Federfidi, 600 milioni in 2 anni

Sono stati oltre 600 i milioni di euro erogati alle Piccole e Medie Imprese lombarde, in circa 2 anni, grazie l’accordo biennale siglato nel Luglio 2012 da Federfidi Lombarda (Consorzio Regionale di garanzia fidi di secondo livello) e Fei (Fondo Europeo Investimenti) nell’ambito del Programma per la Competitivita’ e l’Innovazione (Cip) della Commissione Europea.

“L’accordo – si legge in una nota – ha permesso infatti l’erogazione di finanziamenti a 9.800 imprese per circa 600 milioni di euro, a fronte dell’attivazione di 280 milioni di controgaranzie. Il progetto e’ stato realizzato grazie al contributo di un fondo di garanzia di 13 milioni di euro, di cui circa 5 della Commissione Europea, 5 del Sistema Camerale lombardo e per la quota rimanente di Federfidi, derivanti in parte da risorse di Regione Lombardia. Per ogni euro stanziato da Federfidi, con risorse proprie, camerali, regionali ed europee, sono stati attivati 46 euro di finanziamento alle imprese. Il 50% dei finanziamenti sono stati finalizzati a liquidita’, il 43,5% a investimenti e il rimanente 6,5% ha sostenuto l’avvio dell’attivita’ di ben 941 start up, prevalentemente appartenenti a diversi settori”.

Cala del -1,5% il credito alle PMI

L’Ocse ha pubblicato nei giorni scorsi dati in cui si sottolineano le drammatiche condizioni di accesso al credito delle imprese medio piccole italiane, che limitano, ovviamente, la capacità delle stesse di contribuire a innovazione, crescita economica e occupazione. I dati arrivano fino al 2012 e mostrano che in Italia si è assistito ad una nuova contrazione dei finanziamenti alle pmi, un meno 1,5 per cento che segue il meno 1,9 per cento del 2011.

“Sono soprattutto le piccole e medie imprese a presentare una forte avversione nell’accesso al mercato dei capitali – ha dichiarato il presidente della Consob Giuseppe Vegasuna tale configurazione dell’assetto finanziario, fortemente dipendente dalle banche e privo di mercati azionari e obbligazionari sufficientemente sviluppati, risulta particolarmente penalizzante nell’attuale congiuntura, rendendo piu’ drammatico l’impatto, soprattutto per le Pmi, della stretta creditizia in corso”.

“Pertanto diventa sempre più urgente risolvere il problema del finanziamento delle imprese, come fattore determinante per favorire la crescita economica del Paese. La crisi finanziaria, la recessione economica e il nuovo quadro regolamentare di riferimento – ha concluso Vegas – hanno messo in evidenza come difficilmente il nostro sistema creditizio potrà continuare a rappresentare il prevalente canale di finanziamento dell’economia”.

JM