I professionisti e la tecnologia

professionisti hanno da tempo nella tecnologia una compagna di lavoro inseparabile. Grazie ai nuovi sistemi di messaggistica istantanea e di condivisione di file, tempi, metodi e organizzazione del lavoro sono cambiati radicalmente anche pensando solo a 5 anni fa.

Dinamiche molto interessanti, che hanno spinto Regus, il principale fornitore di spazi di lavoro flessibili, a condurre un’indagine sull’utilizzo e la confidenza che si ha con la tecnologia sul posto di lavoro.

L’indagine di Regus è stata condotta su un campione di oltre 44mila manager e professionisti che, in 100 Paesi, hanno parlato del loro rapporto con la tecnologia. Per quanto riguarda l’Italia, l’89% degli intervistati dichiara di usare strumenti tecnologici per la condivisione di file e di documenti, superando di poco il risultato della media mondiale, attestata sull’86%.

Tra questi, vince a mani basse Dropbox con il 64,1% (media mondiale 56%), seguito da Google Drive con il 48,2% (43% nel mondo) e da WeTransfer che in Italia tocca una media del 35,3% contro una media mondo che è quasi la metà, 18%. Si ritagliano un loro spazio anche la tecnologia di Google Hangouts (21,4% in Italia, 22% nel mondo) e Microsoft Remote Desktop (14,9% in Italia, 19% nel mondo). A parte questi ultimi due strumenti, come si vede, noi italiani siamo un passo avanti.

L’indagine Regus ha anche esplorato il rapporto tra i manager e la messaggistica istantanea, tecnologia particolarmente importante per i professionisti che si trovano molto spesso a lavorare in mobilità e non dalla propria postazione. Ebbene, stando ai dati rilevati dalla ricerca Regus, il 96% dei manager e professionisti italiani ha utilizzato almeno uno strumento di messaggistica istantanea nell’ultimo mese.

Come era prevedibile, stravince Whatsapp, che gli italiani apprezzano ben più degli altri utenti mondiali: 84,4% contro il 54% della media mondiale; lato VoIP vince il decano Skype, che gli intervistati italiani usano nel 73,5% dei casi contro una media mondiale del 60%. Percentuali in linea con il resto del mondo per quanti utilizzano Facebook Messenger, ossia il 48%. E, secondo Regus, c’è gloria anche per Viber (18,4% Italia contro il 13% mondo) e WeChat (5,9% Italia e 11% mondo).

Smartphone per professionisti

I professionisti hanno esigenze specifiche, ed è proprio pensando ad un’utenza business che HTC ha creato Desire V, uno smartphone android che offre la possibilità di far funzionare contemporaneamente due schede di due gestori telefonici diversi.
Completano le caratteristiche tecniche uno schermo da 4 pollici con risoluzione WVGA, una CPU Qualcomm single core da 1 GHz con GPU Adreno 200; 512 MB è la RAM a disposizione mentre sono 4 i GB disponibili per archiviare programmi e file personali. La memoria interna è comunque espandibile sino a 32 GB tramite memorie Micro SD. Inoltre, a tutti coloro che acquisteranno il Desire V, HTC offrirà 25 GB di spazio gratuito sulla piattaforma cloud Dropbox.

Non manca l’aspetto multimediale, che prevede una fotocamera posteriore da 5 MP con flash led e l’integrazione con la tecnologia Beats Audio per migliorare la qualità audio dei brani riprodotti.
Il Desire V verrà messo in commercio tra luglio e agosto ad un prezzo inferiore ai 400 euro.