Record di finanziamenti in Italia per il 2017

Sono stati registrati, nel 2017 appena concluso, oltre 12 miliardi di finanziamenti in Italia erogati dal gruppo Banca europea degli investimenti, che comprende Bei e Fei, stabilendo un vero e proprio record da quando, nel 2008, ha cominciato la sua attività.

In tutto, in dieci anni sono stati concessi finanziamenti per 100 miliardi, che hanno potuto sostenere investimenti per un valore totale di oltre 270 miliardi.

Ad illustrare questi risultati è stato Pier Carlo Padoan, ministro dell’Economia, insieme a Dario Scannapieco, vicepresidente di Bei, i quali hanno illustrato con entusiasmo e soddisfazione i risultati ottenuti, segnale che la Banca europea per gli investimenti sta dando un concreto e importante sostegno alle imprese italiane.

Queste le parole di Padoan, durante un suo intervento relativo ai vincoli di bilancio avvenuto nella sede dell’Unione europea: “Se la leva degli investimenti pubblici viene pienamente utilizzata la crescita ciclica e strutturale è molto più elevata. Abbiamo il dovere di mettere a disposizione del paese tutte le nostre energie. I risultati ottenuti sul fronte dei prestiti Bei parlano da soli. Gli investimenti pubblici sono una leva importantissima per il paese”.

Dario Scannapieco ha voluto poi aggiungere: “Nel 2017 con 5,3 miliardi di prestiti e garanzie la Bei ha sostenuto in Italia 39.700 Pmi e 542.500 relativi posti di lavoro. Negli ultimi 10 anni prestiti e garanzie alle Pmi in totale ammontano a 39,4 miliardi e hanno sostenuto 210 mila piccole e medie imprese e oltre 6 milioni di posti di lavoro”.

Vera MORETTI

Bei stanzia fondi per pmi e infrastrutture

L’Italia, per ripartire, ha bisogno di fondi e di investimenti, che favoriscano soprattutto le pmi.
E a questo proposito, la Bei, la Banca europea per gli investimenti, ha un piano ben preciso.
Infrastrutture e pmi innovative, infatti, riveranno, da qui al 2015, contributi per un totale di, rispettivamente, 26 e 28 miliardi, dei quali 9 miliardi saranno erogati entro l’anno.

Dario Scannapieco, vicepresidente Bei, ha dichiarato: “Faremo il possibile per fornire un forte stimolo alla crescita e all’occupazione. Continueremo a sostenere le Pmi italiane per cercare almeno di replicare la performance del 2012 quando sono stati perfezionati nuovi prestiti per oltre 2,5 miliardi. Intendiamo anche avere una presenza sempre più capillare sul territorio, ampliando la platea dei nostri istituti partner anche a quelli di più piccole dimensioni”.

Particolare attenzione la riceveranno le reti d’impresa, come anche le aggregazioni tra le piccole imprese e le attività di Ricerca e sviluppo.
Un primo passo era stato fatto da Bei già alla fine del 2012, quando sono stati siglati i primi due accordi di finanziamento alle pmi innovative all’interno del programma isk sharing instrument (Rsi) e da quello si spera che nascano altre importanti iniziative.

Ciò sarà possibile grazie ad una collaborazione tra l’Istituto, la Commissione Ue e le banche: il Fei, Fondo europeo per gli investimenti, braccio operativo della Bei, garantisce il 50% del rischio di credito della banca sull’esposizione verso i progetti innovativi delle pmi.
La Commissione interviene offrendo una garanzia contro le eventuali perdite iniziali, consentendo alle banche di avere più capitale libero da destinare a nuovi prestiti. A fare da apripista sono stati il Banco Popolare e la Cassa di Risparmio di Cento.

Bei interverrà anche sulle grandi opere, che nel 2012 hanno ricevuto il 14% delle risorse messe a disposizione al nostro Paese.
Esempio di grandi finanziamenti sono il Mose e la Brebemi, ma anche il collegamento autostradale tra Brescia, Bergamo e Milano.
E’ in corso anche un progetto che riguarda un sistema ingegneristico che proteggerà Venezia dall’acqua alta, per la quale il mese scorso bei ha stanziato 500 milioni di euro, come seconda tranche di un finanziamento partito nell’aprile 2011.

Ma le infrastrutture riceveranno il sostegno di formule innovative, come i project bond, indispensabili per favorire la crescita e definiti da Scannapieco “strumenti interessanti perché consentono un mix tra investimenti pubblici e privati. La fase-pilota è in corso e si concluderà a fine anno. L’iter prosegue, ma l’operatività è legata all’approvazione delle Prospettive finanziarie della Ue per il 2014-2020. Per ora sono stati individuati una quindicina di progetti europei, di cui un paio in Italia”.

Vera MORETTI

Finanziamenti in arrivo per le Pmi calabresi

Per sostenere l’accesso al credito delle Pmi calabresi sono stati stanziati 45 milioni di euro.

Si tratta di risorse erogate grazie ad un accordo firmato tra la Regione Calabria e il FEI, Fondo Europeo d’Investimenti, all’interno del programma Jeremie, il Fondo di Partecipazione della Commissione UE e della BEI, Banca Europea degli Investimenti.

I fondi dei quali beneficeranno le Pmi saranno distribuiti tramite finanza agevolata e sarà un apposito bando a selezionare gli intermediari finanziari che si occuperanno delle trattative con le Pmi bisognose di liquidità.

Questa soluzione, dunque, deriva da un accordo tra risorse pubbliche e private, dal momento che ai 45 milioni dell’iniziativa Jeremie se ne affiancheranno altri 45, provenienti dagli intermediari finanziari vincitori del bando. L’obiettivo finale è di destinare a ciascuna Pmi finanziamenti agevolati fino a 900mila euro e si prevede che, in tre anni, saranno circa 600 le imprese che accederanno a tali prestiti.

Beneficiarie saranno tutte le piccole e medie imprese e le start-up di qualunque settore ad esclusione dell’agricoltura (a cui sono destinate misure di finanziamento apposite).

Per saperne di più, il bando per la selezione di intermediari finanziari sarà pubblicato dal FEI nei prossimi mesi sul sito FEI.

Vera Moretti

Nuove garanzie per i finanziamenti

L’Unione Europea attraverso il FEI (Fondo Europeo per gli Investimenti), mette a disposizione delle imprese un plafond di garanzie di 560 milioni di euro con l’obiettivo di sostenere specifiche politiche di sviluppo e di crescita del tessuto economico italiano.

Per sfruttare appieno le opportunità concesse dall’Unione Europea e per usufruire dei fondi europei, è nata FidiGar un’associazione temporanea d’impresa (ATI) tra confidi. Una collaborazione sinergica che coinvolge tre importanti Confidi del territorio nazionale: Eurofidi, Sardafidi e Apiveneto Fidi.

Scopo di Fidigar è facilitare l’accesso al credito delle Pmi, promuoverne gli investimenti in tecnologia e innovazione, stimolare la nascita di nuove attività nonché l’incremento dell’occupazione, supportare le aziende nelle necessità di circolante e liquidità.

Aiuti e garanzie per le Pmi italiane dall’UE

L’Unione Europea attraverso il FEI, Fondo europeo per gli investimenti, mette a disposizione delle imprese un plafond di garanzie di560 milioni di euro con l’obiettivo di sostenere specifiche politiche di sviluppo e di crescita del tessuto economico italiano.

Per sfruttare appieno le opportunità concesse dall’Unione Europea e per usufruire dei fondi europei, è nata FidiGar un’associazione temporanea d’impresa (ATI) tra confidi. Una collaborazione sinergica che coinvolge tre importanti Confidi del territorio nazionale: Eurofidi, Sardafidi e Apiveneto Fidi.
Scopo di Fidigar è facilitare l’accesso al credito delle Pmi, promuoverne gli investimenti in tecnologia e innovazione, stimolare la nascita di nuove attività nonché l’incremento dell’occupazione, supportare le aziende nelle necessità di circolante e liquidità.