Contributi in conto impianti legge Sabatini: quali sono gli investimenti green possibili?

Con la Nuova Legge Sabatini è possibile per le imprese presentare progetti di investimento “green“. I contributi previsti sono in conto impianti e sono calcolati al tasso di interesse del 3,575% per ciascun anno, come avviene per gli investimenti 4.0. La misura in vigore per l’anno 2022 (in base al decreto del ministero per lo Sviluppo Economico del 22 aprile scorso) prevede anche contributi e incentivi a favore delle regioni del Sud Italia (“Nuova Sabatini Sud”). Per le imprese situate nel Sud Italia, infatti, i contributi in conto impianti sono calcolati a un tasso più alto, pari al 5,5%.

Nuova Sabatini, quali finanziamenti sono previsti?

La concessione dei contributi in conto impianti rientranti nella Nuova Legge Sabatini comporta l’adozione di una delibera di finanziamento da parte delle imprese interessate verso un finanziatore, consistente nella figura di una banca o di una società di leasing. Alla delibera deve seguire la contrattualizzazione degli investimenti per un importo minimo di 20 mila euro. Il tetto massimo degli investimenti non deve eccedere i 4 milioni di euro. La copertura del finanziamento arriva, dunque, al 100% della copertura dell’importo.

Quali sono i programmi di investimento che si possono fare con la Legge Sabatini del 2022?

I finanziamenti in conto capitale della Nuova Legge Sabatini coprono la realizzazione di progetti di spesa relativi agli investimenti:

  • nei beni strumentali;
  • 4.0;
  • progetti green;
  • in beni strumentali o progetti di spesa riconducibili alle due tipologie 4.0 e green, o a una sola delle due.

Se si tratta di contratto di leasing, l’impresa locataria è chiamata ad esercitare l’opzione di acquisto del contratto stesso in via anticipata. Ovvero al momento della stipula del contratto. Questo passaggio può essere esercitato anche mediante un’appendice contrattuale che va a integrare il contratto e i suoi effetti.

Come si ottengono i contributi in conto capitale della Legge Sabatini del 2022?

L’ottenimento dei contributi in conto capitale rientranti nella Legge Sabatini del 2022 si ottengono mediante:

  • l’adozione della delibera di finanziamento della banca o di un altro istituto finanziario a favore dell’azienda che fa richiesta dei contributi;
  • la stipula successiva del contratto vero e proprio. Il contratto deve essere concluso in data susseguente rispetto al giorno nel quale sia stata presenta la domanda del contributo in conto impianto.

Cosa cambia con la Nuova Legge Saabatini Sud?

Con la Nuova Legge Sabatini Sud, il cui decreto del Mise del 22 aprile 2022 è stato pubblicato nella Gazzetta ufficiale numero 139 del 16 giugno 2022, le imprese del Mezzogiorno possono ottenere i contributi in conto impianti di importo pari al totale degli interessi. Gli interessi si calcolano sul finanziamento concesso per la durata di 5 anni, al tasso del 5,5%. Per le aziende che richiedono i contributi in conto impianti della Nuova Legge Sabatini e che sono situate nelle altre regioni, i tassi di interesse sono pari al:

  • 2,75% per gli investimenti inerenti i beni strumentali;
  • 3,575% per i progetti di investimento 4.0 e le spese nel green (queste ultime finalizzate al miglioramento dell’ecosostenibilità dei processi produttivi e anche dei prodotti)

Quali sono le imprese del Mezzogiorno che possono accedere alla Nuova Sabatini Sud?

Le imprese del Mezzogiorno che possono accedere ai contributi in conto impianti della Legge Sabatini Sud sono quelle situate nelle regioni: Sardegna, Sicilia, Puglia, Molise, Campania, Calabria, Basilicata e Abruzzo. Per queste imprese il tasso di interesse annuo sugli investimenti risulta maggiorato al 5,5% rispetto al 3,575%. Il limite di spesa è di 60 milioni di euro.

Quali sono gli investimenti della Legge Sabatini ‘green’?

Il decreto del ministero per lo Sviluppo Economico riserva, inoltre, il 25% delle risorse in investimenti green. In particolare, i fondi per le micro, piccole e medie imprese che comprano, anche attraverso operazioni di leasing finanziario, attrezzature, impianti e macchinari, tutti nuovi di fabbrica e a utilizzo produttivo, devono essere a basso impatto ambientale. I progetti di spesa, inoltre, devono essere finalizzati al miglioramento dell’ecosostenibilità dei processi produttivi e anche dei prodotti.

Investimenti in conto impianti della Legge Sabatini 2022, come si presenta la domanda?

Per la presentazione delle domande dei contributi in conto impianti della Nuova Legge Sabatini è necessario che le imprese:

  • trasmettano alla banca o all’istituto di leasing la domanda di accesso ai contributi in conto impianti e la richiesta di finanziamento;
  • attendere l’esito della domanda che, in caso di accoglimento, comporta l’erogazione dei contributi in conto impianti in più quote annuali o in un’unica soluzione.

Da quando si possono presentare le domande per la Nuova Legge Sabatini?

Per la presentazione delle domande per i contributi in conto impianti della Nuova Legge Sabatini le imprese devono attendere la definizione dei termini e delle modalità di inoltro dell’istanza. Tali modalità verranno definiti da un successivo provvedimento del direttore generale del ministero per lo Sviluppo Economico la cui pubblicazione, oltre che in Gazzetta ufficiale, è attesa anche sul portale del Mise.

Piattaforma richiesta di finanziamenti Nuova Sabatini Sud

Inoltre, la piattaforma per gli investimenti delle micro e piccole e medie imprese del Sud Italia è previsto che la procedura telematica contenga già una verifica dei requisiti dell’impresa che fa domanda e della documentazione necessaria. In caso di avanzamento della domanda, la piattaforma rilascia un codice identificativo che ha una durata temporale pari a 60 giorni.

Nuova Sabatini, come si ottiene l’erogazione del contributo?

I contributi della nuova Sabatini possono essere erogati in cinque rate. Ciò significa che la concessione del contributo può essere spalmata su più quote. La novità è arrivata all’inizio del 2022 con la legge di Bilancio annuale. E l’erogazione su più quote dei contributi della nuova Sabatini ha decorrenza per le domande presentate a partire dal 1° gennaio 2022. Il contributo in un’unica soluzione è ammissibile solo per finanziamenti non superiori ai 200 mila euro. In entrambi i casi, si può chiedere il contributo solo concludendo l’investimento. L’investimento deve essere effettuato entro i 12 mesi successivi alla data di stipula del contratto di finanziamento. Diversamente si può perdere il contributo.

Nuova Sabatini, quali sono le condizioni di finanziamento?

Le condizioni relativi alla nuova Sabatini prevedono l’assistenza della garanzia del Fondo di garanzia delle piccole e medie imprese (Pmi) fino all’80% dell’ammontare del finanziamento. Il finanziamento non deve superare i cinque anni. L’importo minimo è pari a 20 mila euro, quello massimo arriva a 4 milioni di euro. Il limite minimo si riferisce alla singola domanda. Il limite dei 4 milioni di euro, invece, si riferisce alla somma di tutti gli investimenti ammessi dal ministero per lo Sviluppo Economico a vantaggio di una singola Pmi dall’entrata in vigore del decreto legge numero 69 del 2013. Il contributo deve essere utilizzare per coprire interamente gli investimenti ammissibili.

Quali sono i beni che possono essere acquistati con la nuova Sabatini?

Le piccole e medie imprese possono utilizzare le agevolazioni della nuova Sabatini per:

  • acquistare, anche in leasing, i beni strumentali oggetto di investimento. I beni devono essere destinati alle strutture produttive già esistenti oppure da creare. Le strutture possono essere situate ovunque nel territorio nazionale;
  • rientrano negli investimenti, diversi da quelli 4.0, le spese per acquistare o per prendere in leasing impianti, macchinari e attrezzature nuove a utilizzo produttivo;
  • i beni oggetto di investimento, inoltre, devono essere a utilizzo produttivo. Ci deve essere correlazione tra l’acquisto del bene e l’attività svolta dalla piccola e media impresa.

Quali imprese possono presentare domanda per ricorrere alla nuova Sabatini?

Le agevolazioni della nuova Sabatini sono riservate alle micro, piccole e medie imprese. Al momento della presentazione della domanda delle agevolazioni, le imprese devono risultare costituite e iscritte nel Registro delle Imprese. Inoltre, le imprese devono essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non devono trovarsi in situazioni di liquidazione volontaria oppure essere sottoposte a delle procedure concorsuali.

Nuova Sabatini, a quanto ammonta il contributo del Mise?

Il contributo del ministero per lo Sviluppo Economico (Mise) è concesso a fronte di un finanziamento in leasing oppure bancario erogato da un intermediario finanziario o da un istituto bancario aderente alle convenzioni del ministero stesso, dell’Abi o della Cassa depositi e prestiti. L’ammontare del contributo si determina nella misura degli interessi calcolati su un prestito di 5 anni e di importo pari a quello dell’investimento. Il tasso di interesse è corrispondente:

  • al 2,75% sulle spese per gli investimenti ordinari;
  • 3,575% per spese di investimenti relative alle tecnologie digitali, sistemi di tracciamento e di pesatura dei rifiuti. Si tratta di investimenti rientranti nelle tecnologie dell’Industria 4.0.

Nuova Sabatini, come avviene la concessione del contributo del ministero per lo Sviluppo Economico?

L’erogazione del contributo avviene nel momento in cui si completa l’investimento. Quest’ultimo deve essere effettuato entro i dodici mesi susseguenti alla data di stipula del contratto di finanziamento. La data che fa fede è quella dell’ultimo titolo di spesa relativo all’investimento. Nel caso di leasing, fa fede la data dell’ultimo verbale di consegna del bene.

Nuova Sabatini, le novità introdotte nel 2022 dal ministero per lo Sviluppo Economico (Mise)

La legge di Bilancio 2022 aveva già ridefinito l’erogazione dell’agevolazione della nuova Sabatini prevedendo il contributo spettanti erogato su più quote a favore delle imprese per le domande inoltrare a partire dal 1° gennaio scorso. Il ministero è peraltro intervenuto con la circolare numero 696 del 17 marzo scorso per chiarire come debba avvenire l’erogazione del contributo. L’incentivo viene erogato in un’unica soluzione solo nel caso in cui il finanziamento non eccede i 200 mila euro. Per finanziamenti superiori (e comunque non oltre i 4 milioni di euro per l’insieme dei beni finanziabili per ciascuna piccola e media impresa) l’erogazione avviene per quote annuali.

Nuova Sabatini, come si presenta la domanda del contributo?

La domanda del contributo previsto dalla nuova Sabatini si presenta direttamente in banca o presso l’intermediario finanziario. La domanda deve avvenire, dunque, unitamente a quella di richiesta del finanziamento. È previsto che una singola impresa presenti più domande di agevolazioni a differenti banche o intermediari finanziari. Le domande sono ammissibili perché si riferiscano a investimenti differenti. Inoltre, il valore totale dei finanziamenti per ciascuna piccola e media impresa non deve eccedere i 4 milioni di euro.

Fisco, caro bollette, bonus edilizi, pensioni: ecco tutte le novità della legge di Bilancio 2022

L’ultimo giro di boa per la legge di Bilancio 2022 è arrivato nella giornata del 29 dicembre 2021 con il voto finale alla Camera. Con la maggioranza di voti di 414 sì rispetto ai 47 no, è arrivato il via libero definitivo alla Manovra di Draghi con una spesa complessiva di 36,5 miliardi di euro, coperture per 13,2 e indebitamento per 23,3 miliardi. Numerose le novità previste per il prossimo anno: Fisco, decontribuzione, bonus edilizi, pensioni, Pubblica amministrazione e tanto altro.

Fisco, riduzione delle aliquote Irpef a 4 e abolizione Irap

Arriva la riduzione delle aliquote Irpef che passeranno dalle attuali cinque a quattro. La legge di Bilancio 2022 prevede aliquote del 23%, 25%, 35% e 43%. Rimane il bonus di Renzi rivisto dall’allora ministro dell’Economia Gualtieri di 100 euro mensili per i redditi fino a 15 mila euro. Gli effetti del taglio dell’Irpef si vedranno già da marzo prossimo. Arriva anche l’abolizione dell’Irap per 853 mila lavoratori autonomi: a beneficiarne saranno soprattutto i liberi professionisti, le ditte individuali e le società semplici.

Decontribuzione per redditi fino a 35 mila euro all’anno

Per tutto il 2022 sui contributi vigerà lo sconto dello 0,8% purché la retribuzione imponibile non ecceda i 2.692 euro al mese (calcolata per tredici mensilità). La decontribuzione si applica dunque ai redditi fino a 35 mila euro al mese. Non rientrano nello sconto contributivo colf, badanti e lavoratori domestici.

Pensioni, nel 2022 nuove uscite con la quota 102

In tema di pensioni, debutterà nel 2022 la quota 102 che prenderà il posto di quota 100. Si potrà andare in pensione all’età di 64 anni e con almeno 38 anni di versamenti. I pensionamenti anticipati attesi per il prossimo anno con quota 102 sono 16.200. Prorogata anche l’opzione donna e previsto il rafforzamento dell’Ape sociale con 23 nuove categorie di lavoratori impiegati in mansioni gravose che potranno uscire a 63 anni. Per i lavoratori dell’edilizia e i ceramisti è previsto un corsia preferenziale per l’Ape sociale: gli anni di contributi dovranno essere almeno 32 e non 36 come per tutte le altre categorie di lavoratori gravosi.

Bonus edilizi, prorogati con novità superbonus 110% e facciate

Prorogati i bonus edilizi per il 2022, in particolare il superbonus 110% e il bonus facciate. Ma con delle novità dettate dalla possibilità di ricorrere alle misure ma anche ai controlli anti frode. Il superbonus 110% è stato confermato per tutto il 2022 per le villette, ma entro il 30 giugno 2022 è necessario raggiungere almeno il 30% di stato di avanzamento dei lavori (Sal). I condomini potranno avvantaggiarsi del superbonus 110% ma con una riduzione delle detrazioni fiscali che scenderà fino al 65% entro il 2025. Confermato anche il bonus facciate ma con la riduzione dell’agevolazione fiscale dal 90% al 60%. Tra le novità anche l’obbligo del visto di conformità delle spese agli interventi per importi entro i 10 mila euro.

Imprese, prorogato l’ex iperammortamento fino al 2025

Prorogato fino a tutto il 2025 anche l’ex iperammortamento dei beni tecnologici 4.0. Il credito di imposta corrispondente viene stabilito nelle misure:

  • del 20% (aliquota dimezzata dal 40%) per la quota fissa delle spese fino a 2,5 milioni di euro;
  • del 10% (aliquota dimezzata dal 20%) per spese tra i 2,5 e i 10 milioni di euro;
  • del 5% (aliquota dimezzata dal 10%) per spese oltre i 10 milioni di euro e fino a 20 milioni.

Vengono inoltre stanziati altri 900 milioni di euro per l’acquisto e il leasing di beni strumentali rientranti nella “Nuova Sabatini“. L’incentivo rimarrà in vigore fino a tutto il 2027.

Caro bollette, benefici sull’Iva e sugli oneri

La legge di Bilancio 2022 interviene anche sul caro bollette con più misure. In primis, l’azzeramento degli oneri generali di sistema relativi alle bollette dell’elettricità domestica e non domestica per le basse tensioni (fino a 16,5 kW). L’Iva sul gas naturale si riduce al 5% e l’azzeramento degli oneri di sistema del gas naturale per tutte le utenze, sia domestiche che non domestiche. In arrivo anche il potenziamento dei bonus per gli utenti svantaggiati.

Pubblica amministrazione, più premi e sale il tetto massimo dei compensi

Novità in arrivo anche per i lavoratori della Pubblica amministrazione. Il governo ha stanziato 200 milioni di euro per incrementare i fondi integrativi destinati ai premi dei dipendenti del pubblico impiego. Ne beneficeranno, in particolare, i lavoratori delle amministrazioni pubbliche centrali, con 110,6 euro per gli statali e 89,4 euro per gli insegnanti. Si tratta di componenti di aumento dello stipendio legati a premi per le performance dei lavoratori del pubblico impiego. Sale da 240 mila a 249 mila il tetto stipendiale riconosciuto come limite ai lavoratori della Pubblica amministrazione, ma solo a partire dal 2023.

 

Imprese: la legge “Nuova Sabatini” per finanziare l’acquisto di macchinari

La “Nuova Sabatini” è una legge che prevede finanziamenti agevolati per Micro, Piccole e Medie Imprese. Dalla sua entrata in vigore è stata più volte modificata, naturalmente in questa sede non è possibile operare una disamina dei vari mutamenti e di conseguenza ci riferiremo esclusivamente alla disciplina della “Nuova Sabatini” tenendo in considerazione i finanziamenti per l’anno 2021.

Cos’è la Legge Sabatini?

La Legge Sabatini viene introdotta la prima volta con la legge 69 del 2013, subisce più volte delle modifiche fino ad arrivare alla “Nuova Sabatini”, anche definita “misura beni strumentali” contenuta nella legge 178 del 2020 che altro non è se non la legge di Bilancio per il 2021. L’obiettivo fin dall’inizio è stato dare supporto alle aziende di piccole dimensioni che fanno più fatica a stare al passo con i tempi soprattutto dal punto di vista dello sviluppo tecnologico. Questo ha dei costi che possono essere proibitivi, ma allo stesso tempo, se non sostenuti, possono condannare l’impresa alla scomparsa. Precisiamo da subito che i benefici della Legge Sabatini sono cumulabili con altri aiuti o agevolazioni.

La Legge Sabatini per il 2021 prevede degli incentivi per l’acquisto in proprietà e in leasing di macchinari e beni strumentali. Questo aiuto è rivolto a Micro, Piccole e Medie Imprese, ubicate sul territorio italiano, oppure in un Paese diverso, ma che intendono aprire una sede in Italia. Si manifesta come un’agevolazione per l’accesso al credito, d’altronde è necessario sempre porre attenzione a non travalicare il confine degli Aiuti di Stato, vietati dall’Unione Europea.

Per un approfondimento sugli Aiuti di Stato, leggi l’articolo: Aiuti di Stato e pandemia: l’Unione Europea ammette deroghe

Le risorse disponibili

Ci sono ovviamente dei paletti e questi riguardano la tipologia di beni che possono usufruire dei finanziamenti, le percentuali finanziabili e le procedure. La prima cosa da dire è che non vi è una data di scadenza per la presentazione delle domande, ma i contributi sono concessi fino ad esaurimento dei fondi. A questo proposito è bene ricordare che per l’anno 2021 le richieste sono state numerose e proprio per questo con il decreto Direttoriale 2 luglio 2021 del Ministero per lo Sviluppo Economico è stato previsto un nuovo stanziamento di 425 milioni di euro.

Requisiti delle aziende per l’accesso alla Nuova Sabatini

L’accesso ai fondi della Legge Sabatini è consentito alle piccole e medie imprese che hanno chiesto un finanziamento per l’acquisto dei beni strumentali necessari alle aziende. Sono ammesse al finanziamento imprese che abbiano qualunque oggetto, anche agricoltura e pesca, tranne:

  • imprese che operano nel campo finanziario e assicurativo;
  • attività di esportazione.

Per poter accedere è necessario che le imprese:

  • siano in regola con gli obblighi inerenti l’iscrizione nel Registro delle Imprese;
  • non siano in liquidazione o sottoposte a procedure concorsuali oppure “imprese in difficoltà”;
  • non abbiano un debito relativo all’ottenimento di precedenti aiuti, considerati successivamente illegali o incompatibili con il diritto dell’Unione Europea da rimborsare su un conto bloccato;

Interventi ammessi e misura del finanziamento

In passato i finanziamenti erano ammessi solo per l’acquisto di macchinari nuovi, oggi la situazione è cambiata e infatti è possibile ottenere le agevolazioni sia per l’acquisto sia per il leasing dei beni strumentali, non sono accessibili per l’acquisto di beni usati o rigenerati. I beni devono avere autonomia funzionale, non deve quindi trattarsi di componenti di beni già presenti in azienda e da sostituire.

Tra i prodotti acquistabili ci sono macchinari, attrezzature e beni strumentali, inoltre, viste le innovazioni che oggi riguardano praticamente tutte le aziende, è possibile far rientrare nel beneficio anche beni legati alle nuove tecnologie come software, hardware, investimenti digitali in nuove tecnologie per il tracciamento e la pesatura dei rifiuti, si ha quindi anche un’impronta green. Naturalmente vi deve essere correlazione tra i beni per i quali si chiede il finanziamento e l’oggetto dell’attività svolta. Ad esempio, un’azienda agricola può acquistare un nuovo trattore o un accessorio per la raccolta di cereali di nuova generazione, una fabbrica può scegliere di acqusire una nuova catena di montaggio che velocizzi le operazioni o le renda più sicure.

Come accedere ai benefici della legge “Nuova Sabatini”

L’ammontare dell’agevolazione dipende dalla tipologia di intervento. Per ottenere le agevolazioni è necessario chiedere un finanziamento diretto all’acquisto dei beni visti in precedenza presso una banca che ha aderito alla convenzione tra il Ministero per lo Sviluppo Economico, l’Associazione Bancaria Italiana e Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. Il finanziamento può coprire anche il totale del costo del bene e può essere assistito da una garanzia del “Fondo di Garanzia per le piccole e medie imprese”.

Affinché si possa ottenere l’agevolazione in oggetto è necessario che anche il finanziamento abbia dei requisiti specifici, in particolare è necessario che lo stesso abbia un importo minimo di 20.000 euro e che non superi l’importo di 4 milioni di euro;

Il piano di ammortamento non deve avere una durata superiore a 5 anni.

L’ammontare del contributo dipende dalla tipologia di investimento, per il 2021 è previsto che per l’acquisto di beni ordinari sia in misura del 2,75% annuo sull’importo finanziato, nel caso in cui abbia ad oggetto l’acquisto di beni che costituiscono investimenti in progetti green e nuove tecnologie, ad esempio Big Data, robotica avanzata, cybersecurity, l’importo viene maggiorato del 30% ed arriva al 3,575% annuo. Infine, particolari agevolazioni sono previste per le imprese che hanno sede in Regioni particolarmente svantaggiate come Campania, Abruzzo, Basilicata, Calabria, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia che potranno avere sui finanziamenti accettati un importo pari al 5,5% annuo. Per verificare l’importo che si può ottenere si può chiedere una simulazione alla banca, ci sono app specifiche che simulano questo finanziamento.

I passi da fare

La procedura per ottenere i fondi prevede che l’impresa che intende avvalersene, richieda il finanziamento presso la banca indicando che vuole avvalersi del benefici della legge Sabatini. La banca effettua i controlli necessari per verificare che l’azienda abbia tutti i requisiti necessari, e che abbiamo visto in precedenza, naturalmente lo fa attraverso i documenti che deve consegnare l’azienda. Se tutto è in ordine, trasmette la richiesta al Ministero per lo Sviluppo Economico al fine di prenotare le risorse. L’azienda può procedere al finanziamento anche prima di aver ottenuto il consenso del Ministero, ciò ad esempio nel caso in cui intenda comunque procedere all’investimento indipendentemente dall’ottenimento degli aiuti. Una volta che il Ministero avrà dato conferma indicando anche gli importi concedibili, la banca eroga il finanziamento. Ultimato l’investimento l’azienda chiede attraverso i moduli predisposti, l’erogazione dei fondi spettanti. Dal 2021 l’erogazione avviene in un’unica soluzione.

 

Nuova Sabatini, 2,3 miliardi richiesti

Salgono a 2,3 miliardi le richieste di finanziamento delle aziende che realizzano investimenti in macchinari, impianti, beni strumentali e attrezzature, hardware, software e tecnologie digitali, nel progetto della Nuova Sabatini. I risultati delle prime 7 tornate mensili di prenotazione delle risorse indicano quasi 8mila domande presentate alle banche/intermediari finanziari che nel tempo hanno dato luogo, allo stato, a una prenotazione di circa 1.240 milioni di euro di finanziamento CDP e oltre 96 milioni di euro di contributi Mise.

Il Ministero dello Sviluppo Economico ricorda che “le domande di agevolazione vengono presentate dalle imprese alle banche/società di leasing, le quali, con cadenza mensile (in una finestra temporale che va dall’1 al 6 di ciascun mese) presentano le richieste di verifica disponibilità plafond alla Cassa Depositi e Prestiti e da quella data decorrono tutti i termini della procedura”.

Beni strumentali – “Nuova Sabatini”, 2 miliardi per le Pmi

Grazie alla misura Beni strumentali – “Nuova Sabatini” , prevista del decreto ministeriale del 27 novembre scorso, superano quota 2 miliardi i finanziamenti erogati alle PMI dallo Stato. ‘”Nel dettaglio, nel mese di settembre sono pervenute 634 domande da parte delle Pmi per 170 milioni di finanziamenti della Cassa Depositi e Prestiti (Cdp) – si legge nella nota diffusa sal Mise – . Conseguentemente il Ministero dello Sviluppo Economico ha prenotato i relativi contributi statali per abbattere gli interessi. I risultati delle prime 6 tornate mensili di prenotazione delle risorse (aprile, maggio, giugno, luglio, agosto e settembre) mostrano una importante risposta delle PMI allo strumento: 6.815 domande presentate alle banche/intermediari finanziari per circa 2.006 milioni di euro di finanziamento CDP e oltre 154 milioni di euro di contributi Mise”.

“Anche i dati di settembre confermano il successo della misura del governo a sostegno degli investimenti in beni strumentali delle PMI – ha commentato Federica Guidi, titolare del ministero di via Molise – ricordano che ”il governo con la Nuova Sabatini, facilitando l’accesso al credito per rinnovare impianti produttivi e macchinari , ha voluto dare uno stimolo alla crescita e alla competitività del sistema produttivo italiano”.

JM