Formaggi italiani alla conquista del mondo

Quando si parla dell’agroalimentare italiano che va forte all’estero si pensa subito al vino e alla pasta e non ci si ricorda dei formaggi italiani. Quello dell’export caseario è infatti un giro di affari di tutto rispetto che, anche nel 2014, ha fatto segnare numeri da record.

Lo ha certificato Ismea, che dalle proprie elaborazioni effettuate sui dati Istat ha rilevato che nel 2014 i formaggi italiani all’estero hanno generato un valore record di 2,2 miliardi di euro, pari a oltre 331mila tonnellate esportate. In termini percentuali si parla di un +3,3% in quantità e di un +4,8% in valore rispetto al 2013, nonostante l’embargo alla Russia (uno dei mercati più fiorenti per i formaggi italiani) abbia quasi dimezzato le spedizioni nel Paese e nonostante un euro forte (a differenza di quanto sta accadendo nel 2015) che ha comportato un calo del 5,7% in volume degli acquisti negli Stati Uniti.

Detto dei mercati che hanno sofferto, Ismea sottolinea come i formaggi italiani siano andati molto bene in Medio ed Estremo Oriente (Cina +41%, Emirati Arabi +28%, Corea +26%), nonostante quote di mercato ancora ridotte. Buone anche le performance nei mercati storici come Germania, Francia e Regno Unito.

Per quanto riguarda invece la tipologia di formaggi italiani esportati, in volume i grattugiati hanno fatto segnare un +9,7%, il provolone +7,2%, i grana a denominazione +3,4% (+9,1% nel Regno Unito, +3,7% in Germania e +2,1% in Francia), i freschi +3,1% (+8,2% in Germania e +7% in Francia) e il gorgonzola +2,7% (+13,9% nei Paesi Bassi e +7,3% nel Regno Unito.

Insomma, per i formaggi italiani un’annata d’oro all’estero nonostante la congiuntura economica ancora difficile. E la filiera del lattiero-caseario si aspetta numeri in crescita anche per questo 2015.

I formaggi italiani conquistano il mondo

I formaggi italiani non conoscono crisi, specialmente nel mondo. Nei giorni scorsi Assolatte, l’associazione italiana dei produttori lattiero caseari, ha diffuso i dati relativi all’export mondiale dei formaggi italiani, dati che configurano un boom che prosegue anno dopo anno. Per ora si tratta dei dati riferiti ai primi 9 mesi del 2014, che però in proiezione configurano un superamento delle 340mila tonnellate di formaggi italiani esportati, per un controvalore di circa 2,2 miliardi di euro.

Un risultato di assoluto rilievo, fa notare Assolatte, soprattutto alla luce del fatto che da agosto 2014 i formaggi italiani non arrivano più su uno dei mercati storicamente più forti e promettenti, quello della Russia (da solo valeva circa il 3% dell’export), assoggettata alle sanzioni internazionali per via della crisi ucraina.

Assolatte ha anche cercato di capire quali sono i formaggi italiani campioni sui mercati internazionali e lo ha fatto analizzando i dati relativi agli ultimi 15 anni. Un’analisi che ha mostrato come le esportazioni di mozzarella e degli altri formaggi italiani freschi crescono a una velocità nettamente superiore a quella degli altri prodotti. Dal 1990, i loro volumi di vendita all’estero sono cresciuti del 2.700%, con un balzo da 4.700 a 132mila tonnellate, con crescite top nel Regno Unito (+2.577%) e in Francia (1.043%).

Tra gli altri formaggi italiani più conosciuti, anche Grana Padano e Parmigiano Reggiano hanno fatto registrare una crescita superiore al 500% (+711% in Germania), rilevante soprattutto pensando al valore/kg che i due formaggi hanno. Livelli minori ma di tutto rispetto anche per Provolone (+220%) e Gorgonzola (+170%, +342% negli Usa).