Proposte di Padoan per l’imprenditoria

In occasione della conferenza della Bei appena svoltasi a Napoli, Pier Carlo Padoan ha fatto una dichiarazione che potrebbe dare una notevole scossa all’imprenditoria italiana.

Il ministro dell’Economia ha, infatti, affermato che il 14 novembre ha intenzione di proporre alla task force europea sugli investimenti “più di mille progetti concreti di investimento sostenibili e realizzabili nel prossimo triennio per un valore superiore ai 10 miliardi”.

Le iniziative per le quali si è accennato riguardano alcuni settori tra i più in fermento in questo periodo, ovvero: la banda ultralarga nelle zone “bianche” (specie al Sue); la messa in sicurezza della rete stradale; l’efficentamento energetico degli edifici pubblici; il credito agevolato per sostenere lo sviluppo delle Pmi; il finanziamento delle reti di impresa per favorire l’aggregazione e la crescita dimensionale.

Questi progetti saranno finanziati da risorse sia pubbliche sia private, e una prima lista di interventi da avviare verrà redatta già dalla prossima settimana.
Ovviamente, tutti i progetti verranno vagliati da Bei e dalla Commissione Ue, con una presentazione prevista a dicembre davanti all’Ecofin.

Vera MORETTI

Dalle banche Ue proposta di limitare i bonus dei manager

E’ stata raggiunta un’intesa tra i negoziatori delle istituzioni Ue sulle nuove norme dei requisiti di capitale delle banche, in applicazione di Basilea 3.

In questo accordo entra anche la richiesta dell’Europarlamento di limitare i bonus dei manager, la cui remunerazione adesso sarà composta da una quota variabile pari a quella fissa o al massimo doppia, se con l’approvazione degli azionisti.
Le nuove norme entreranno in vigore all’inizio del 2014, anche se gli stati membri non hanno ancora dato il via libera.

Othmar Karas, il capo negoziatore dell’Europarlamento, ha dichiarato: “Per la prima volta nella storia della regolamentazione finanziaria dell’Ue metteremo un tetto ai bonus dei banchieri“.

L’intesa prevede una serie di misure per rafforzare i requisiti patrimoniali delle banche con l’obiettivo di evitare una nuova crisi finanziaria come quella del 2008.
Per poter garantire l’entrata in vigore delle nuove norme occorre però che venga dato l’ok da tutti i paesi membri, questione che verrà affrontata in primo luogo dagli ambasciatori e di seguito dai ministri delle finanze Ue all’Ecofin.

Vera MORETTI

Draghi sarà il nuovo presidente della BCE

Mario Draghi, governatore della Banca d’Italia è stato indicato come futuro presidente della BCE (Banca Centrale Europea) in veste di successore di Jean Claude Trichet. A eleggerlo all’unanimità sono stati i ministri dell’Eurogruppo. Ora Draghi dovrà attendere la decisione finale che spetterà ai Capi di Stato e di governo che giungerà il prossimo 24 giugno e la formalizzazione della designazione da parte dell’Ecofin. Oggi stesso a Bruxelles, proprio il Consiglio Economia e Finanza notificherà e formalizzerà la designazione.

La nomina dovrà però rispettare le tempistiche e i passaggi necessari. Tra questi il parere del Parlamento Europeo e del Consiglio della Bce (nonostante il parere non sia vincolante). L’attuale presidente della Bce, Jean Claude Trichet, termina il suo mandato il 31 ottobre 2011 e Draghi prenderà quasi sicuramente il suo posto dal primo novembre. Draghi ha ricevuto l’appoggio anche della cancelliera tedesca Angela Markel mentre meno affiatato è stato l’entusiasmo da parte del governo olandese, secondo il quale ci sarebbe un eccessivo sbilanciamento verso l’area meridionale dell’Europa.

Se Draghi è stato designato all’unanimità dall’Eurogruppo come “degno successore” di Jean-Claude Trichet alla guida della Bce secondo quanto riportato dal presidente dell’Eurogruppo, Jean-Claude Juncker rimane ora da risolvere la futura successione di Dominique Strauss-Kahn (direttore del Fondo monetario internazionale), dopo gli scandali sessuali degli ultimi giorni.

Mirko Zago