Ticket sanitario, quale reddito per non pagarlo?

Il Sistema Sanitario Nazionale può essere gratuito,  quindi si possono avere prestazioni mediche specialistiche ed esami strumentali e di laboratorio in modo gratuito. Ma vi sono casi specifici in cui si può ottenere l’esenzione dal ticket sanitario. Ecco quando non si paga.

Esenzione ticket per reddito

L’esenzione dal ticket sanitario, e quindi prestazioni sanitarie gratuite, si può ottenere solo in casi specifici e in particolare per motivi di reddito per motivi legati in maniera congiunta al fattore anagrafico e al reddito e infine per patologia. In questo ultimo caso si ottengono prestazioni gratuite solo relativamente a tale patologia, ad esempio un diabetico può ottenere dispositivi per la misurazione del diabete e insulina.

Ci soffermiamo ora sul caso di esenzione dal ticket per motivi economici.

Il welfare italiano prevede un sistema sanitario pubblico gratuito, o quasi, in particolare le prestazioni come analisi del sangue, esami diagnostici presso il servizio pubblico o presso privati convenzionati, visite mediche sempre tramite servizio pubblico sono rese dietro il pagamento di un ticket sanitario che può essere di diverso importo in base alla tipologia della prestazione. Nel caso in cui però la persona che deve ottenere la prestazione appartiene ad un nucleo con un reddito basso la prestazione si può ottenere gratuitamente.

Qual è il limite del reddito per ottenere l’esenzione dal ticket?

I casi sono diversi e per ognuno c’è un codice dedicato che deve essere inserito da chi prescrive la prestazione medica. Ecco la lista delle esenzioni ticket per reddito:

  • per bambini fino a 6 anni e ultra-sessantacinquenni, esenzione ticket con codice E02 con reddito del nucleo inferiore a 36.151,98 euro annui;
  • disoccupati e familiari a carico, reddito del nucleo familiare inferiore a 8.263,31 euro, elevati a 11.362,05 euro quando uno dei coniugi è a carico. Per ogni altro familiare a carico il limite del reddito deve essere aumentato di 516,46 euro. Il codice esenzione ticket in questo caso è E02;
  • titolari di pensione sociale o percettori di assegno sociale e familiari a carico, codice E03;
  • titolari di pensione minima di età superiore a 60 anni e familiari a carico. Codice esenzione ticket E04.

Per ottenere l’esenzione non basta dire al medico che effettua la prescrizione che si ha diritto a essa, occorre rivolgersi alla Asl di appartenenza alla Regione presentando un’autocertificazione del reddito e il documento di riconoscimento. L’Asl rilascerà un certificato provvisorio in scadenza il 31 marzo di ogni anno.

Gli over 65 non sono tenuti di anno in anno a chiedere il rilascio del certificato all’Asl, ma nel caso in cui il reddito cambi e quindi sia superato il limite, occorre comunicarlo all’Asl.

Effettuato questo passaggio, il codice viene inserito nella banca e nel momento in cui il medico compone la ricetta medica, il codice viene inserito in automatico.

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Fringe benefit 2022 dimezzati: le ultime notizie per imprese e lavoratori

Novità dal primo gennaio 2022 per le aziende che offrono ai loro dipendenti fringe benefit, infatti torna al valore iniziale l’importo massimo delle esenzioni, dimezzato rispetto agli ultimi anni. Ecco tutte le novità sui fringe benefit 2022.

Cosa sono i fringe benefit? Le aziende sono obbligate a concederli?

I fringe benefit sono, appunto, vantaggi e piccoli premi, che le aziende riconoscono ai lavoratori. Si può trattare dell’uso dell’auto aziendale, cellulari, alloggi, piani assicurativi, buoni pasto, buoni carburante, spese di trasferta e simili. Per questi benefit è prevista a favore del lavoratore un’esenzione dal calcolo del reddito imponibile. Di conseguenza il contro valore di questi benefit non concorre a determinare il reddito su cui vengono calcolate le imposte. E’ come se fosse una “entrata” non tassata. Per le aziende i fringe benefit rappresentano degli oneri deducibili dal reddito dell’esercizio per il periodo di imposta in cui gli stessi sono sostenuti. Naturalmente le aziende non sono tenute a riconoscerli, ma il fatto che questi possano essere imputati nel bilancio di esercizio come costi, di sicuro rappresenta per le aziende uno stimolo a concederli.

Limite ai fringe benefit e agevolazioni per l’anno 2020 e 2021

La legge prevede però dei limiti, in particolare il comma 3 dell’art. 51 del TUIR stabilisce che il limite massimo del valore dei fringe benefit per il quale si possono ottenere vantaggi fiscali è di 258,23 euro annui. Nel 2020 e nel 2021 vi sono state delle novità, infatti, vista l’emergenza Covid, il Governo ha pensato di raddoppiare il valore dei fringe benefit. Per il 2020 si è provveduto con il D.L. n. 104/2020 (convertito in l. 126/2020) , mentre nel 2021 il raddoppio delle esenzioni per fringe benefit è stato applicato con D.L. n. 41/2021 (decreto Sostegni) convertito in legge 69 del 2021. Grazie a tali provvedimenti di raddoppio, il valore dell’esenzione per i lavoratori era di 516,46 euro l’anno.

Ultime notizie fringe benefit 2022

Nei mesi passati erano in molti a sperare, e ritenere, che attraverso la legge di bilancio 2022 oppure con il decreto Sostegni Ter, licenziato il 21 gennaio 2022, si provvedesse a raddoppiare nuovamente il valore dei fringe benefit 2022. Tale convinzione era dettata anche dal fatto che lo stato di emergenza Covid ha ottenuto nei mesi passati la proroga. Così non è stato e di conseguenza il valore dei fringe benefit 2022 per il quale si può ottenere l’esenzione, e che di conseguenza viene escluso dal calcolo del reddito imponibile, è di 258,23 euro. Si ritorna quindi al valore originale previsto dal TUIR (Testo Unico Imposte sui Redditi).

Ricordiamo che i fringe benefit possono essere riconosciuti anche ad personam, cioè il datore di lavoro non è tenuto a riconoscerli a tutti i lavoratori, ma possono essere elargiti a favore anche di uno solo, insomma l’azienda non è tenuta a dare a tutti l’auto di servizio.

Inoltre il limite dei fringe benefit 2022 di 258,23 euro deve tenere in considerazione anche eventuali benefit previsti dal Contratto Collettivo di Lavoro Nazionale ( che di conseguenza si applica a tutti i lavoratori del settore) come ad esempio quello di 200 euro annuali riconosciuto ai metalmenccanici.

Per ulteriori informazioni sui fringe benefit è consigliata la lettura dell’articolo: I vantaggi fiscali dei fringe benefit aziendali: panoramica

Per conoscere i vantaggi per le aziende previsti dal decreto Sostegni Ter e in particolare le opportunità dei contributi a fondo perduto, c’è l’articolo: Contributi a fondo perduto in arrivo: per quali imprese? Ultime notizie