Giugno: mese della mediazione gratuita

Giugno sarà il mese della mediazione gratuita, iniziativa promossa dai commercialisti mediatori italiani, appena riunitisi a Roma nella prima convention a loro dedicata, “Uniti per unire”.

L’obiettivo principale è diffondere la nuova categoria della mediazione, che dal 20 marzo scorso comprende anche le controversie in materia di condominio e di sinistri stradali.
Si tratta, dunque, di argomenti molto diffusi, tanto che rappresentano una parte significativa del contenzioso civile pendente nei tribunali italiani.

Felice Ruscetta, presidente di Adr commercialisti e consigliere nazionale, ha dichiarato a proposito: “Bisogna rafforzare l’impegno per una sempre maggiore diffusione di uno strumento così importante per il futuro della nostra giustizia civile. Nel mese di Giugno i cittadini che lo vorranno potranno sperimentare gratuitamente un tentativo di mediazione presso le nostre strutture territoriali che decideranno di aderire all’iniziativa, il cui elenco sarà tempestivamente pubblicato sul nostro sito. Una buona opportunità per familiarizzare con un istituto tanto utile per abbattere costi e tempi delle controversie eppure ancora poco conosciuto”.

Già ora, ben il 70% delle mediazioni seguite dai commercialisti si chiude con un accorso, con una durata media delle procedure di due mesi, e l’incremento del ricorso all’istituto è stato, nei primi quattro mesi del 2012, del 120% rispetto al 2011.

Vera MORETTI

Commercialisti: giugno, mese della mediazione gratuita

Giugno sarà un bel mese per i commercialisti. Sarà infatti il “mese della mediazione gratuita presso gli organismi di conciliazione dei commercialisti italiani“, riunitisi nei giorni scorsi a Roma nella loro prima convention nazionale. L’iniziativa, promossa da Adr commercialisti, fondazione della categoria impegnata per la diffusione della mediazione, ha l’obiettivo quello di dare un impulso alla diffusione del nuovo istituto, dopo che, dal 20 marzo, sono rientrate nel suo ambito di applicazione anche le controversie in materia di condominio e di sinistri stradali, una parte non secondaria del contenzioso civile pendente nei tribunali italiani.

Secondo alcuni dati diffusi nel corso della convention, oltre il 70% delle mediazioni seguite da commercialisti si conclude con un accordo, con una durata media delle procedure di due mesi. L’incremento del ricorso alla conciliazione nei primi quattro mesi del 2012 è stato pari al 120% rispetto allo stesso periodo del 2011. Sempre durante la convention è stata presentata anche una campagna pubblicitaria per tutti gli Ordini locali della categoria: “Il nostro lavoro è unire chi è diviso. La mediazione dei commercialisti, per risolvere le tue controversie”, lo slogan prescelto.

Felice Ruscetta, presidente di Adr commercialisti e consigliere nazionale: “A poco più di un anno dall’entrata in vigore della mediazione civile obbligatoria e a poche settimane dalla sua estensione anche a materie importanti come condominio e incidenti stradali bisogna rafforzare l’impegno per una sempre maggiore diffusione di uno strumento così importante per il futuro della nostra giustizia civile. Nel mese di Giugno i cittadini che lo vorranno potranno sperimentare gratuitamente un tentativo di mediazione presso le nostre strutture territoriali che decideranno di aderire all’iniziativa, il cui elenco sarà tempestivamente pubblicato sul nostro sito. Una buona opportunità per familiarizzare con un istituto tanto utile per abbattere costi e tempi delle controversie eppure ancora poco conosciuto“.

Commercialisti: la mediazione obbligatoria è necessaria, ma si può migliorare

Il presidente dei commercialisti, Claudio Siciliotti, nel corso del convegno nazionale “Mediazione civile: strumento giuridico e percorso di unione. Il ruolo dei commercialisti” tenutosi a Torino qualche giorno fa ha espresso un importante commento sulla mediazione obbligatoria: “Quella sulla mediazione civile è una riforma sicuramente perfettibile, ma il suo avvio segna comunque uno spartiacque nella storia della giustizia italiana. Pur con tutte le difficoltà che nella fase iniziale potranno verificarsi, era importante partire. La mediazione è ad oggi l’unico strumento in campo per alleggerire i nostri tribunali dal peso dei quasi sei milioni di cause civili pendenti, con una durata media tra i dieci e i dodici anni. Siamo al 156° posto delle classifiche mondiali per la durata dei processi, una situazione che penalizza pesantemente cittadini e imprese. Chi si oppone a questa riforma finisce di fatto per difendere questo indifendibile status quo“.

Tra le migliorie apportabili Siciliotti ha ricordato: “Probabilmente il ruolo di mediatore andrà riservato ai soli iscritti agli Ordini professionali e non ai laureati triennalitout court. Così come andranno costantemente monitorati i percorsi formativi. Massima vigilanza sulla qualità dei mediatori, quindi, ma anche grande impegno per l’affermazione di uno strumento di risoluzione alternativa delle controversie che può essere di grande aiuto per la collettività, anche perché potrà contribuire ad un significativo snellimento della pubblica amministrazione“.

L’incontro di Torino è stato un pretesto per presentare anche modello di conciliazione dei commercialisti, a illustrarlo è stato Felice Ruscetta, consigliere nazionale della categoria.