquista un po’ tutta Italia. Nella distribuzione geografica dei punti vendita in franchising il Nord Ovest fa la parte del leoni (37,3% dei punti vendita), seguito dal Centro (22%), dal Nord Est (20,8%) e dal Sud che, con le Isole mette insieme il 19,8%. Sul podio delle regioni, medaglia d’oro per numero di marchi e punti vendita in franchising alla Lombardia, argenti al Lazio e bronzo al Piemonte. Ai piedi del podio la Sicilia.

Analizzando la tipologia dei servizi in franchising, i marchi che operano nel settore dei Servizi (50,59%) registrano il risultato migliore, nonostante lo scorso anno abbia sofferto sensibilmente il settore delle agenzie immobiliari (-695 punti vendita in tutta Italia). Al secondo posto (22,79%) c’è il settore Articoli per la persona, poi Altro commercio specializzato, Articoli per la Casa e Commercio Alimentare Specializzato.

In occasione della tappa torinese dell’Assofranchising Tour, Maria Luisa Coppa, presidente dell’Ascom Confcommercio di Torino e provincia, ha rilasciato all’Ansa una dichiarazione che conferma il buon momento del settore: “Il franchising – ha detto – rappresenta un’importante opportunità di avviamento all’impresa specificatamente per donne e giovani che abbiano voglia di avviare un’attività in proprio in condizioni di sicurezza o operatori commerciali che vogliano riconvertire il proprio esercizio, con una struttura e un’organizzazione che ti accompagna lungo tutto il percorso di formazione e di gestione di attività“.

Del resto, per aprire un’attività in franchising bastano un capitale limitato, una grande voglia di fare e un minimo di vocazione imprenditoriale. In un momento critico come questo, sono tre caratteristiche che non dovrebbe essere difficile trovare in chi vuole combattere la crisi.