Saldi invernali, comincia la corsa

I saldi invernali sono partiti oggi e una delle città nei quali la corsa agli acquisti è da sempre più frenetica è di certo Milano. Ecco perché FederModaMilano (nell’ambito di Confcommercio Milano) si è lanciata in alcune previsioni per quelle che saranno le spese e il giro di affari in città con questi saldi invernali.

Secondo FederModaMilano, dunque, la stima è che per la città i saldi invernali avranno un valore complessivo delle vendite di circa 435 milioni di euro, con un acquisto medio a persona di 165 euro, mentre gli sconti medi saranno del 40%. FederModaMilano, e questo è il punto dolente, stima in circa il 2% il calo rispetto ai saldi invernali 2014.

Secondo Renato Borghi, presidente di FederModaMilano, “l’appuntamento dei saldi si conferma importante, in particolare a Milano, dove la spesa in saldo è maggiore rispetto al resto d’Italia e dove vi è un forte interesse anche da parte degli stranieri attratti dal nostro Made in Italy. E dopo un autunno debole, penalizzato anche dalle condizioni del tempo non favorevole alle vendite di capi invernali, ed un periodo di Natale che ha favorito in particolare le vendite di accessori moda, l’acquisto in saldo rappresenta sicuramente un’interessante opportunità per i consumatori perché vi è un ampio assortimento soprattutto nel tessile per poter effettuare acquisti ad un buon rapporto qualità/prezzo”.

Lo scenario generale, purtroppo, non è mutato e resta difficile – rileva Borghi – con una permanente debolezza dei consumi anche per il carico di spese obbligate e insopprimibili che grava sulle famiglie. Basti pensare all’ondata di tasse che ha sommerso i milanesi alla fine dell’anno appena chiuso. Anche per questo la nostra stima complessiva sui saldi invernali che si avviano indica un calo rispetto allo scorso anno, ma già dai dati di sabato 3, primo giorno, confidiamo in un buon avvio auspicando, alla fine del periodo, di poter cancellare la stima prudenziale negativa. Questi saldi invernali spero costituiscano un’occasione di rilancio per i negozi al dettaglio: un aiuto a invertire il trend negativo”.

Ecco perché con l’avvio dei saldi invernali 2015 FederModaMilano e Confcommercio Milano, in sintonia con le associazioni dei consumatori, rilanciano la tradizionale iniziativa dei “Saldi chiari”. Ecco i punti salienti: 

Carte di credito. Durante i saldi l’operatore commerciale non può rifiutare il pagamento con carta di credito.

Cambi merce. Il dettagliante si impegna a sostituire, se possibile, o a rimborsare i capi acquistati che presentano gravi vizi occulti così come previsto dal Codice Civile ed in particolare dalle norme di recepimento della Direttiva 1999/44/CE. Nel caso di non corrispondenza della taglia, il capo verrà sostituito con prodotti disponibili all’atto della richiesta di sostituzione. Qualora non fosse possibile la sostituzione per mancanza di capi o per mancato gradimento da parte del cliente, l’operatore rilascerà un buono acquisto di pari importo del prezzo pagato relativo ai capi da sostituire. Buono che il cliente dovrà spendere entro i successivi 120 giorni dall’emissione dello scontrino fiscale (che dev’essere presentato).

Prova prodotti. Il cliente ha diritto di provare i capi per verificarne la corrispondenza della taglia e il gradimento del prodotto. Sono esclusi dalla facoltà della prova i prodotti che rientrano nella categoria della biancheria intima e quei prodotti che, per consuetudine, non vengono normalmente provati.

Uniformità dei prezzi. Le catene di negozi che effettuano saldi si impegnano a porre in vendita gli stessi prodotti agli stessi prezzi. In caso di variazione del prezzo, la variazione viene praticata contemporaneamente in tutti i punti vendita della catena.

Riparazioni. Se il costo per l’adattamento o la riparazione dei capi acquistati è a carico del cliente, l’operatore commerciale deve darne preventiva informazione al cliente stesso e deve inoltre esporre, in modo ben visibile, un cartello informativo sul quale si dichiara espressamente che le riparazioni sono a carico del cliente.

Contenzioso. Eventuali contenziosi fra consumatori e imprese che aderiscono a “Saldi Chiari” saranno esaminati e giudicati dallo sportello di conciliazione istituito dalla Camera di Commercio di Milano.

Saldi invernali, occhio ai furbi

L’avvio dei saldi invernali è un appuntamento irrinunciabile per milioni di famiglie, piegate dalla crisi ma desiderose di spendere bene i pochi soldi che entrano in casa.

Milano è una città dove quello dei saldi invernali è un rito e la loro partenza sabato 3 gennaio 2015 è stata salutata da Renato Borghi, presidente di Federazione Moda Italia e Federmodamilano, con entusiasmo ma anche con un avvertimento. Borghi, infatti, non trova corretto il comportamento di chi, in un periodo di debolezza dei consumi che sta affliggendo tutti gli operatori, effettua pubblicità di iniziative promozionali e di sconto, vietate nel periodo che precede i saldi invernali: un grave atto di concorrenza sleale nei confronti dei colleghi che operano nel rispetto delle norme. Borghi avverte che Federmodamilano segnalerà alla Polizia municipale i comportamenti scorretti.

La partenza dei saldi invernali sabato 3 gennaio – afferma – va incontro alle aspettative di molti operatori in questo momento di difficoltà. Con l’impegno dell’assessore al Commercio di Regione Lombardia Mauro Parolini un punto, per noi essenziale, viene recepito: la data unica di avvio dei saldi in quasi tutte le regioni”.

Saldi: come evitare fregature

Nessuna sorpresa, né in positivo né in negativo, ha riservato la prima giornata di saldi a Milano.
Le rilevazioni compiute da Federmodamilano, hanno riscontrato un avvio della stagione dei ribassi perfettamente in linea con il 2012 e, considerando che le previsioni a medio termine vedono un calo, rispetto all’anno scorso, del 5%, le prime giornate lasciano un margine di ottimismo.

Il 6 luglio, dunque, ovvero il primo sabato di ribassi a Milano, è andata piuttosto bene alle vie commerciali più battute, corso Buenos Aires in testa, grazie alla presenza, oltre che dei milanesi, anche di un folto esercito di turisti.
Rispetto al mese di giugno, quando i negozi erano pressoché deserti, la differenza si vede eccome.
Meno bene, però, sta andando per i negozi lontani dalle vie centrali, con l’unica eccezione di via Lorenteggio, che ha, invece, saputo tenere il passo con le zone più illustri.

Secondo le stime, si punta all’acquisto di prodotti di uso comune, come jeans, scarpe, t-shirt e i capi di “stagione” come costumi, borse mare e sandali, per una spesa totale che si aggira attorno ai 125 euro, contro i 140 dello scorso anno.

Per mettere in guardia i consumatori, anche quest’anno Federmoda ha proposto l’iniziativa Saldi chiari, in collaborazione con le associazioni di consumatori.
Obiettivo del progetto è favorire la trasparenza delle regole di acquisto, migliorando le vendite e fidelizzando il cliente.

Tra i punti più importanti da ricordare, c’è quello delle carte di credito che, a differenza di quanto certi commercianti asseriscono, devono essere accettate anche quando si tratta di acquisti in saldo.
Altro punto “dolente” è quello del cambio merce, che deve essere osservato soprattutto se la merce acquistata presenta difetti evidenti. Qualora non fosse possibile cambiarlo con un prodotto uguale, per mancanza di giacenza o di taglia, il consumatore ha il diritto di sostituire il capo fallato con un prodotto simile o, in alternativa, può ricevere un buono d’acquisto da spendere entro 120 giorni dalla data di emissione dello scontrino fiscale.

Per verificare la taglia, il cliente deve poter provare i capi, ma la regola non vale se si tratta di biancheria intima o prodotti che di consuetudine non vanno provati.

Un’altra cosa che il consumatore dovrebbe verificare è l’uniformità dei prezzi se si tratta di catene di negozi. Gli sconti devono avere tutti lo steso tenore e non devono variare a seconda del punto vendita.

Se il capo acquistato dal cliente deve essere aggiustato o riparato, l’operatore commerciale è tenuto ad avvisarlo preventivamente in caso di sovraprezzo, possibilmente con un cartello informativo ben visibile.

In ultimo, in caso di contenzioso fra consumatori e imprese che aderiscono a “Saldi Chiari”, i vari casi saranno esaminati e giudicati dallo sportello di conciliazione istituito dalla Camera di Commercio di Milano.

Vera MORETTI