Crowdfunding, il nuovo social business

 

Un’idea di business che diventa realtà grazie all’aiuto di una comunità, un gruppo di persone (crowd = affollare, e in questo caso bisogna proprio dirlo, “più si è meglio è”). E’ il teorema che sta alla base del crowdfunding, come viene definito quel processo di finanziamento collettivo che permette di dare luce a nuove start up.

Ma quali sono le potenzialità oggi del crowdfunding in Italia? Come si finanzia concretamente un progetto o un’idea di impresa solo tramite la sua visibilità sul web e nell’universo dei social? Infoiva lo ha chiesto a Eppela, il progetto di crowdfunding che permette di condividere le proprie idee di business on line e raccogliere fondi per la loro realizzazione. Che molto spesso non resta solo un miraggio: Eppela ha infatti all’attivo decine di progetti di impresa che hanno visto la luce, come Trail Me Up, la community di visite guidate virtuali, o Fattelo!, la lampada di design che si costruisce da un semplice cartone.

Ma facciamo un passo indietro: da dove si comincia? Ce lo racconta Fabio Simonelli, Project Manager Eppela. 

Quando e come è nata l’idea di dare vita ad Eppela?
Eppela nasce da un’intuizione di Nicola Lencioni nella primavera del 2011. Tornato da uno dei suoi viaggi scouting negli USA, e dopo aver scoperto la piattaforma KickStarter, Nicola decide che anche in Italia è il momento di cercare un nuovo modo di proporre e fare impresa.

Secondo quali criteri scegliete i progetti e le idee da condividere grazie alla vostra piattaforma?
Eppela e il suo team non danno giudizi di merito sull’eccellenza di un progetto. Ci limitiamo a valutare l’etica dello stesso ma sopratutto l’idea di base e la volontà del progettista di portare a termine il suo “sogno”.

Quanti sono i progetti che ad oggi siete riusciti a finanziare?
Su Eppela sono andati a buon fine numerosissimi progetti: dai già citati Trail Me Up e Fattelo!, ma anche cortometraggi, progetti artistici e una linea di t-shirt ecologiche.

Perchè un ‘investitore’ decide di puntare su un progetto virtuale che conosce solo attraverso il web?
Perché’ il crowdfunding crea un legame empatico tra progetto e “consumatore”. E’ come un amore a prima vista. Il crowdfunding segue le logiche dell’e-commerce: si scommette sulla riuscita di un progetto ma anche sulla reale voglia di diventare parte del progetto stesso (anche se non si diventa soci del progettista….ricordiamoci che Eppela si occupa di reward base crowdfunding).

Il crowdfunding rappresenta oggi una valida alternativa rispetto ai classici finanziamenti o ai meno accessibili venture capital per un’idea di impresa alla ricerca della spinta iniziale?
Il crowdfunding rappresenta una leva di sviluppo. Rappresenta una nuova dinamica di social business, dove l’idea viene validata e supportata dalla folla con le donazioni, non con dei semplici like.

A vostro avviso, oggi esiste in Italia una cultura del crowdfunding e del social financing?
Non ancora, anche se abbiamo passato il periodo della filosofia. Eppela ha lavorato e sta lavorando per far capire cosa è il crowdfunding. Ma adesso siamo passati alla pratica. Stiamo dimostrando che funziona!

L’esempio di alcuni politici (come Barack Obama che ha finanziato parte della campagna elettorale con i soldi donati dagli elettori tramite crowdfunding, o per restare in italia di Matteo Renzi e del suo camper finanziato dagli elettori) possono essere una spinta o un volano per la diffusione della pratica del finanziamento che viaggia in rete?
La politica rappresenta sempre un tasto dolente per la richiesta di sostegno economico, ma crediamo che se alla base della proposta esiste un movimento e delle persone pulite, il crowdfunding rappresenti il modo più efficace per valutare la performance di un candidato o di un movimento politico.

Alessia CASIRAGHI

Bnl e Sace: 50 milioni per le Pmi

 

BNL Gruppo BNP Paribas e SACE scendono in campo con una linea di credito pari a 50 milioni di euro destinati alle piccole e medie imprese italiane che vogliono promuovere la propria crescita all’estero.

L’accordo siglato fra l’istituto di credito e il gruppo finanziario assicurativo prevede l’erogazione di un finanziamento fino al 70% a tutte le imprese con fatturato non superiore a 250 milioni, a patto che esso sia generato per più del 10% all’estero. L’iniziativa infatti è volta a migliorare la gestione del capitale circolante e a sostenere la competitività dell’offerta aziendale sui mercati esteri.

I finanziamenti dovranno avere durata compresa tra 6 e 12 mesi e un valore compreso tra 50 mila e 2,5 milioni di euro. 

L’intesa è frutto di una collaborazione già siglata tra i due enti nel 2010, innalzando però il plafond complessivo di finanziamenti destinati all’internazionalizzazione a 250 milioni di euro.

L’ulteriore sviluppo della partnership con SACE rappresenta la conferma dell’impegno concreto di BNL e del Gruppo BNP Paribas al fianco degli imprenditori italiani, per condividerne e finanziarne idee e progetti – ha dichiarato Paolo Alberto De Angelis, Responsabile della Divisione Corporate di BNL. – BNL continua così a sostenere tante realtà produttive italiane, capaci di raccontare storie imprenditoriali di eccellenza e di puntare sui mercati internazionali, facendosi conoscere per la qualità dei loro prodotti e servizi“.

Non solo: il Gruppo BNP Paribas ha sviluppato il progetto “With You Across Europe and Beyond” per essere al fianco delle imprese e rispondere alle loro esigenze in tutto il mondo, direttamente nel paese in cui l’imprenditore ha necessità di ricevere aiuto, assistenza, supporto. Una vera e propria piattaforma integrata di prodotti, servizi e soluzioni, con elevati standard di qualità e professionalità. BNL, inoltre, permette di operare nell’interscambio con l’estero attraverso 5 Trade Center, strutture attive nel commercio internazionale.

L’insufficienza del credito è tra i nodi più pressanti da sciogliere per consentire alle imprese di tornare su un percorso di crescita e richiede azioni di risposta concertate tra più soggetti – ha dichiarato invece Raoul Ascari, Chief Operating Officer di SACE. – L’accordo di oggi rafforza la collaborazione di SACE con il sistema bancario italiano, un’esperienza positiva che ci permette di sostenere progetti di sviluppo per un bacino sempre più ampio di Pmi”.

Alessia CASIRAGHI

Un nuovo accordo per le imprese del Piemonte

Rete Imprese Italia e il Gruppo Intesa San Paolo sottoscrivono un nuovo accordo che, in un momento economico difficile, consentirà a imprese artigiane e del terziario del Piemonte di accedere ai 5 miliardi di euro stanziati dall’accordo nazionale del 7 maggio scorso. Intesa Sanpaolo ha inoltre previsto a livello locale un plafond di 400 milioni di euro per gli impieghi a breve e un plafond di 500 milioni per gli impieghi di medio lungo termine nella forma del leasing.

L’accordo è funzionale alle specificità del territorio: in Piemonte il tessuto imprenditoriale è costituito quasi totalmente da microimprese con meno di venti addetti, che sono le più colpite dagli effetti della crisi.
Per non far mancare loro la liquidità necessaria, Intesa Sanpaolo ha velocizzato e semplificato il processo di erogazione del credito, impegnandosi a dare riscontro alle richieste di finanziamento entro cinque giorni lavorativi dalla ricezione della documentazione completa. Inoltre il processo di valutazione e di attribuzione del rating è stato rivisto alla luce delle caratteristiche strutturali e di funzionamento proprie delle piccole realtà imprenditoriali: i dati di bilancio non sono più l’unico indicatore per valutare l’azienda, ma si cerca di cogliere anche altri fattori, per esempio la capacità dell’imprenditore di reagire alla crisi.

Tra i principali obiettivi di Rete Imprese Italia e di Intesa Sanpaolo vi è anche il sostegno alla nuova imprenditoria. Per agevolare i primi passi di chi intende avviare una nuova attività, la banca ha predisposto un portale web che fornisce assistenza negli adempimenti necessari e nel reperimento dei finanziamenti disponibili.

Francesca SCARABELLI

Padova: corsi per nuovi imprenditori

Dal 3 al 29 maggio 2012 si terrà a Padova un corso di formazione gratuito per futuri imprenditori. Il corso – organizzato dalla Camera di Commercio di Padova in collaborazione con le Associazioni di Categoria – vuole fornire informazioni di base utili per facilitare la costituzione e la gestione fiscale di un’impresa. 

Verrà inoltre trattato il tema del business plan in modo che il futuro imprenditore possa meglio rendersi conto degli investimenti necessari per il proprio tipo di attività. L’iniziativa formativa si svolgerà presso il Centro conferenze “Alla Stanga” in Piazza Zanellato, 21 a Padova.

Calendario e programma del corso

– Giovedì 3 maggio 2012 (dalle 20.00 alle 22.00)
Come aprire un’impresa: adempimenti presso la Camera di Commercio
Tipi d’impresa e costi di costituzione
Finanziamenti per le imprese

– Martedì 8 maggio 2012 (dalle 20.00 alle 22.00)
Cenni sui principali adempimenti fiscali a carico dell’impresa
– Giovedì 10 maggio 2012 (dalle 20.00 alle 22.00)
◦Testimonianze imprenditoriali
◦Andamento dei singoli settori economici
◦Concorrenza presente nelle varie attività
◦Intervento delle Associazioni di Categoria

– Martedì 15 maggio 2012 (dalle 20.00 alle 22.00)
Il Business Plan

– Giovedì 17 maggio 2012 (dalle 20.00 alle 22.00)
Come rapportarsi con le Banche

– Martedì 22 maggio 2012 (dalle 20.00 alle 22.00)
Il Business Plan – Approfondimento

– Giovedì 24 maggio 2012 (dalle 19.30 alle 22.30)
Comunicare con il cliente

– Martedì 29 maggio 2012 (dalle 20.00 alle 22.00)
Il bilancio delle competenze

La partecipazione al corso è gratuita, ma è necessario iscriversi online. Per ulteriori informazioni rivolgersi allaSegreteria organizzativa dell’Ufficio Progetti speciali – Nuova impresa, tel. 0498208313, e-mail nuova.impresa@pd.camcom.it

Camera di Commercio di Padova, Ufficio comunicazione e relazioni con il pubblico, e-mail: info@pd.camcom.it
Fonte: Newsletter aprile 2012 – Camera di Commercio di Padova

Fonte: camcom.gov.it