Castelli: “Green economy o non saremo più competitivi”

In questa nostra settimana dedicata al mondo, ancora troppo sconosciuto, della green economy abbiamo incontrato il Dir. Business di Rimini Fiera, Simone Castelli, impegnato in questi giorni nell’organizzazione di Ecomondo,la Fiera internazionale del Recupero di Materia ed Energia e dello Sviluppo Sostenibile, che si terrà a Rimini dal 6 al 9 novembre.

Sostenibilità ambientale per le nostre Pmi: optional o dotazione di serie?

Purtroppo oggi prima di parlare di green economy, parliamo, quasi esclusivamente, di economy. In un periodo in cui occorre fare di più con meno, il fatto di avere tecnologie che consentono di recuperare materia prima è qualcosa di fondamentale. Oggi le Pmi che si trovano di fronte a stress competitivi elevatissimi hanno necessità di trovare valore e ricchezza in ogni fase della propria lavorazione. Oggi chi non tratta queste tematiche corre il rischio di non essere più competitivo, su alcuni alcuni mercati ormai è diventato tassativo essere green.

Come si relazionano le Pmi alle tematiche green?

Sono curiose. Le Pmi iniziano ad avvicinarsi alle tematiche della green economy con interesse e curiosità, ma parlare di economia sostenibile in Italia è ancora un tema molto delicato per quanto riguarda le imprese. Una delle più importanti sfide future sarà quella di essere più competitive con meno risorse o più competitive con più risorse riutilizzate nel corso dei diversi passaggi di produzione. La chimica verde, con il suo enorme potenziale, è la vera sfida di questa generazione.

Aspettative per Ecomondo?

Ecomondo è la più accreditata e consolidata piattaforma per il bacino del Mediterraneo per la valorizzazione e il riuso dei materiali e per la grande industria del futuro, la Green Economy ,che deve il suo successo ad una giusta e proficua commistione tra la dimensione commerciale e la dimensione tecnico scientifica con uno spazio rilevante dedicato all’innovazione nel settore delle tematiche green. Fare previsione non è mai facile, ma ci aspettiamo un ottimo riscontro…

Jacopo MARCHESANO

Turismo: gli italiani preferiscono la ‘green holiday’

Il turismo ecosostenibile piace all’83% degli italiani. Cibo biologico, resort a impatto zero e sport a stretto contatto con la natura. Gli italiani preferiscono la ‘green holiday’. E’ quanto svela un rapporto realizzato da Ipr Marketing per la Fondazione UniVerde “Turismo sostenibile ed ecoturismo 2011”, presentato in occasione di Ecomondo, la fiera di Rimini dedicata allo sviluppo sostenibile,

“La stragrande maggioranza degli italiani ritiene necessario ed utile un turismo sempre più sostenibile” ha commentato Alfonso Pecoraro Scanio, presidente della Fondazione UniVerde ed ex ministro dell’Ambiente.

Per oltre 3 italiani su 4 la vacanza eco-ethic è considerata una necessità, mentre il 63% degli intervistati, per la stragrande maggioranza giovani, ritiene la cementificazione il primo dei danni che un turismo poco attento all’ambiente rischia di causare.

Cibi a chilometro zero, prodotti naturali e bio – preferiti da oltre il 90% degli intervistati – e attività sportive prive di mezzi a motore sono nella wish list dell’italiano che sceglie una vacanza all’insegna del ‘green’. Il 58% preferisce una gita in canoa agli acquascooter (27%), mentre in montagna solo il 21% sceglie il fuoristrada, contro il 70% che opta per escursioni a piedi e trekking. Unica pecca: la mobilità sostenibile legata al turismo. Ancora oggi troppi giovani preferiscono l’auto al treno, di gran lunga meno inquinante.

Alessia Casiraghi