Ecobonus al via dal 28 settembre 2021 per le auto usate: incentivi fino a 2000 euro

Al via dal 28 settembre 2021 le prenotazioni per l’ecobonus sulle auto usate. La dote stabilita dal governo è di 40 milioni di euro per un incentivo individuale che può variare da 750 a 2000 euro. L’orario di inizio delle prenotazioni è alle 10 del mattino di martedì prossimo. Ciò significa che i concessionari potranno accedere alla piattaforma messa a disposizione dal ministero dello Sviluppo economico (all’interno del portale ministeriale) per inserire le prenotazioni degli incentivi.

Ecobonus 2021, quale auto bisogna rottamare per avere l’incentivo?

La categoria delle auto usate acquistabili è la M-1 a basse emissioni. L’incentivo funziona con la rottamazione di una vecchia vettura, intestata da almeno 12 mesi all’acquirente o a un suo familiare convivente. La vettura deve essere immatricolata in data anteriore al 1° gennaio 2011. Se immatricolata in data successiva, deve compiere dieci anni entro il 31 dicembre 2021.

Chi può richiedere l’ecobonus per acquistare un’auto usata?

Possono richiedere l’incentivo per comprare un’auto usata solo le persone fisiche che procedano con l’acquisto sul territorio italiano. La vettura da acquistare non deve essere inferiore a Euro 6 con emissioni CO2 non superiore ai 160 g/km. Il prezzo dell’auto da acquistare non deve superare i 25 mila euro in base alle quotazioni medie del mercato.

Incentivo ecobonus auto usate, immatricolazione

L’auto usata da acquistare deve essere stata immatricolata per la prima volta in Italia. Inoltre, non è possibile richiedere l’ecobonus per auto che già abbiano ricevuto incentivi per precedenti misure incluse nelle leggi di Bilancio del 2019 e del 2021. Inoltre, l’auto da rottamare deve essere della medesima categoria di quella da acquistare.

Quanto spetta di incentivo per l’ecobonus auto usate?

Il contributo viene riconosciuto solo con la rottamazione della propria auto, purché rispetti i vincoli di immatricolazione. Possedendo, dunque, un’auto da rottamare, l’entità dell’incentivo ecobonus sulle auto usate varia a seconda delle emissioni della vettura da comprare. Nel dettaglio:

  • per auto da acquistare da 0 a 60 g/km CO2 spetta l’incentivo più alto, ovvero 2 mila euro;
  • per vetture da 61 a 90 g/km CO2 l’incentivo ecobonus scende a mille euro;
  • le auto con emissioni da 91 a 160 g/km CO2 permettono l’incentivo minimo di 750 euro.

Come si applica l’incentivo sull’acquisto di auto usate?

Lo sconto sull’acquisto di un’auto usata (sotto forma di incentivo ecobonus) è applicato direttamente dal concessionario. Infatti, il venditore riconosce lo sconto sul prezzo di acquisto dell’auto per poi recuperare l’entità dell’incentivo sotto forma di credito di imposta. Per recuperare l’incentivo, il concessionario deve presentare il modello F24 in via telematica.

Fino a quando è valido l’ecobonus sulle auto usate?

L’incentivo ecobonus sulle auto usate è previsto dalla legge di conversione del decreto Sostegni bis. Si può accedere agli incentivi entro e non oltre il 31 dicembre 2021. Tuttavia, il decreto stabilisce che il beneficio è vincolato alla disponibilità delle risorse. Ciò significa che la dote di 40 milioni di euro messa a disposizione per le sole auto usate, a fronte di un contributo medio stimabile a 1000 euro, potrebbe rivelarsi esigua. Tuttavia non è escluso che il governo proceda con un rafforzamento delle risorse.

 

 

Stop agli eco-incentivi sulle auto aziendali

Il 2014 ha portato con se una cattiva notizia per le imprese.
Dall’1 gennaio, infatti, sono stati sospesi i fondi riferiti ai Contributi BEC, relativi alle agevolazioni sui “veicoli a basse emissioni complessive” e riguardanti principalmente le aziende, ma anche veicoli pubblici, taxi e car sharing.

In realtà, i fondi, elargiti a partire dal marzo 2013, non sono del tutto esauriti. A sospenderli è stata una circolare del Direttore Generale per la politica industriale e la competitività del 30 dicembre 2013, in cui si specificava che il provvedimento necessita una revisione.

Non si sa, per ora, quando gli eco-incentivi verranno riattivati, ma prima dovranno essere rideterminate “le ripartizioni delle risorse di cui al comma 2 dell’articolo 17-undecies, sulla base della dotazione del fondo di cui al comma 1 e del monitoraggio degli incentivi relativo all’anno 2013”.

Ciò che il Ministero dello Sviluppo ha deciso di fare è verificare l’esatto ammontare delle risorse del Fondo non spese per riassegnarle all’annualità 2014. Per conoscere quando potranno essere inoltrate nuove prenotazioni, quindi, sarà necessario attendere l’emanazione di un ulteriore decreto ministeriale.

Le imprese, a questo proposito, auspicano che la revisione preveda qualche modifica sui vincoli per l’accesso agli eco-incentivi, poiché, ad oggi, su 39 milioni di euro stanziati ne sono stati assegnati solo 15,3 milioni. Tra i motivi della difficoltà di accesso all’agevolazione, essere in possesso di un veicolo da rottamare con almeno 10 anni di vita.

Vera MORETTI

A marzo gli eco incentivi per l’acquisto di auto aziendali

Gli incentivi 2013 per l’acquisto di auto ecologiche previsti dal Decreto Sviluppo, destinati in particolare alle imprese, stanno per partire.

Agli eco-incentivi sono destinati 120 milioni di euro per il triennio 2013-2015 ma, invece che avviarsi già da gennaio, come si pensava, i contributi saranno disponibili dal mese di marzo.

Potranno beneficiarne imprese, professionisti e possessori di auto destinate a utilizzo pubblico, come taxi e car sharing, oltre che a noleggio e servizi di linea, se acquisteranno veicoli ad alimentazioni alternative (elettrici, ibridi, a metano, a biometano, a GPL, a biocombustibili, a idrogeno) con emissioni di anidride carbonica (CO2), allo scarico, non superiori a 120 g/km.

Nella maggior parte dei casi è prevista la rottamazione di un precedente veicolo posseduto.
Tutti i tipi di veicoli devono essere immatricolati fra il 2013 e il 2015.

Per il solo 2013 sono disponibili 40 milioni di euro, così ripartiti:

  • 35,5 milioni di euro per l’acquisto di veicoli destinati all’uso di terzi o utilizzati nell’esercizio di imprese, arti e professioni, da utilizzare esclusivamente come beni strumentali all’attività d’impresa. E’ obbligatoria la rottamazione di un corrispondente veicolo obsoleto. All’interno di questa somma, 7 milioni di euro sono destinati a veicoli con emissioni di CO2 non superiori a 95 g/km, e 3,5 milioni di euro per veicoli con emissioni di CO2 non superiori a 50 g/km. Per l’attribuzione della restante quota, vale il tetto generale di 120 g/km.
  • 4,5 milioni vanno a tutte le categorie di acquirenti (anche privati) che acquistano veicoli con emissioni di CO2 non superiori a 95 g/km. In questo caso non c’è necessità di rottamazione. Di questa somma, c’è una quota di 1,5 milioni di euro riservata all’acquisto di veicoli con emissioni non superiori a 50 g/km.

Per i veicoli acquistati nel 2013 e 2014, l’incentivo è pari al 20% del costo del veicolo con un tetto massimo che varia a seconda delle emissioni nel seguente modo:

  • 5mila euro per i veicoli con emissioni di CO2 non superiori a 50 g/km,
  • 4mila euro per emissioni di CO2 non superiori a 95 g/km,
  • 2mila euro per emissioni di CO2 non superiori a 120 g/km.

Nel 2015 il contributo scenderà al 15% del costo del veicolo, e i tetti massimi saranno i seguenti:

  • 3mila500 euro per emissioni non superiori a 50 g/km,
  • 3mila euro per emissioni non superiori a 95 g/km,
  • 1.800 euro per emissioni non superiori a 120 g/km.

Se l’incentivo è condizionato dalla rottamazione di un precedente veicolo ci sono ulteriori paletti.
Il veicolo rottamato deve essere:

  • della stessa tipologia di quello acquistato (es.: veicolo commerciale con veicolo commerciale),
  • immatricolato da oltre dieci anni rispetto al nuovo,
  • di proprietà dell’acquirente (o familiare/convivente) da almeno 12 mesi; nel caso di locazione finanziaria del veicolo nuovo, il vecchio deve essere intestato da almeno 12 mesi al soggetto utilizzatore del veicolo o ad un familiare convivente.

La richiesta del contributo non è a carico dell’acquirente ma del concessionario, che si occuperà di corrispondere direttamente la somma mediante compensazione con il prezzo di acquisto.

Il venditore sa se le risorse sono ancora disponibili, e non esaurite, grazie alla piattaforma elettronica messa a disposizione sul sito dedicato agli incentivi. Inserisce i dati del veicolo e dell’acquirente: se le risorse sono disponibili, la piattaforma fornisce risposta positiva ed emette ricevuta di prenotazione.
La consegna del veicolo deve avvenire entro 90 giorni dalla prenotazione, pena il mancato riconoscimento del contributo statale.
Il concessionario sarà poi rimborsato dall’impresa costruttrice, che a sua volta recupera i soldi attraverso un credito d’imposta.

Vera MORETTI