Le Entrate danno spazio a 55 nuovi esperti

 

Trentadue tecnici, venti informatici e tre statistici: questa la nuova squadra di funzionari che andrà a potenziare l’Agenzia nei prossimi mesi. I futuri candidati hanno trenta giorni di tempo da oggi per farsi avanti. Sul sito delle Entrate alla voce “Concorsi”, i tre bandi e tutte le info su come partecipare.

Tutte le selezioni prevedono una prova oggettiva tecnico-professionale e un tirocinio teorico-pratico di tre mesi, retribuito, integrato da un colloquio finale. L’esperienza sul campo, a stretto contatto con i dipendenti delle strutture dell’Agenzia, rappresenta per i candidati un’occasione per imparare a gestire tutti i problemi operativi più comuni L’opportunità è a portata di click grazie all’indirizzo  Pec dedicato, che si aggiunge a quelli classici della presentazione a mano o via posta.

I vincitori delle selezioni dedicate agli informatici e agli statistici saranno impiegati presso le strutture centrali dell’Amministrazione, mentre i funzionari tecnici saranno ripartiti in ben 15 Regioni dello Stivale.

Nel dettaglio, la procedura selettiva per funzionari tecnici è aperta a laureati in architettura, ingegneria civile, edile o meccanica ed equipollenti. Quella per informatici, invece, si rivolge a chi possiede una laurea in informatica, fisica, matematica, ingegneria o equipollenti. La terza è dedicata a esperti in analisi statistico-economiche, laureati in economia e commercio, statistica, matematica e fisica o equipollenti.

La domanda di partecipazione si può presentare anche comodamente dal proprio pc. Basta avere una casella di posta elettronica certificata personale per inviare la richiesta all’indirizzo Pec dedicato. In alternativa, la domanda si può consegnare a mano o spedire via posta.

Il termine di presentazione delle candidature scade il 10 ottobre 2011.

Marco Poggi

Crescono le entrate tra gennaio e maggio

Aumentano le entrate tributarie nei primi cinque mesi del 2011: 145,84 miliardi di euro, con una crescita del 5,1% pari a +7,05 miliardi, rispetto allo stesso periodo del 2010. Un dato che emerge dal Bollettino del Dipartimento delle Finanze del Ministero dell’Economia, nel quale si sottolinea “la buona tenuta delle entrate tributarie che, per il secondo mese consecutivo, crescono ad un tasso allineato rispetto al periodo pre-crisi“.

Le imposte dirette aumentano del 4,5% (+3.149 milioni di euro) rispetto al corrispondente periodo del 2010, con un andamento sostenuto dal gettito IRE che presenta un incremento tendenziale del 4,3% (+2,73 miliardi di euro) dovuto alla crescita del gettito delle ritenute sui redditi di lavoro dipendente (+3,5%), trainato sia dagli aumenti dell’indice delle retribuzioni contrattuali orarie registrati nei primi mesi dell’anno, sia dal rinnovo di alcuni contratti collettivi.

Le imposte indirette fanno registrare un aumento del 5,7% (+3.904 milioni di euro) rispetto al medesimo periodo del 2010. Il ministero sottolinea come continui il positivo andamento dell’IVA, che evidenzia un incremento tendenziale del 4,4% (+1.818 milioni di euro) sostenuto, in particolare, dal gettito dell’imposta sulle importazioni (+28,2% pari a +1.524 milioni di euro) che riflette l’incremento dei flussi in valore di beni e servizi importati sui quali influisce l’aumento del prezzo del petrolio.

Il buon andamento delle entrate è confermato anche da Bankitalia, secondo cui, nei primi cinque mesi del 2011, sono salite a 140,494 miliardi, in crescita del 5,6% rispetto ai 133,033 miliardi dello stesso periodo dell’anno scorso. La differenza tra le due fonti è dovuta al diverso metodo di calcolo seguito: via Nazionale si basa infatti sul criterio di cassa, mentre il ministero applica il principio della competenza economica.

Proposte per agevolare il rapporto fra fisco e imprese

In occasione di un incontro presso l’Agenzia delle Entrate di Roma, fra i vertici di Equitalia ed i rappresentanti delle organizzazioni di categoria, è stato affrontato il tema della “Riforma della riscossione e ruolo di Equitalia“. In particolare le Associazioni che fanno parte di Rete Imprese Italia hanno illustrato e consegnato un documento che sollecita alcune scelte e decisioni in grado di agevolare il rapporto fra fisco e imprese.

Ecco quali sono le proposte avanzate:

Dal 1° Luglio la riscossione di imposte dirette ed IVA subirà un processo di accelerazione rendendo perciò necessaria una attenta analisi per scongiurare rischi finanziari per le imprese; è necessario introdurre il principio che, nella ipotesi di versamento delle somme dovute, entro i termini previsti dalla notifica dell’Accertamento, non sia dovuto l’aggio di riscossione (il 9% secondo la legge completamente a carico del contribuente); adottare maggiori cautele per quel che riguarda la riscossione delle imposte e delle sanzioni in pendenza di giudizio viste le difficoltà della situazione economica; è necessario incrementare il numero di rate in cui è possibile scindere il debito tributario maturato (dalle attuali 72 a 120).Sommando tutti gli importi connessi alla attività di riscossione.

Equitalia si è resa disponibile ad instaurare un rapporto sereno con le parti, prevedendo tavole rotondo per eliminare dubbi e incomprensioni elaborando un piano di crescita comune.

Il bilancio d’esercizio: la bussola d’oro

Torna da oggi a scrivere sulle pagine di Infoiva il dott. Giovanni De Lorenzi, dottore commercialista in Padova. Dopo averci accompagnato, nei mesi scorsi, nel mondo della finanza agevolata, ora svilupperà, in 8 puntate, il concetto di controllo di gestione.

Il primo bilancio non si scorda mai. Mi ricordo ancora dell’agenda che i miei genitori tenevano per controllare le uscite settimanali. Alla fine del mese, calcolavano quanto erano riusciti a risparmiare, confrontando le uscite con le entrate. Seppure in forma molto rudimentale, utilizzando il metodo della cassa, avevano costruito un bilancio.

Nel caso di una realtà complessa come l’impresa, il bilancio si redige utilizzando dei metodi e delle regole previsti dai Principi contabili e dal Codice Civile; lo scopo è arrivare a un documento che possa essere letto da tutti gli operatori economici che vogliono avere informazioni circa l’andamento dell’impresa.

Senza delle regole condivise nella redazione di un bilancio, sarebbe impossibile esprimere dei giudizi sull’andamento dell’economia: le banche non potrebbero valutare il merito creditizio e calcolare il rischio nella concessione di un prestito; gli Istituti di statistica non potrebbero calcolare la crescita o meno dei settori in cui operano le imprese; gli uffici erariali non potrebbero stimare gli introiti derivanti dalle imposte e tantomeno verificare in modo oggettivo eventuali evasioni d’imposta.

Il bilancio è la bussola d’oro che guida il mondo dell’economia: un documento che sintetizza le operazioni che l’impresa ha svolto nel corso di un periodo di tempo e che hanno un loro impatto sulla sua situazione economica, patrimoniale e finanziaria.

La situazione economica è data dalla differenza tra ricavi e costi, riepilogati nel Conto Economico con il metodo della competenza; se i ricavi sono superiori ai costi ho un utile, altrimenti ho una perdita.

La situazione patrimoniale è data dall’insieme dei beni materiali e immateriali posseduti dall’impresa e, quindi, rappresenta la ricchezza dell’impresa.

L’impresa che fa utile consolida e accresce la propria ricchezza; il suo patrimonio aumenta grazie al risultato positivo della gestione economica.
L’impresa che va in perdita deteriora il proprio patrimonio e aumentano le difficoltà nei rapporti con i fornitori e le istituzioni finanziarie.

Per evitare che la perdita possa contagiare gli altri operatori del mercato, il legislatore ha posto delle forme di tutela, come il reintegro del capitale sociale dell’impresa nel caso di forte deterioramento del patrimonio.
Per prevenire le cause di indebolimento della propria struttura patrimoniale, l’impresa deve analizzare nel dettaglio la propria attività.

Il bilancio, elaborato con le regole e i metodi previsti dalla disciplina aziendale, è il punto di partenza per costruire indicatori e processi volti a migliorare la gestione d’impresa e quindi ad accrescerne il patrimonio nel tempo.

Dott. Giovanni DE LORENZI | g.delorenzi[at]infoiva.it | www.gdlstudio.it | Padova

Padovano, classe ’73, laurea in Discipline Economiche e Sociali e master in Economics presso l’Università Bocconi di Milano. Prima dell’esame di abilitazione all’esercizio della professione di Dottore Commercialista ha lavorato come analista dei processi informativi bancari. Attualmente collabora con la società Advance Group Srl per la consulenza nel campo della finanza agevolata e con la società AD Soluzioni Avanzate Srl per la consulenza nel campo dell’informatizzazione dei processi aziendali.
E’ iscritto all’Albo dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Padova, all’Albo dei Consulenti Tecnici d’Ufficio del Tribunale di Padova e al Registro dei Revisori dei Conti.
Dal 2007 è titolare di gdl Studio, che fornisce attività di consulenza in campo fiscale, dei processi informativi e dell’organizzazione aziendale e della finanza agevolata.