Festival di Sanremo e festival dei fiori

Il Festival di Sanremo è sempre stato famoso non solo per le canzoni, ma anche per i fiori. Del resto, il florovivaismo rappresenta una voce di bilancio fondamentale nell’economia del territorio, con l’export dei fiori di Sanremo che tocca ogni angolo del mondo.

Da qualche anno, sul palco del Festival di Sanremo, i fiori erano passati da protagonisti a comparse, sempre più schiacciate da esigenze di business dello spettacolo o da scelte artistiche all’insegna del radical chic che avevano penalizzato uno dei simboli della zona e del Festival di Sanremo in particolare.

Nell’edizione 2015 del Festival di Sanremo, però, i fiori sono tornati al centro dell’attenzione, per la grande soddisfazione di Confagricoltura. “Quella di Sanremo – ha infatti commentato l’associazione – è un’area particolarmente vocata alla floricoltura, con aziende innovative che esportano in tutto il mondo; non è un caso che la riviera di Ponente in Liguria si chiami Riviera dei Fiori”.

E il Festival di Sanremo è sempre stata una vetrina di prim’ordine: “Il florovivaismo – ha proseguito Confagricolturaè uno degli assi portanti del made in Italy, non poteva continuare ad essere messo da parte, nella kermesse canora di grandissimo audience che è il Festival di Sanremo”.

E siccome l’economia non è un gioco, specialmente in un momento difficile come quello che stiamo vivendo da 7 anni a questa parte e in realtà territoriali periferiche, ecco che le iniziative promozionali legate al Festival di Sanremo sono un ottimo veicolo per promuovere le imprese e i prodotti locali. Come l’abbinamento tra fiori “nuovi” e canzoni rimaste nella memoria storica che c’è stato durante la serata di ieri e che ha messo in risalto il lavoro di tante aziende locali e del florovivaismo ligure in generale.

A Festival di Sanremo ancora aperto, quello che traccia Confagricoltura è dunque già un bilancio positivo per il florovivaismo della zona. E dopo il Festival si tornerà a parlare di fiori a Sanremo il 19 febbraio prossimo, con la presentazione, a Villa Nobel, del francobollo sulla floricoltura italiana realizzato grazie al contributo di idee dei Giovani di Confagricoltura e di Poste Italiane.

Festival di Sanremo sì, ma il Casinò…

Il Festival di Sanremo non è certo l’unica attrazione per la quale la cittadina ligure è famosa. Un altro importantissimo volano economico per Sanremo e per tutta la Liguria è il Casinò, il quale ha dovuto fronteggiare anni di magra e di crisi economica ma ora pare uscire piano piano dalle secche.

Se i numeri e bilanci del Festival di Sanremo sono oscuri e danno spesso adito a polemiche, quelli del Casinò sono senz’altro incoraggianti. Dopo sette anni di perdite, nel 2014 è tornato il segno positivo negli incassi annuali: 46,1 milioni, che hanno consentito alla casa da gioco di superare in fair play l’obiettivo prefissato inizialmente, 45 milioni. Il Casinò ha chiuso in crescendo con, a dicembre, un +4% in tutti i settori del gioco e un +158% (pari a 1 milione e mezzo di euro) nell’online. Insomma, se al Festival di Sanremo si canta per vincere, qui si vince e si canta.

Entrando nel dettaglio delle cifre, almeno di quelle più significative, nel 2014 le slot hanno introitato oltre 33 milioni di euro, i giochi tradizionali oltre 13 milioni, il gioco online, come detto, quasi 1 milione e mezzo.

Tra i giochi tradizionali, resta regina la roulette francese con 4 milioni e 381mila euro di incasso. Moltissimi i premi dispensati nelle diverse regioni dal gioco online: in testa la Sicilia con quasi 12mila euro, poi il Lazio con oltre 11mila, 7500 per la Liguria, 3600 per la Toscana e oltre 3mila per la Lombardia.

Il botto, però, c’è stato a dicembre, quando sono stati incassati oltre 4 milioni di euro, dei quali oltre 1 milione appannaggio dei giochi tradizionali (+1,43% rispetto a dicembre 2013) e più di 3 milioni dalle slot (+5,22% anno su anno). Questo nonostante i ben 34 jackpot centra ti a dicembre che sono “costati” al Casinò quasi 350mila euro di vincite. E il Festival di Sanremo resta a guardare.

Non può quindi che esserci soddisfazione nei vertici del Casinò. Il presidente Gian Carlo Ghinamo e i consiglieri Marcello Boeri e Sara Rodi, nel presentare i dati 2014 hanno sottolineato che questo bilancio “premia l’impegno e i sacrifici di tutta l’azienda. In due anni il Casinò non solo ha raggiunto l’equilibrio economico-finanziario ma è riuscito a rinnovare la sua immagine di polo ludico e di volano turistico del territorio”.

Per poi aggiungere: “Il 2014 è stato l’anno del consolidamento dei risultati, del cambio di marcia, dell’inizio della rinnovata crescita economica, finalizzata ad influire anche economicamente sulla città e sul territorio non solo in termini di attrazione ricettiva e di captazione dei flussi turistici ma come volano economico finanziario. Ci auguriamo che il 2015 segni il consolidamento della ripresa aziendale, meta realizzabile: abbiamo un’azienda messa in sicurezza, che sa sfruttare nella maniera più proficua le risorse interne, le sue professionalità e le sue potenzialità. La casa da gioco deve continuare ad essere centro catalizzante del programma di sviluppo dei flussi di visitatori, polo ludico e anche culturale”. Esattamente il complementare al Festival di Sanremo, per il bene del territorio.

Festival di Sanremo e mercato immobiliare cittadino

Quando arriva la settimana del Festival di Sanremo, alla gran parte delle persone vengono in mente artisti, polemiche, canzonette e Pippo Baudo. A ben vedere, però, il Festival di Sanremo è, per la cittadina ligure e per buona parte della regione, anche un importante volano per l’economia. A partire dal mercato dell’ospitalità, degli alloggi e degli affitti.

Soprattutto per quello che riguarda la situazione delle compravendite immobiliari, il Festival di Sanremo ha dato modo all’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa di realizzare un’analisi sul mercato immobiliare della città, nella quale ha riscontrato, in generale, un aumento di interesse per la seconda casa e per la prima casa, verificando però come l’incertezza economica e l’abbondante offerta presente sul territorio allunghino i tempi di vendita e portino spesso a trattative molto serrate. Detto che, seconda parte del 2014 le quotazioni delle abitazioni di Sanremo sono state in leggera diminuzione.

Secondo l’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa, sono molte le famiglie provenienti dal Piemonte e dalla Lombardia interessate ad acquistare prevalentemente dei bilocali, con cifre che possono variare notevolmente in base alla posizione, all’esposizione e alla vista di cui gode l’immobile.

Chi compra casa in città, indipendentemente dal Festival di Sanremo, grazie ad un clima favorevole tutto l’anno e alla presenza di tutti i servizi propri di un grande centro, ha la possibilità di sfruttarla in tutte le stagioni, nei week end, periodi di vacanza sia estiva sia invernale e durante i ponti. Vari sono i casi di persone che, dopo la pensione, decidono di trasferirsi definitivamente in città, potendo così fare delle passeggiate, anche in pieno inverno, sulla nuova pista ciclabile che costeggia il mare. E poi, a febbraio, godere del viavai di celebrità che il Festival di Sanremo porta in Riviera.

Venendo alle cifre e alle zone di maggior pregio, una delle zone più apprezzate è l’area centrale, che da via Matteotti e corso Garibaldi scende verso il mare. La Via Matteotti, che ospita i più prestigiosi negozi e il Teatro Ariston, sede del Festival di Sanremo, parte da Piazza Colombo e arriva fino al Casinò e da un tempo è stata interamente pedonalizzata. Qui si possono trovare soluzioni di prestigio, con quotazioni che possono arrivare fino anche ai 4500-4700 euro al mq. Mediamente nelle zone centrali ci sono quotazioni di 3000-3300 euro al mq.

Sul fronte delle locazioni, invece, il Festival di Sanremo attira molte persone nella cittadina ligure che, nella settimana dell’evento, registra un aumento delle richieste di affitti settimanali. A ricercarli sono soprattutto gli addetti ai lavori impiegati per la realizzazione della kermesse, i giornalisti e gli addetti all’organizzazione e alla sicurezza degli artisti. A questi si aggiungono anche coloro che approfittano dell’evento per trascorrere una settimana di vacanza in città. Nella settimana dello svolgimento del Festival di Sanremo, per un bilocale di 3-4 posti letto in città si spendono intorno a 600-700 euro.