Pagamenti con F24 Web, come si usa il servizio delle Entrate e quali vantaggi offre

Senza spreco di carta, e senza scaricare alcun software, l’Agenzia delle Entrate permette di pagare le imposte con il modello F24 online ed in tutta sicurezza grazie ad un applicativo che, peraltro, è di facile utilizzo. Si tratta, nello specifico, di F24 Web, il servizio dell’Agenzia delle Entrate che è accessibile dal portale del Fisco accedendo con le proprie credenziali. Vediamo allora, per i pagamenti con F24 Web, come si usa il servizio delle Entrate e quali vantaggi offre al contribuente.

Come si accede al servizio online F24 Web dell’Agenzia delle Entrate

L’accesso al servizio online F24 Web dell’Agenzia delle Entrate, come sopra accennato, è subordinato alla registrazione ai servizi telematici del Fisco. Quindi, F24 Web è accessibile solo via Fisconline o via Entratel con accesso tramite le credenziali.

E quindi con autenticazione utilizzando SPID – il Sistema Pubblico di Identità Digitale, la Carta d’identità elettronica (CIE) o la Carta nazionale dei servizi (CNS). Le imprese ed i professionisti, inoltre, possono utilizzare per l’autenticazione pure le credenziali dell’Agenzia delle Entrate che invece, per i cittadini, sono state dismesse dallo scorso 1 ottobre del 2021.

A cosa serve il servizio F24 Web e quali vantaggi offre al contribuente

Dal portale dell’Agenzia delle Entrate, attraverso i servizi telematici, F24 Web è un servizio che permette al contribuente, direttamente via Internet, di compilare e di trasmettere il modello di versamento F24. Ed il tutto con il vantaggio di pagare il dovuto senza l’applicazione di spese di versamento di natura bancaria o postale.

Come funziona F24 Web, dall’addebito sul conto corrente alla possibilità di annullare il pagamento

F24 Web è un servizio online per il versamento delle imposte che è sicuro. In quanto la trasmissione dei dati è cifrata. Inoltre, per pagare con il servizio F24 Web occorre indicare il codice IBAN. In quanto l’addebito delle tasse da pagare avviene su conto corrente bancario o postale del contribuente. E quindi non su altri strumenti di pagamento come la carta di credito.

I pagamenti F24 Web, inoltre, possono essere inseriti a sistema in anticipo rispetto alla scadenza. Così come il pagamento F24 Web inserito può essere annullato fino al penultimo giorno lavorativo antecedente la data di versamento che è stata indicata dal contribuente.

In alternativa al servizio F24 Web c’è pure il software, ecco come e dove si scarica

In alternativa al servizio online F24 Web, sempre per il pagamenti con il modello unificato, c’è pure il software che si può scaricare per l’installazione dal sito Internet dell’Agenzia delle Entrate. Si tratta, nello specifico, del pacchetto software che è composto da due applicativi. Ovverosia, dal software di compilazione F24 e dal software di controllo.

Il modello F24 semplificato quando si usa? Le istruzioni alla compilazione

Il modello F24 semplificato è un modello di pagamento “unificato”. Serve ad agevolare il pagamento di alcune imposte, ecco quali.

Il modello F24 semplificato: a cosa serve?

Il modello F24 semplificato  è un modello di pagamento unificato. E’ usato per agevolare i contribuenti al pagamento di imposte statali, regionali, enti locali. Tra queste rientra anche l’imposta Municipale propria, altrimenti detta IMU e la TARES ( Tributi comunali sui rifiuti e servizi. Come qualsiasi modello F24 può essere pagato presso gli sportelli dell’agenzia della riscossione, ma anche nelle banche convenzionate e presso gli uffici postali. Infine i campi con lo sfondo grigio relativi a ravvedimento, immobili variati, acconto, saldo, numero immobili e detrazione devono essere compilati, ove richiesto, esclusivamente da chi utilizza il modello di pagamento per i versamenti di IMU, TARES e IMPOSTA DI SCOPO.

Come si compila il modello?

Il modello F24 semplificato si costituisce di una sola pagina, divisa in due sezioni. La parte superiore è la copia per chi effettua il versamento. Mentre la parte inferiore è la copia che spetta alla banca, posta o ufficio riscossione. Nella sezione “contribuente” è da indicare i dati anagrafici ed il codice fiscale del contribuente. Non solo, ma anche il codice fiscale del coobligato, genitore, erede, tutore o curatore fallimentare. Completano la compilazione i campi del codice identificativo, desumibile dalla tabella codici identificativi pubblicata sul sito dell’agenzia delle entrate. Mentre nella sezione “Motivo del pagamento”, il contribuente deve indicare il destinatario del versamento. Tra questi:

  • ER per indicare l’Erario;
  • RG: regione di appartenenza;
  • EL: ente locale.

Nelle colonne successive va specificato il codice tributo e il codice ente per il quale si effettua il pagamento. Ed ancora non può mancare l’anno di riferimento espresso in quattro cifre, ad esempio: 2021. Infine l’elenco completo dei codici tributi è sempre disponibile online nel sito dell’agenzia delle entrate. Si consiglia di prestare molta attenzione alla compilazione di questa sezione, perché eventuali errori potrebbero portare a una nuova richiesta di pagamento di somme già versate.

Come inserire in modo corretto gli importi da pagare

Gli importi nel modello F24 semplificato devono essere indicati con le prime due cifre, virgola e altre due cifre decimali. Questa regola è valida anche se dopo la virgola, ci sono due zeri. Ad esempio, 67 euro, devono essere indicati 67,00 euro. Attenzione anche agli arrotondamenti degli importi. Infatti, se ci sono più cifre decimali, occorre fare gli arrotondamenti, secondo il seguente criterio. Se la terza cifra è uguale o superiore a 5, si arrotonda al centesimo per eccesso, ad esempio: 52,755 euro arrotondato diventa 52,76. Mentre se la terza cifra è minore di 5, si arrotanda per difetto, ad esempio 52,752 euro arrotondato diventa 52,75.

Il pagamento rateale oppure in unica soluzione

Il contribuente può pagare in unica soluzione, oppure in modo rateale. Se paga importi a titolo di saldo o unica soluzione, all’interno della sezione “motivo del pagamento” nella colonna “rateazione/mese rif” dovrà indicare il codice 0101. Mentre in caso di pagamento rateale, al momento del pagamento di ciascuna rata, dovrà indicare il numero di rate prescelto. Completa il modulo la firma del contribuente, nell’apposito campo firma. Tuttavia se è previsto un addebito in conto corrente, il contribuente deve indicare il proprio codice IBAN nello spazio in cui autorizza l’addebito stesso su c/c IBAN, in basso vicino al campo firma.

Come utilizzare il modello F24 semplificato per la compensazione

Il contribuente che vanta crediti nei confronti dei suddetti enti, può compensare con i debiti inerenti ai tributi. Questo è possibile farlo fino a che il totale dei crediti sia maggiore del debito da versare. In altre parole non è possibile presentare un modello F24 semplificato con totale compensativo di valore negativo. Anche se il saldo dovesse dare valore zero, il modello F24 semplificato va comunque presentato. Chi effettua la compensazione, per esporre correttamente i crediti, deve indicare:

a) nella colonna “codice tributo”, il relativo codice da cui scaturisce il credito;
b) nella colonna ”anno di riferimento”, il periodo d’imposta cui si riferisce il credito;
c) nella colonna “importi a credito compensati”, l’ammontare del credito che si intende utilizzare in compensazione.
In ogni caso, l’importo massimo compensabile è pari a 516.456,90 euro.

Il modello F24 semplificato per pagare l’Imu e Tares

Questo modello può essere utilizzato anche per pagare i contributi locali come l’IMU. In questo caso specifico nella sezione relativa la motivo del pagamento, è opportuni indicare il codice EL. Mentre in ogni riga il contribuente deve:

  • inserire il codice catastale del Comune nel comune dove sono situati gli immobili nello spazio “codice ente”;
  • barrare la casella se il pagamento si riferisce a ravvedimento;
  • barrare nello spazio “immob. variati” se ci sono state delle variazioni per uno o più immobili che richiedano la presentazione di variazione;
  • indicare se si tratta di acconto “acc” oppure di saldo “saldo”, attraverso l’apposizione di una X;
  • indicare i numero di immobili di riferimento;
  • segnare l’anno a cui l’imposta si riferisce;
  • indicare l’importo dovuto.

Se il contribuente ha diritto alla detrazione, deve indicare l’importo al netto della stessa. Lo spazio “rateazione” deve essere compilato solo se l’Amministrazione finanziaria fornisce le relative istruzioni, ad esempio con circolari o risoluzioni.

Dall’1 luglio F24 modificato

Sono state approvate dall’Agenzia delle Entrate le modifiche relative ai modelli di versamento F24, F24 Accise, F24 Semplificato e alle relative avvertenze di compilazione, oltre che al modello di quietanza dei versamenti eseguiti con modalità telematiche mediante modello F24.

I cambiamenti che riguardano i modelli F24 e F24 Accise, si trovano nell’intestazione della “Sezione IMU e altri tributi locali”, dove è stato inserito il campo “identificativo operazione”.

Le modifiche al modello F24 Semplificato riguardano l’intestazione della sezione “motivo del pagamento”, dove è inserito il campo “identificativo operazione”. Nel nuovo campo, i contribuenti, qualora il Comune lo richieda, riporteranno il codice che qualifica l’operazione a cui si riferisce il pagamento, comunicato dallo stesso Comune.

Tutto questo per venire incontro all’esigenza degli enti locali di semplificare i propri adempimenti di riscossione, correlando i versamenti dei tributi alle posizioni debitorie dei contribuenti.

Le modifiche dei modelli saranno operative dal 1° luglio 2013.
I vecchi modelli potranno ancora essere utilizzati fino al 30 aprile 2014, a condizione che per il versamento non sia indispensabile compilare il nuovo campo “identificativo operazione”.

Vera MORETTI

L’F24 semplificato diventa monopagina

L’Agenzia delle Entrate semplifica la vita a coloro che devono pagare e compensare le imposte dovute all’Erario, alle Regioni e agli Enti locali, presso gli sportelli degli agenti della riscossione, delle banche convenzionate e degli uffici postali.

Il modello da compilare è diventato più semplice e snello, tanto da essere composto da un’unica pagina divisa in due parti, una per il contribuente e l’altra per chi riceve la delega di pagamento.

Questo nuovo F24 semplificato è disponibile gratuitamente, assieme alle avvertenze per la compilazione, anche in formato elettronico, sul sito internet dell’Agenzia delle Entrate e può essere utilizzato dal prossimo 1 giugno. Pertanto, a partire dalla stessa data, l’F24 predeterminato previsto per i pagamenti dell’Ici è stato soppresso.
Le due parti in cui è diviso il modello si differenziano solo per la firma del contribuente, che si trova sulla copia che rimane a chi riscuote.

Nella sezione “motivo del pagamento” va indicato, nella colonna “sezione”, il destinatario delle somme, identificandolo con una delle seguenti sigle:
ER – Erario
RG –Regioni
EL – Enti locali.

Le colonne con lo sfondo grigio (“ravvedimento”, “immobili variati”, “acconto”, “saldo”, “numero immobili “ e “detrazione”) vanno compilate solo in caso di versamenti relativi all’Imu.
Con lo stesso provvedimento, inoltre, sono state estese le possibilità di utilizzo del modello “F24 EP” per consentire agli enti pubblici di impiegarlo anche per il versamento dell’Imu.

Vera MORETTI