Fabbisogno raddoppiato: “Colpa anche dell’abolizione Imu”

Nel mese di agosto si è realizzato un fabbisogno del settore statale pari a circa 9.200 milioni, in netto aumento rispetto al fabbisogno di 5.986 milioni dello stesso mese dell’anno precedente. In una nota diffusa ieri, il Ministero dell’Economia e delle Finanze sottolinea: “Il peggioramento riflette sia la diversa platea dei contribuenti interessati allo slittamento delle scadenze fiscali, sia un’accelerazione della dinamica dei prelievi delle amministrazione pubbliche, anche in relazione al pagamento dei debiti pregressi”.

Nei primi otto mesi di quest’anno il fabbisogno cumulato supera addirittura quota 60 miliardi di euro, raddoppiato rispetto ai valori dell’anno scorso nello stesso periodo. Sempre secondo il Mef il mancato gettito dell’incasso Imu per circa 2,4 miliardi e i “maggiori tiraggi per circa 4000 milioni da parte degli enti esterni al settore statale, destinati per la gran parte al pagamento dei debiti pregressi” sono tra le cause del peggioramento del fabbisogno ad agosto.

A marzo aumentato il fabbisogno statale

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha reso note le stime provvisorie che riguardano il fabbisogno del settore statale: nel mese di marzo è infatti salito a 21,40 miliardi, rispetto ai 17,86 miliardi di marzo 2012.

Questo incremento è dovuto a maggiori rimborsi in conto fiscale, ma anche a maggiori erogazioni alle Ferrovie spa ed a più elevati pagamenti di interessi sul debito, per effetto di una diversa modulazione delle scadenze.
Un altro fattore che ha contribuito all’aumento del fabbisogno mensile riguarda la sottoscrizione dell’aumento di capitale della Banca Europea per gli Investimenti per la quota azionaria pari al 16,17 per cento, con relativo versamento in un’unica tranche di circa 1,6 miliardi.

Al netto di tali fattori peggiorativi dovuti ad anticipi di pagamenti, già considerati nelle stime annue, pari a circa 6 mld, il fabbisogno del mese sarebbe risultato pari a circa 15,5 mld.

Vera MORETTI