Last minute a Ferragosto? È dura…

Qual è il periodo meno indicato per un last minute in Italia? Probabilmente Ferragosto quando, cascasse il mondo, il Paese si ferma: tutti al mare o in montagna e nemmeno un buco negli hotel.

Lo confermano i dati dell’Osservatorio trivago, secondo i quali alcune delle località preferite dagli italiani per Ferragosto si stanno avviando verso il tutto esaurito, almeno per quello che riguarda la disponibilità di camere di hotel online.

L’analisi ha riguardato alcune delle località classiche dove trascorrere il Ferragosto, sparse in diverse regioni. In Puglia, per esempio, in località come Gallipoli e Vieste la disponibilità di camere per il weekend lungo di Ferragosto è solo dell’1%.

Spostandoci in Sicilia e sulla Riviera Romagnola, il Ferragosto a San Vito lo Capo e Cattolica è particolarmente gettonato, dal momento che anche in questo caso la disponibilità è solamente dell’1%. Leggermente meglio, ma sempre da “bollino rosso”, è la situazione in località venete e liguri come Jesolo ed Alassio, dove il 2% delle camere è ancora prenotabile.

In Toscana, Forte dei Marmi guida la classifica di trivago delle mete più care per Ferragosto (in media 564 euro a notte in camera doppia), cosa che però non ha fermato gli amanti di questa meta toscana dal trascorrervi il 15 agosto: la disponibilità si aggira, infatti, intorno al 3%.

Chi, per varie ragioni, ha aspettato l’ultimissimo momento per prenotare, può cercare una camera last minute a Riccione e Sorrento, dove la disponibilità è del 4%, oppure puntare su Ischia (5%), Taormina (6%) e Porto Cervo (11%).

A Ferragosto città piene

Quante persone rimangono in città durante i giorni di Ferragosto? I conti li ha fatti l’Istituto Europa Asia in collaborazione con Assoedilizia e Cescat, Centro Studi Casa Ambiente Territorio. Ecco i numeri delle presenze nel weekend di Ferragosto.

Milano: 680.000
Torino: 510.000
Genova*: 365.000
Conurbazione VR-VI-PD: 300.000
Bologna: 200.000
Firenze: 210.000
Roma*: 1.700.000
Napoli*: 830.000
Bari*: 200.000
Palermo*: 570.000

Nelle città segnate con asterisco, marittime o vicine al mare, si registra un forte pendolarismo giornaliero: per cui, ad esempio, ad una Roma deserta durante i giorni di Ferragosto si contrappone una città più popolata alla sera. Il fenomeno si registra anche nelle altre città, ma in misura minore. Al numero dei residenti si aggiunge quello dei turisti di Ferragosto, soprattutto stranieri, in costante aumento.

Un cenno particolare merita Milano, che sta ospitando Expo 2015 e che vede gli alberghi occupati per il 90%, un livello record che però non soddisfa gli esercenti, i quali lamentano una scarsa ricaduta, eccezion fatta per le vie dello shopping e le zone attorno ai grandi monumenti, dei visitatori dell’Esposizione universale.

In Italia il 2015 registra il record di presenza in città dagli Anni ’60, inizio delle vacanze di massa, che però si concentravano in agosto per la chiusura contemporanea delle grandi fabbriche. Si conferma così un trend in corso da tempo, che vede le grandi città, soprattutto del Nord, allinearsi rapidamente alle consuetudini agostane delle metropoli europee. Il turista italiano ha imparato a suddividere le vacanze in più periodi, riducendo progressivamente la partenza in agosto, mese che resta comunque “delle vacanze” per eccellenza, come confermano gli ingorghi sulle autostrade e gli assalti a stazioni ferroviarie e aeroporti, non solo intorno a Ferragosto.

 

La notevole presenza nelle città ha indotto le amministrazioni comunali ad organizzare una serie di intrattenimenti che, assieme a numerosi esercizi pubblici aperti anche nelle periferie, rende quasi normale vivere in città anche nel weekend di Ferragosto.

Ferragosto, risparmio mio non ti conosco

Mancano 5 giorni al weekend di Ferragosto, l’appuntamento top per le vacanze degli italiani. Un periodo talmente caldo che l’Osservatorio trivago ha fatto un po’ di conti per capire quanto può costare agli italiani regalarsi un Ferragosto fuori porta.

La ricerca ha messo in luce che, a Ferragosto, non saranno pochi i casi di viaggiatori che dovranno al rialzo il proprio budget. in particolare se puntano a una delle 24 destinazioni italiane più quotate, e salate, i cui listini superano la soglia dei 450 euro a notte.

Forte dei Marmi guida la classifica dei rincari rispetto alla media mensile. La località toscana si rivela quest’anno la metà più costosa, con un prezzo medio di 468 euro a notte in camera doppia standard per soggiorni nel weekend di Ferragosto tra venerdì 14 e domenica 16. Seguono Capri, 441 euro, Positano (383), Alassio (316) e Villasimius (309).

Più accessibile la costa Adriatica che, pur toccando il picco con Lido di Jesolo (260 euro), Riccione (246) e Milano Marittima (244), in genere non supera i 200 euro. Abituata a dominare le classifiche delle mete più ricercate per le vacanze estive, Rimini spicca in questo caso per tariffe abbordabili che la escludono dalla top 24: nel weekend di Ferragosto il prezzo medio a notte si ferma sui 164 euro in camera doppia standard. Rimini batte anche Maratea, la #ReginaDellEstate 2015 eletta dagli utenti di Twitter: soggiornare in un hotel della cittadina lucana tra il 14 e il 16 agosto costa in media 217 euro.

Secondo trivago, anche se i prezzi sono i crescita, i turisti low-budget possono ancora trovare le soluzioni migliori per godersi il Ferragosto al mare. Tra le destinazioni al di sotto dei 150 euro a notte per camera doppia standard ci sono la ligure Varazze (149), Alba Adriatica (147) in Abruzzo e Agropoli in Campania (121).

Ferragosto: “In città ma all’aria aperta”

Ammettiamolo, trascorrerlo al mare sdraiati sul bagnasciuga o in montagna nella frescura di una pineta, è tutta un’altra storia. Eppure, visti i tempi difficili che il nostro Paese sta attraversando ci si deve accontentare di passare il Ferragosto, il giorno più lungo dell’estate, nell’afa cittadina, o per i più fortunati in qualche agriturismo fuori porta.

Secondo i dati della Coldiretti, quest’anno un italiano su cinque, il 19%, trascorre il 15 agosto all’aria aperta, gustandosi un picnic in qualche parco della propria città con appreso pranzo al sacco o barbecue. Il 27% invece preferisce organizzare pranzi o cene nella comodità della propria casa, in compagnia di amici e parenti. Solo il 4% della popolazione invece potrà permettersi il lusso di sedere in ristoranti o agriturismi, mentre oltre  il 30% non festeggerà affatto.

Le evidenze parlano chiaro, il Ferragosto è all’insegna del risparmio. I ristoranti non conosco un affluire consistente (colpa dei cari prezzi?) mentre se la passano un pochino meglio gli agriturismi, mete preferite dagli amanti della cucina regionale e luoghi perfetti per coniugare buona tavola e attività all’aria aperta come il tiro con l’arco, il trekking e l’equitazione.

Come sottolinea la Coldiretti infatti il Ferragosto italiano è all’insegna dei sapori tradizionali, che abbonderanno sulle tavole: “Dalla caponata di melanzane tipicamente siciliana alle frittole di maiale calabresi, dalla pastasciutta al sugo di papera che sono un cavallo di battaglia dell’Umbria agli zitoni di ferragosto tipica pasta caratteristica della Costiera Amalfitana condita con pomodori freschi e secchi, dal coniglio all’ischitana tipico dell’Isola del Golfo di Napoli alle lumache di Belluno” .

Piatti e prelibatezze in perfetta linea con il Ferragosto, che nasce da un’antica festa pagana delle campagne (Feriae Augusti), dedicata alla raccolta dei cereali ed ai momenti di prosperità dovuti alla loro abbondanza.

Francesca RIGGIO

 

 

Dove sono stati i turisti europei per ferragosto?

I turisti europei quest’anno, nonostante l’attenzione alle spese, hanno fatto vacanze con un gruzzoletto di denaro maggiore rispetto all’anno scorso. A dirlo è l’Ipsos che stima che la spesa media per nucleo familiare infatti sarà quest’anno di 2.145 euro, 62 euro in più rispetto al 2010. Si osservano tuttavia grandi differenze tra Paese e Paese: i belgi sono infatti i più spendaccioni, con un budget medio di 2.605 euro (280 in più dall’anno scorso), ma i più parsimoniosi, gli spagnoli, spenderanno circa 1000 euro in meno, con 1.789 euro a disposizione (90 euro in meno del 2010).

Gli italiani godranno di ben 112 euro in più da spendere quest’anno, per un budget medio di 2.244 euro (il 5% in più del 2010), e sono il terzo Paese a dedicare più risorse alla villeggiatura.  L’Europa si conferma la meta preferita per le vacanze, scelta dall’80% del campione considerato nelle interviste. Di questa percentuale, più della metà trascorrerà le ferie entro i confini nazionali confermando la tendenza degli ultimi anni. I tre Paesi più “nazionalisti” sono l’Italia (69%), la Francia (60%) e la Spagna (59%).

Le destinazioni extra europee rimangono marginali, quest’anno in particolare i francesi sembrano meno attratti dall’Africa (6% delle preferenze, -4 punti percentuali sul 2010), una tendenza direttamente ascrivibile alla situazione politica in Mahgreb e in Costa d’Avorio.