Finanziamenti imprese: il quadro completo dei fondi a disposizione del Pnrr

Oltre 40 miliardi di euro corrispondono alle risorse stanziate dal Piano nazionale per la ripresa e la resilienza (Pnrr) a favore dei finanziamenti delle imprese. In tutto, secondo la ricostruzione delle linee programmatiche della Ragioneria Generale dello Stato, sono 27 gli ambiti di intervento a favore delle imprese, ognuna delle quali stanzia risorse a seconda delle missioni.

Struttura del Pnrr per grandi aree di intervento: 5 le ‘missioni’ per le imprese

Il Piano nazionale per la ripresa e la resilienza (Pnrr) è infatti strutturato per missioni. Si tratta di sei ambiti di intervento nei quali sono organizzate e strutturate le risposte alle sfide secondo grandi obiettivi e aree. Le missioni, a loro volta, sono organizzate in “cluster” che raggruppano singoli progetti coerenti tra loro. Interessanti per le imprese sono le prime 5 missioni del Pnrr, a esclusione della sesta relativa all’ambito della “Salute”.

Missione 1 del Pnrr per le imprese: digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo

La Missione 1 del Pnrr riguarda la digitalizzazione, l’innovazione, la competitività, la cultura e il turismo. Per l’intera missione sono stati stanziati dal Pnrr 24,81 miliardi di euro. Nell’ambito della missione la parte più corposa è inerente la Transizione 4.0, con 13,38 miliardi di euro stanziati. A seguire 6,71 miliardi di euro sono stati disposti per le Reti ultraveloci (banda ultra larga e 5G); 1,79 miliardi per i Fondi integrati per la competitività delle imprese turistiche.

Pnrr, i fondi minori per la digitalizzazione e l’innovazione delle imprese

Inoltre, per la digitalizzazione, l’innovazione, la competitività, la cultura e il turismo del Pnrr, 1,20 miliardi sono stati stanziati per il rifinanziamento e la ridefinizione del Fondo 394/81 in gestione a cura del Simest; 750 milioni di euro per la competitività e resilienza delle filiere produttive; 500 milioni per l’ambito Caput Mundi Nge per grandi eventi turistici; 340 milioni per l’innovazione e la tecnologia della microelettronica; 110 milioni per l’Hub digitale del turismo; 30 milioni per gli investimenti nel Sistema della proprietà intellettuale.

Missione 2 di rivoluzione verde e transizione ecologica delle imprese nel Pnrr

La Missione 2 del Pnrr assegna alle imprese risorse per 5,15 miliardi di euro. Si tratta del macro obiettivo da raggiungere della rivoluzione verde e della transizione ecologica. La parte più cospicua dei fondi sono a favore del Parco Agricolare per 1,5 miliardi di euro, seguita dagli 800 milioni per lo Sviluppo della logistica per i settori agroalimentari, della pesca e dell’acquacoltura, della silvicoltura, la floricoltura e il vivaismo.

Missione 2 Pnrr, le risorse minori destinate alle imprese di gestione rifiuti e meccanizzazione agricola

Un altro miliardo e mezzo andrà alla realizzazione di nuovi impianti per la gestione dei rifiuti e per l’ammodernamento degli impianti già esistenti. A seguire, 600 milioni andranno ai progetti dell’economia circolare; 500 milioni all’Innovazione e alla meccanizzazione del settore agricolo e alimentare; 250 milioni per il supporto e start up e venture capital che risultino attivi nella transizione ecologica.

Missione 3 del Pnrr: gli investimenti per le imprese operanti nelle infrastrutture per la mobilità sostenibile

La missione 3 del Piano nazionale per la ripresa e la resilienza concerne gli investimenti per la mobilità sostenibile. In questo ambito, la digitalizzazione della catena logistica porterà all’assegnazione di fondi per 250 milioni di euro. Le risorse andranno a favore di imprese attive nei servizi di logistica attraverso contributi da assegnare per i servizi tecnologici.

Missione 4 del Pnrr: l’Istruzione e la Ricerca delle imprese

Corposa risulta essere nell’ambito dei finanziamenti alle imprese dal Pnrr la missione 4, relativa all’Istruzione e alla Ricerca. In tutto saranno 10,22 i miliardi di euro messi a disposizione dei due macrosettori che investono sia nell’Università, che nei centri di ricerca. Ma nei finanziamenti rientrano le imprese attive nei vari ambiti. Il cluster con maggiori risorse risulta quello del Fondo per il Programma nazionale della ricerca (Pnr) e per i Progetti di ricerca di rilevante interesse nazionale (Prin).

Imprese attive nella Ricerca e Istruzione, i finanziamenti in partenariato con soggetti pubblici

A favore delle imprese sono state stanziate risorse per 1,61 miliardi di euro per partecipare a partenariati per portare a termine progetti di ricerca con le Università e i centri di ricerca. Inoltre, 1,60 miliardi andranno al potenziamento delle strutture di ricerca e alla creazione di campioni nazionale in ambito di Ricerca e Sviluppo su determinati ambiti tecnologici.

Istruzione e Ricerca nella Missione 4 del Pnrr, quali finanziamenti per le imprese?

Sempre nell’ambito della Missione 4 del Pnrr, un miliardo e mezzo è destinato è destinato al Fondo Ipcei che è lo strumento agevolativo che supporta le attività svolte dai soggetti italiani coinvolti nella realizzazione degli Importanti Progetti di Comune Interesse Europeo. Ulteriori 1,3 miliardi di euro finanzieranno la creazione e il rafforzamento degli ecosistemi dell’innovazione per la sostenibilità.

Istruzione, i progetti relativi agli alloggi per gli studenti, start up e partenariati di Horizon Europe

A seguire, 950 milioni di euro andranno agli alloggi per gli studenti e alla riforma legislativa degli alloggi stessi; 600 milioni per introdurre dottorati innovativi che rispondano ai fabbisogni di innovazione delle realtà aziendali e alla promozione dei ricercatori da parte delle imprese. Altri 350 milioni di euro andranno al potenziamento dei centri di trasferimento tecnologico a favore delle imprese. Trecento milioni finanzieranno le start up e 200 i partenariati con il programma europeo “Horizon Europe“.

Missione 5 del Pnrr, fondi per le imprese a conduzione femminile

Nella Missione 5 del Pnrr al centro degli obiettivi si ritrova la creazione di imprese femminili. In tutto si tratta di 400 milioni di euro.

Cosa devono fare le imprese per ottenere i fondi del Pnrr?

Con la suddivisione del Piano nazionale per la ripresa e la resilienza in ambiti di intervento, l’attesa per le imprese è quella dell’uscita dei relativi bandi. Le imprese potranno concorrere all’assegnazione degli specifici fondi, a seconda anche dell’ambito di attività, anche concorrendo con con soggetti pubblici. In questa ottica, l’ambito che presenterà maggiori opportunità di divenire partner di soggetti pubblici è quello della Missione 4, relativo alla Ricerca e all’Istruzione.

Finanziamenti per le pmi giovanili toscane

Le imprese giovanili che operano nel turismo potranno partecipare ad un bando pubblicato dalla Regione Toscana.

Questa iniziativa, rivolta in primo piano alle pmi giovanili che operano nel settore e che hanno sede produttiva in Toscana, è stata pensata con l’obiettivo di promuovere gli investimenti nella ricerca industriale e sviluppo sperimentale.

Per beneficiare del contributo, occorre sviluppare progetti innovativi rivolti in particolare al turismo sostenibile e competitivo, focalizzati in alcuni ambiti specifici quali:
miglioramento della qualità della vita dei residenti e dei lavoratori del turismo, impatto dei trasporti, destagionalizzazione, conservazione attiva del patrimonio culturale, riduzione ed ottimizzazione delle risorse naturali con particolare riferimento all’acqua e del consumo di energia, riduzione dei rifiuti e migliore gestione del ciclo dei rifiuti.

Gli incentivi saranno erogati sottoforma di prestiti non rimborsabili fino a un tetto massimo di 150 mila euro, con una quota di finanziamento regionale che può variare dal 50% all’80%.

Per la presentazione delle domande c’è tempo fino al 30 settembre e per avere ulteriori informazioni basta collegarsi al sito Rete Toscana.

Vera MORETTI

Aiuti alle PMI giovanili toscane

Sono in arrivo, per le PMI giovanili toscane, contributi erogati dalla Regione al fine di incentivare gli investimenti in materia di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, in particolare se orientati a sviluppare reti tra destinazioni turistiche (poli produttivi), a creare alleanze strategiche di filiera e cluster di imprese, a sperimentare nuove metodologie di collaborazione tra PMI e tra queste e il mondo della ricerca pubblico o privato.

A beneficiarne, le PMI con sede operativa in Toscana, indipendentemente dalla sede legale dell’impresa.

Si tratta di un’aggregazione che interesserà coloro che operano nelle seguenti tipologie produttive:

  • Imprese che esercitano attività turistico – ricettive;
  • Imprese che esercitano attività relative a strutture complementari al turismo;.
  • Imprese che esercitano professioni turistiche;
  • Imprese appartenenti ad altre tipologie produttive, purché le attività di ricerca e sviluppo tecnologico oggetto dei progetto trovino applicazione nel settore del turismo.

Gli incentivi previsti finanzieranno progetti di ricerca applicata, sviluppo sperimentale ed innovazione, riferiti alla tematica del turismo sostenibile e competitivo.
In particolare, i progetti dovranno essere diretti alla identificazione di nuovi prodotti turistici sia nella forma di organizzazione e utilizzazione delle risorse endogene delle destinazioni (compresa la creazione di club di prodotto o cluster di imprese) sia nella forma di acquisizione da parte del turista.

Le tematiche devono pertanto essere incentrate sul turismo, e in particolare di tipo balneare; enogastronomico; culturale (con particolare riferimento alla Via Francigena e agli Etruschi); scolastico e delle famiglie; naturalistico e sportivo; della montagna; termale e del benessere; congressuale.

I progetti devono riguardare questi ambiti:

  • Impatto dei trasporti;
  • Qualità della vita dei residenti;
  • Qualità della vita dei lavoratori del turismo;
  • Destagionalizzazione;
  • Conservazione attiva del patrimonio culturale;
  • Conservazione attiva del patrimonio ambientale;
  • Conservazione attiva delle identità distintive delle destinazioni turistiche;
  • Riduzione ed ottimizzazione delle risorse naturali con particolare riferimento all’acqua;
  • Riduzione ed ottimizzazione del consumo di energia;
  • Riduzione dei rifiuti e migliore gestione del ciclo dei rifiuti.

Ad essere finanziate sono le spese che riguardano Strumenti e attrezzature; Servizi, quali consulenza; ricerca e verifiche di competitività; Acquisizione di brevetti; Spese di tutela dei diritti di proprietà intellettuale; Spese per la diffusione e il trasferimento dei risultati del progetto di ricerca; Spese generali; Altri costi di esercizio.

Gli aiuti sono concessi interamente nella forma di aiuto non rimborsabile fino ad un massimo di a 150.000,00 €.
La quota regionale di cofinanziamento varia dal 50% all’80%, a seconda delle diverse tipologie di beneficiari e della tipologia di ricerca.

Le domande devono essere redatte online accedendo al sistema informatico al sito Internet Sviluppo.toscana.it/bandogiovaniturismocommercio e inoltrate per via telematica, a partire dal 1° settembre e fino al 30 settembre 2012.

Vera MORETTI