Calo delle richieste di manodopera straniera

La crisi che attanaglia le imprese si riversa anche sulla forza lavoro straniera.  Il Sistema Informativo Excelsior di Unioncamere e il ministero del Lavoro offrono una serie di dati circa la domanda di lavoratori immigrati che registra una netta contrazione -29%,nel 2012 il calo fu del 27%.

Si contano dunque 17.610 assunzioni in meno, l’anno scorso infatti la manodopera straniera raggiungeva i 60.570, quest’anno invece si contano solo  42.960 unità. Il calo di fabbisogno di dipendenti immigrati colpisce soprattutto il settore dei servizi, dove entro la fine dell’anno sono previste ben 13.430 assunzioni in meno rispetto al 2012, meno soggetto alla contrazione sembra essere invece il settore dell’industria che invece riduce di 4.180 unità il suo fabbisogno (-22,9% sull’anno precedente).

Secondo il il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello questa contrazione è indice di una fortissima e consolidata crisi nell’ambito dei servizi e delle costruzioni, settori nei quali la manodopera straniera costituisce ormai un elemento cardine e strutturale. Lo stesso Dardanelli ha sottolineato l’urgente necessità di salvaguardare le preziose competenze professionali anche degli immigrati, favorendo l’integrazione e il legame culturale tra lavoratori e paesi d’origine. Una strada necessaria, secondo il presidente, per rilanciare sulla domanda interna e fermare la contrazione di fabbisogno di manodopera.

Francesca RIGGIO

Unioncamere e Commercialisti appoggiano la giustizia alternativa

A Roma è stato siglato nei gironi scorsi un accordo tra Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili e Unioncamere per appoggiare iniziative di giustizia alternativa sostenendo lo sviluppo economico-finanziario delle Pmi partendo in particolare dall’analisi dei bilanci delle società di capitale nei vari settori di appartenenza e effettuando periodici studi statistici.

Ferruccio Dardanello, presidente di Unioncamere, firmatario dell’accordo ha affermato: “Dopo due anni di durissima crisi l’economia si è faticosamente rimessa in moto, anche grazie ad un ritorno alla voglia di fare impresa. Proprio per questo, in questa fase delicata di ricostruzione del nostro tessuto imprenditoriale, è essenziale far sentire alle imprese, a quelle in difficoltà come a quelle appena nate, il sostegno concreto delle istituzioni. L’accordo sottoscritto da Unioncamere e Dottori commercialisti si basa su questa consapevolezza. Il sostegno migliore per chi fa imprese viene infatti dall’avere intorno un contesto moderno: mercati che funzionano in modo trasparente, una pubblica amministrazione efficiente e poco invadente, una giustizia civile rapida e poco costosa. Le Camere di commercio operano su tutti questi fronti come sistema e, in questa logica, sono convinte che la loro azione potrà essere ancora più efficace se condivisa e sostenuta sul territorio anche dal mondo delle professioni“.

Claudio Siciliotti, presidente del CNDCEC ha aggiunto: “Gli ambiti oggetto di questo accordo-quadro sono tutti determinanti per il rilancio del sistema Italia. Sul fronte della costruzione di una nuova logica di accesso al credito abbiamo già avviato, con Abi, oltre che con Unioncamere, la fase sperimentale di un progetto che crediamo possa contribuire a creare un rapporto di rinnovata fiducia e trasparenza tra imprese e istituti di credito. L’affermazione della mediazione e della conciliazione civile, poi, sono un’occasione irripetibile per pervenire ad un reale e sostanzioso abbattimento dei carichi pendenti della giustizia civile, con tutto ciò che ne conseguirebbe in positivo per cittadini e imprese. Così come enormi vantaggi possono derivare a PMI, professionisti e cittadini da significativi processi di semplificazione amministrativa. La collaborazione che con questo accordo rafforziamo con un attore importante come Unioncamere, è per tutti questi motivi estremamente importante“.

I due enti sono impegnati nell’attuazione del decreto legislativo 28 del 2010 con particolare riferimento alle norme sulla condizione di procedibilità, offrendo a imprese e consumatori servizi di mediazione su tutto il territorio nazionale. Per la semplificazione amministrativa, Dottori Commercialisti e Unioncamere provederanno a semplificare unitamente la procedura di iscrizione dei trasferimenti di quote delle s.r.l., promuoveranno l’utilizzo della firma digitale con ruolo e del certificato di autenticazione CNS di categoria da parte dei professionisti; collaboreranno alla standardizzazione, semplificazione e al miglioramento delle istruzioni per la compilazione delle pratiche telematiche dirette al Registro delle imprese. Per il credito infine sono previste iniziative di educazione finanziaria rivolte ai piccoli imprenditori.