L’F24 diventa grande

L’F24 diventa grande e allarga il ventaglio di imposte che possono essere pagate con lui, anche in modalità telematica. Secondo quanto stabilito dal decreto del ministero dell’Economia e delle Finanze dell’8 novembre 2011, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 266 del 15 novembre 2011, l’F24 potrà essere utilizzato per eseguire i versamenti relativi a registro, ipoteca, successioni e donazioni, bollo, catasto, oltre che per assolvere l’imposta comunale sull’incremento di valore degli immobili, l’imposta sostitutiva sui finanziamenti a medio e lungo termine e i tributi speciali, inclusi i relativi accessori, interessi e sanzioni e gli oneri dovuti per l’inosservanza della normativa catastale.

Si attende ora il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate, che, d’intesa con il Territorio per i tributi di sua competenza, avrà il compito di definire i termini e le modalità per rendere attuative le disposizioni contenute nel decreto.

Le liti con il fisco si chiudono con il modello F24

Un  provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate del 13 settembre dà il via libera al modello, e alle relative istruzioni, che dovrà essere utilizzato per chiedere al fisco di mettere fine, velocemente, ai contenziosi tributari non superiori a 20mila euro, pendenti al 1° maggio 2011.
L’Agenzia, con una successiva nota, informerà quando sarà disponibile per l’utenza.

Possono accedere alla procedura abbreviata tutti gli atti impositivi, inclusi gli avvisi di accertamento e i provvedimenti di irrogazione delle sanzioni.
Il modello F24 è composto da un frontespizio e dalle sezioni dove inserire i dati che servono a identificare chi ha dato inizio al contenzioso, chi presenta l’istanza (in caso si tratti di persona diversa dalla prima) e la causa di riferimento.

È importante chiarire che ogni definizione “abbreviata” vuole la sua istanza: un modello, quindi, per ciascuna lite.
La domanda va inviata entro il 2 aprile 2012 per via telematica dai soggetti abilitati, oppure recandosi direttamente a qualsiasi direzione provinciale delle Entrate.
La data di partenza per la compilazione e l’invio del modello sarà comunicata con un’ulteriore nota dell’Agenzia.

Il contribuente riceverà, da chi ha provveduto alla trasmissione on line, la copia cartacea della richiesta e la copia della comunicazione dell’Agenzia delle Entrate, che attesta il ricevimento dell’istanza e costituisce prova della presentazione.

Tutta la relativa documentazione, comprese le attestazioni deenuti pagamenti deve essere conservata dal contribuente fino alla conclusione definitiva del giudizio.

I pagamenti devono essere effettuati, utilizzando l’F24 in un’unica soluzione entro il prossimo 30 novembre senza possibilità di applicare il meccanismo della compensazione.
Anche in questo caso vi sarà un modello di pagamento per ogni definizione.

Questi gli importi:

* 150 euro per le liti di valore inferiore ai 2mila euro
* 10% del valore se l’ultima sentenza è stata favorevole al contribuente
* 50% del valore se l’ultima sentenza è stata favorevole all’Agenzia
* 30% se non c’è stata ancora alcuna sentenza.

Per la corretta compilazione dell’F24, il provvedimento odierno rimanda alla risoluzione 82/E del 5 agosto, con la quale sono stati istituiti il codice tributo 8082 e il codice identificativo 71, il primo definisce il versamento, il secondo il soggetto che ha iniziato la causa.

Se il contribuente ha sbagliato a fare i conti ed è “scusabile”, l’Amministrazione comunica l’ammontare della differenza dovuta con interessi relativi.

La procedura si può ritenere conclusa soltanto se il pagamento è stato effettuato per intero e la domanda è stata presentata entro i termini previsti.
Caso unico in cui basta l’invio della richiesta è quello per cui non ci siano somme da pagare.

Per il fisco come nella vita insomma, se si sbaglia la si paga con gli interessi…

Marco Poggi

Utilizzare l’F24 per restituire denaro al Fisco

Come restituire somme indebitamente percepite dal Fisco? L’Agenzia delle Entrate chiarisce con la risoluzione 86/E che il modulo da usare per restituire tali importi è l’F24. Questi i codici tributo da utilizzare:

  • “8084” (“Restituzione di somme erogate dall’Agenzia delle entrate indebitamente percepite – IMPOSTA”)
  • “8085” (“Restituzione di somme erogate dall’Agenzia delle entrate indebitamente percepite – INTERESSI”)
  • “8086” (“Restituzione di somme erogate dall’Agenzia delle entrate indebitamente percepite – SANZIONI”)

Il modello di pagamento va compilato indicando “R” nel campo “tipo”, l’anno d’imposta cui si riferisce il rimborso non spettante nel campo “anno di riferimento”, mentre nel campo “elementi identificativi” occorre riportare il motivo dell’erogazione, da indicare secondo la seguente classificazione:

  • IRPEF, per l’imposta sul reddito delle persone fisiche;
  • IRES, per l’imposta sul reddito delle società;
  • IVA, per l’imposta sul valore aggiunto;
  • IRAP, per l’imposta regionale sulle attività produttive;
  • ADDREG., per l’addizionale regionale all’Irpef;
  • ADDCOM., per l’addizionale comunale all’Irpef;
  • BONUSF., per i bonus famiglia di cui all’articolo 1, del decreto legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito, con modificazioni dalla legge 28 gennaio 2009, n. 2;
  • BONUSI., per i bonus incapienti di cui all’ articolo 44 del decreto legge 1 ottobre 2007, n. 159, convertito, con modificazioni dalla legge 29 novembre 2007, n. 222;
  • ALTRO, per tutti i tipi d’imposta non precedentemente elencati.

Partita Iva “spenta”, good bye

I titolari di una posizione Iva che, pur non svolgendo alcuna attività, non hanno comunicato la cessazione (sono circa 2 milioni), hanno ora 90 giorni di tempo per regolarizzare la propria situazione, pagando una sanzione ridotta di 129 euro tramite il modello “F24 Versamenti con elementi identificativi“, indicando il codice tributo 8110 (istituito con la risoluzione n. 72/E dell’11 luglio), il numero di partita Iva da chiudere e l’anno di cessazione dell’attività. Chi non si avvale di questa opportunità, rischia una sanzione dai 516 ai 2.065 euro. I 90 giorni si calcolano dal 6 luglio 2011, data di entrata in vigore dell’ultima manovra (decreto legge 98/2011) e l’agevolazione si applica a patto che la violazione non sia stata già contestata dal Fisco con atto portato a conoscenza del contribuente. Nell’ottica della semplificazione, non occorre presentare anche la dichiarazione di cessazione attività con il modello AA7 (i soggetti diversi dalle persone fisiche) o AA9 (le imprese individuali e i lavoratori autonomi), perché a chiudere la partita Iva sarà l’Agenzia sulla base dei dati desunti dal modello F24 presentato.

Nel compilare la delega di pagamento con l'”F24 Versamenti con elementi identificativi” tramite il codice tributo 8110, nella sezione “Contribuente” devono essere riportati i dati anagrafici e il codice fiscale di chi effettua il versamento, mentre nella sezione “Erario ed altro” occorre indicare:

– la lettera “R” nel campo “tipo”
– il numero della partita Iva da chiudere nel campo “elementi identificativi”
– il codice tributo 8110 nel campo “codice”
– l’anno di cessazione dell’attività (nel formato AAAA) nel campo “anno di riferimento”

I Consulenti del Lavoro pagheranno i contributi con l’F24

E’ notizia recente che i Consulenti del Lavoro, grazie ad un accordo stipulato a Roma dal direttore dell’Agenzia delle Entrate, Attilio Befera, e dal presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro, Marina Calderone, potranno pagare i contributi tramite F24, si tratta di una notizia accolta con entusiasmo da tutta la categoria di professionisti. Già a partire dal 16 marzo prossimo, potranno essere pagati in questo modo anche eventuali crediti tributari in compensazione. L’accordo è valido per il triennio 2011-2014 e renderà sicuramente più pratici i versamenti per gli oltre 28mila iscritti all’ordine dei Consulenti del lavoro.

Nella nota ufficiale si legge: “Il nuovo sistema di riscossione permetterà all’ente professionale di ottenere informazioni utili con maggiore tempestività e, quindi, di adottare misure di controllo più immediate ed efficienti. I professionisti avranno il vantaggio di poter versare le quote di iscrizione in via telematica direttamente da casa, in qualità di intermediari abilitati o presso gli sportelli bancari e postali senza alcun onere“.

Positivo il commento il commento di Attilio Befera, Direttore dell’Agenzia: “Uno strumento per rendere più veloce la rendicontazione, che porterà vantaggi per tutti, ma che soprattutto fornirà un ottimo servizio ai Consulenti del Lavoro, tramite uno strumento a loro consueto“.

Mirko Zago

Coldiretti e Camera di commercio premiano gli agricoltori Doc

Coldiretti Roma e Camera di commercio hanno deciso di premiare gli agricoltori e imprenditori dell’agroalimentare che si sono distinti per il loro impegno nel lavoro con il premio “Cavalieri dell’agricoltura”. Approfittando del premio si è parlato anche della possibilità di dar vita ad una fiera d’eccellenza a Roma, per mettere in mostra le migliori produzioni della capitale, del Lazio e del Mediterraneo. I temi che si sono trattati sono stati l’apertura per le aziende al Rim (operatività multifunzionale utile ad accrescere il reddito), l’acquisto da parte di mense scolastiche, o società come il Cral-Inpdap,  prodotti a chilometro zero solo per fare esempi. Si tratta di considerare l’agricoltura con un’ottica di rilancio e difesa, con un occhio di riguardo anche verso le tradizioni di un settore importante.

Premiare gli imprenditori di tale settore è stato un modo per riconoscere l’impegno, la professionalità, l’abnegazione e la salvaguardia dei valori fondanti che hanno contributo alla crescita economica e culturale dell’agricoltura romana. Tra i premiati figurano l’azienda agricola Ausili Tommasino di Palombara Sabina, l’azienda agricola Carboni Franco di Olevano Romano e l’azienda Agricola Silvi Martino di Palombara Sabina. Agricoltura significa anche originalià e creatività al femminile, questi gli aggettivi che descrivono altri premiati come le aziende agricole Simeoni Anna di Rocca di Cave, Casanova Marianela di Cave e Giammatteo Elena di Velletri. Ulteriori premi sono stati distribuiti alle aziende gestite da imprenditori under 40 (aziende agricole Nobili Gerardo di Colleferro, Gentili Giancarlo di Bracciano e Capozzi Francesco di Velletri) e le più avanzate tecnologicamente (Fiumi Massimo di Pomezia, Villani Roberto di Montelibretti e De Santis Anna di Palombara Sabina) e ancora le aziende che pur non essendo propriamente agricole si sono distinte nella promozione e sviluppo dell’agricoltura romana (sono stati premiati Paolo Giuntarelli presidente fondazione bioparco di Roma, Paolo Falcioni responsabile dei rapporti con la stampa Confederazione nazionale Coldiretti. E ancora, Paolo Cortesini direttore generale Comune di Fiumicino e Gerardo Gaibisso direttore di Coldiretti Roma).

Mirko Zago

Le “pillole fiscali” della settimana [08-12 marzo 2010]

Caro Lettore, di seguito ti riproponiamo le “pillole fiscali”  pubblicate nella finestrella dedicata sulla destra durante questa settimana (08 – 12 Marzo 2010). Buona lettura e soprattutto week-end!

  • E’ stato approvato un nuovo modello della cartella di pagamento che recepisce le modifiche apportate con l’art.32bis del Decreto Legge 185/2008 che assegna all’Agenzia dell’Entate il compito di iscrivere a ruolo le somme dovute a titolo di contribuenti e premi, con relativi interessi e sanzioni per ritardo od omesso versamento. Tali somme, verranno in seguito corrisposte all’Inps attraverso Equitalia Spa.

 

  • Ai fini della detrazione Iva per spese alberghiere e di ristorazione, non è valida una semplice ricevuta. Se vuoi portare in detrazioni queste spese, ricordati di richiedere sempre una fattura.

 

  • Puoi scegliere liberamente in quante rate rateizzare il saldo iva. L’unica condizione è che il pagmento del saldo avvenga entro novembre 2010.

 

  • Gli F24 presentati tramite home banking, Cbi e gli altri servizi telematici offerti dagli istituti bancari e dalle poste, se utilizzano, per importi superiori a 10mila Euro, il credito Iva 2009 per pagare in compensazione debiti tributari o contributivi, diversi da Iva, verranno scartati; in tali ipotesi, lo scarto verrà effettuato direttamente dalla banca o dalle poste.

 

  • Il Parlamento Europeo ha approvato una proposta di revisione della Direttiva sulle norme contabili, al fine di esonerare le micro imprese dall’obbligo della tenuta della contabilità. La finalità è quella di ridurre gli oneri amministrativi che colpiscono tutte le imprese, senza distinguere tra grandi, medie e piccole realtà. A parere del Parlamento, la definizione di una comunicazione minima a cui assoggettare le micro imprese spetta ai singoli Stati comunitari.