Contributi a fondo perduto e finanziamenti fino all’80% per le imprese creative

È stato pubblicato il decreto del ministero per lo Sviluppo Economico (Mise) che assegna contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati a copertura dell’80% delle spese ammissibili delle imprese attive nella creatività. Si tratta, principalmente, delle imprese operanti nei settori della moda, dei media, del design e dell’oggettistica. Il provvedimento ministeriali prevede, dunque, un mix di incentivi a determinate condizioni. Ci saranno due vie per la presentazione delle domande.

Piccole e medie imprese (Pmi) creative: il mix di finanziamenti fino all’80% delle spese ammissibili

Il mix di incentivi messo in campo del ministero per lo Sviluppo Economico prevede contributi a fondo perduto e finanziamenti a tasso zero. Il Mise ha stanziato 40 milioni di euro a sostegno della nascita, dello sviluppo e del consolidamento delle imprese creative. Venti milioni di euro saranno destinati ai finanziamenti di ciascuno dei due anni 2021 e 2022. L’agevolazione può arrivare alla copertura delle spese ammissibili fino all’80%. Il decreto del Mise è stato publicato in data 30 maggio 2022 in attuazione del decreto del 19 febbraio scorso.

Contributi a fondo perduto Pmi creative: quali sono gli ambiti di intervento?

Due sono le tipologie di interventi finanziabili grazie ai contributi a fondo perduto e ai finanziamenti a tasso zero del decreto del Mise. Nel decreto del 30 maggio scorso si fa riferimento al Capo II, relativo alla nascita, allo sviluppo e al consolidamento delle piccole e medie imprese creative; e al Capo III, relativo alla collaborazione tra le imprese creative e i soggetti che operano negli altri settori.

Nascita, sviluppo e consolidamento delle Pmi creative: quali sono i contributi e i finanziamenti a disposizione?

Gli incentivi a favore della nascita, dello sviluppo e del consolidamento delle piccole e medie imprese creative previsti dal Capo II sono destinati ai seguenti investimenti:

  • spese ammissibili relative al capitale circolante entro i 500 mila euro;
  • investimenti della durata massima di due anni, con decorrenza dalla sottoscrizione del provvedimento che concede gli incentivi;
  • perimetro dei contributi a fondo perduto e dei finanziamenti a tasso zero riservato alle imprese costituite da massimo cinque anni. La decorrenza è a partire dal momento in cui si presenta l’istanza di richiesta dei contributi;
  • per le Pmi costituite da oltre cinque anni, si possono richiedere gli incentivi per ampliare o diversificare la propria attività. In alternativa la richiesta può prevedere nuove soluzioni di efficientamento energetico dei processi produttivi e le innovazioni.

Quali sono i contributi a fondo perduto e i finanziamenti a tasso zero previsti le la nascita, sviluppo e consolidamento delle Pmi creative?

Il mix di incentivi (fino all’80%) dei contributi a fondo perduto e dei finanziamenti a tasso zero per la nascita, lo sviluppo e il consolidamento delle Pmi creative consiste:

  • in sovvenzioni che possono coprire fino al 40% degli investimenti;
  • in finanziamenti a tasso zero o agevolato, di durata di dieci anni, con copertura delle spese per il restate 40%.

Area di incentivi sulle collaborazioni delle piccole e medie imprese e gli altri settori

L’area di intervento relativa al Capo III del decreto del ministero per lo Sviluppo Economico riguarda le collaborazioni tra le piccole e medie imprese e gli altri settori. In questo ambito, i contributi a fondo perduto e i finanziamenti possono essere richiesti per i seguenti investimenti:

  • servizi specialistici erogati da micro, piccole e medie imprese creative o da enti di ricerca e università;
  • investimenti negli ambiti di sviluppo del marketing o del brand; design (anche industriale); di innovazioni in campo tecnologico nella conservazione, nella fruizione e nella commercializzazione di specifici prodotti di valore artistico, creativo o artigianale; per l’aumento del valore dei profili identitari delle Pmi.

Per gli investimenti di cui al Capo III del decreto del Mise gli incentivi possono arrivare all’80% degli investimenti. Si tratta, principalmente, di spese effettuate per acquistare i servizi specialistici nell’ambito della creatività. Il tetto massimo di spesa è fissato in 10 mila euro.

Quali sono le spese finanziabili con il decreto del ministero per lo Sviluppo economico per le Pmi creative?

Sono quattro le tipologie di investimenti di spesa che danno origine alla richiesta del mix di incentivi delle piccole e medie imprese creative. In particolare:

  • le spese relative a immobilizzazioni materiali come macchinari, attrezzature e impianti. I beni devono essere nuovi di fabbrica;
  • gli investimenti in immobilizzazioni immateriali, come brevetti, licenze d’uso, programmi informatici, software;
  • le opere murarie devono avere valore massimo del 10% rispetto alle altre spese ammissibili;
  • il capitale circolante, costituito da materie prime, merci, materiali di consumo, servizi, fidejussioni per il progetto, costi del lavoro alle dipendenze. Il capitale circolante non può superare il 50% del totale dei costi ammissibili.

Contributi a fondo perduto Mise e finanziamenti a tasso zero per le Pmi creative: come presentare domanda?

Per la presentazione delle domande è necessario far riferimento a due date:

  • la compilazione delle domande per gli investimenti del Capo II del decreto Mise può avvenire già dalle ore 10:00 del 20 giugno prossimo. Per gli interventi ammessi al Capo III bisognerà attendere il 6 settembre 2022, con apertura della piattaforma Mise alle ore 10:00;
  • l’invio della domanda vera e propria avverrà dalle ore 10:00 del 5 luglio prossimo per gli investimenti del Capo II del decreto Mise e dal 22 settembre 2022 (ore 10:00) per gli investimenti del Capo III del decreto Mise.

 

BEI finanzia pmi e Mid-cap

E’ in arrivo un finanziamento per le pmi e Mid-cap italiane grazie alla Banca Europea per gli Investimenti che ha messo a disposizione di BNL Gruppo BNP Paribas 350 milioni di euro.

Si tratta di due diverse linee di credito, una delle quali, di 250 milioni, è a disposizione delle piccole e medie imprese, ovvero quelle aziende con meno di 250 dipendenti a cui sono rivolti sia prestiti tradizionali sia finanziamenti in leasing gestiti da BNL e da BNP Paribas Lease Group.
Alle imprese che, tra queste, sono di dimensioni minori, è riservata una quota pari ad almeno il 70% del totale di questa operazione.

Alle Mid-cap, invece, è riservata una linea di finanziamento di 100 milioni di euro perfezionata lo scorso giugno ed erogata alle aziende con numero di dipendenti compreso tra 250 e 3 mila.

Obiettivo di questi finanziamenti è quello di fornire un sostegno alle imprese, come ha sottolineato Fabio Gallia, Amministratore Delegato di BNL e Responsabile del Gruppo BNP Paribas in Italia: “Questa ulteriore iniziativa con la BEI consente di destinare nuove risorse finanziarie alle imprese, in particolare alle piccole, per sostenere sia lo sviluppo delle attività sia i progetti di ricerca e l’innovazione di prodotto, fattori strategici per accrescere la loro competitività tanto in Italia quanto all’estero”.

Sia per le pmi sia per le Mid-cap, i finanziamenti copriranno fino al 100% dell’investimento, con un massimo, comunque, di 12,5 mln a progetto.
Potranno riguardare l’acquisto, la costruzione, l’ampliamento e la ristrutturazione di fabbricati; l’acquisto di impianti, attrezzature, automezzi o macchinari; le spese, gli oneri accessori e le immobilizzazioni immateriali collegate ai progetti, incluse le spese di ricerca, sviluppo e innovazione; la necessità permanente di capitale circolante legata all’attività operativa.

Le operazioni sono rivolte a pmi e Mid-cap attive in tutti i settori produttivi: agricoltura, artigianato, industria, commercio, turismo e servizi. Per le Mid-cap con investimenti con costo compreso tra 25 e 50 mln il finanziamento della BEI non potrà superare il 50% del costo dei progetti/investimenti.

Vera MORETTI

Banca Sella finanzia le pmi

Le piccole e medie imprese che, con l’approssimarsi delle vacanze, devono pagare la quattordicesima mensilità o l’anticipo di retribuzione, e sono afflitte da mancanza di liquidità, possono beneficiare di un finanziamento ad hoc ideato dal Gruppo Banca Sella.

L’istituto di credito ha deciso, infatti, di mettere a disposizione delle pmi che devono adempiere ad importanti scadenze un finanziamento pari a 1.800 euro per ciascun dipendente, rimborsabile in quattro rate mensili a partire dal mese di settembre 2013.

Gabriella Zignone, responsabile del Mercato Imprese Banca Sella, ha dichiarato: “Per le imprese che devono pagare le quattordicesime rappresentano una scadenza importante e impegnativa, soprattutto con l’arrivo del periodo estivo in cui ordini e produzione possono rallentare. Un finanziamento ad hoc può essere una soluzione valida per affrontare più agevolmente queste scadenze e rappresenta un gesto di attenzione verso le esigenze e le necessità delle piccole medie imprese, che può essere tanto più importante in un momento non facile della congiuntura economica generale come quello attuale”.

Le imprese possono fare richiesta del finanziamento fino al 31 maggio 2013, beneficiando anche di tassi agevolati, in particolare se si tratta di pmi che utilizzano il servizio paghe della banca o per le aziende che hanno tra i dipendenti clienti della banca, che versano la retribuzione sul proprio conto corrente

Vera MORETTI

Bando per le pmi abruzzesi

Le pmi abruzzesi sono al centro di un bando promosso da Regione Abruzzo che concede nuove risorse a favore della formazione continua nelle piccole e medie imprese del territorio.
Le pmi beneficeranno di un plafond di 4 milioni di euro a valere sul Fondo Sociale Europeo Piano Operativo 2012/13 e i contributi riguarderanno iniziative a favore dei lavoratori.

Due sono le linee di intervento, per poter favorire sia l’attuazione di percorsi formativi attinenti l’innovazione organizzativa, di prodotto e di processo, per il quale è prevista l’erogazione di 1 milione di euro, sia ad accrescere il capitale umano aziendale attraverso percorsi formativi rivolti a lavoratori, per il quale verranno stanziati 3 milioni di euro.

La cifra massima di finanziamento per le piccole imprese è di 50mila euro, mentre per le medie imprese l’importo sale fino a 100mila euro.

L’assessore Paolo Gatti ha presentato così il bando: “Quella odierna è la prima di una serie di iniziative, finanziariamente importanti, che da qui alla fine dell’anno metteremo in campo a favore del sistema economico abruzzese. La nostra azione di forte contrasto alla crisi economica si fonda su tre principali obiettivi: riqualificazione del capitale umano dei lavoratori abruzzesi, incentivi all‘occupazione in generale con particolare attenzione a quella giovanile e sostegno mirato all’ingresso nel mercato del lavoro delle donne, anche quelle professionalmente più qualificate. Oggi pubblichiamo il bando della terza edizione del progetto per la formazione continua delle imprese. Segno che è un programma che ha riscosso un vasto consenso dal parte del mondo imprenditoriale abruzzese”.

Le candidature potranno essere inviate dal 10 dicembre 2012 al 31 gennaio 2013.

Vera MORETTI

In Sicilia l’agricoltura è a banda larga

La Sicilia è sempre più connessa. L’assessorato regionale siciliano alle Risorse agricole e alimentari ha deciso di stanziare un fondo per la creazione e lo sviluppo, nelle aree rurali della Regione, di reti infrastrutturali e spazi pubblici destinati ad ospitare impianti di collegamento a banda larga.

Il bando porta la firma anche del dipartimento degli Interventi infrastrutturali in agricoltura: la cifra stanziata, pari a 3 milioni e 500 mila euro servirà alla creazione di ”Servizi essenziali e infrastrutture rurali” e di ”Punti di accesso info-telematici pubblici’‘ afferente alla sottomisura 321/A del Programma di sviluppo rurale Sicilia 2007-2013.

Potranno partecipare al bando di finanziamento dell’assessorato regionale delle Risorse agricole e alimentari, gli enti locali territoriali, in forma singola o associata, gli enti pubblici e i loro consorzi.

I progetti che saranno presentati da Enti e consorzi, come da piccoli e medi imprenditori dovranno riguardare:

  • la creazione di punti di accesso info-telematici pubblici, compresi gli adeguamenti degli impianti alle norme vigenti
  • l’acquisto e l’installazione delle attrezzature necessarie al funzionamento dei punti di accesso
  • l’allacciamento e primo contratto di utenza.

”Nelle aree rurali si riscontra una complessiva carenza di servizi per la popolazione e le imprese – ha spiegato Francesco Aiello, Assessore alle Risorse agricole della Sicilia. – L’investimento messo in campo servirà a promuovere iniziative capaci di sviluppare servizi in queste zone. In particolare, saranno sistemati spazi pubblici da destinare a impianti per il collegamento con le reti a banda larga”.

Le domande di partecipazione al bando dovranno essere presentate: per la sottofase 1, dalla data di pubblicazione del bando sulla Gazzetta ufficiale della Regione siciliana fino all’1 ottobre 2012; per la sottofase 2, dal 2 gennaio al 28 febbraio 2013; per la sottofase 3, dall’1 luglio 2013 al 30 settembre 2013.

Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito: www.regione.sicilia.it/Agricolturaeforeste/Assessorato.

In Toscana si investe su giovani e donne titolari di pmi

di Vera MORETTI

La Regione Toscana crede nei giovani e nelle donne titolari di pmi ed investe sulle loro idee e sulla loro creatività.
Non è possibile, infatti, prescindere da questi soggetti che, lavorativamente parlando, spesso costituiscono una vera fucina di novità capaci di sbaragliare ogni concorrenza.

Per questo è stato pubblicato un bando per il finanziamento di progetti per un importo totale di 12 miliardi di euro da erogare nei prossimi 3 anni.

A partecipare alla campagna di promozione sono, oltre, ovviamente, alla Regione Toscana che finanzia il Fondo, Confartigianato Imprese Firenze, Banca CR Firenze, Fidi Toscana Spa, Camera di Commercio di Firenze, Provincia di Firenze.

Ma chi può partecipare al bando?
Innanzitutto i giovani under 40 titolari di impresa individuale o legale rappresentante almeno 50% dei soci che detengono almeno il 51% del capitale sociale, e poi le donne, sempre titolari di impresa individuale o legale rappresentante almeno 50% dei soci di società che detengano almeno il 51% del capitale sociale, senza limiti di età.
Ma possono partecipare anche i percettori di ammortizzatori sociali, senza limite di età.

Le domande possono essere avanzate qualora la propria impresa abbia un’età compresa tra i 6 mesi e i 3 anni e si può trattare di aziende appartenenti ad ogni settore, ad eccezione di quello agricolo.

Per quanto riguarda l’importo finanziato, comprenderà fino al 40% delle spese, che potranno essere relative ad acquisto o richiesta di macchinari, attrezzature e relative opere murarie necessarie, impiantistica aziendale, diritti di brevetto, licenze e marchi, avviamento, arredi, consulenze, promozione.
Non si accede, invece, al finanziamento, se si tratta di acquisti relativi a immobili aziendali, mezzi e attrezzature di trasporto di merci su strada, beni acquistati in contanti.

Il finanziamento verrà erogato tramite garanzia gratuita di Fiditoscana, che coprirà fino all’80% del rischio sul finanziamento bancario richiesto per avviare o sviluppare l’attività. Il limite massimo consentito per il finanziamento è di 312.500 euro da utilizzare nel medio–lungo periodo (5 e i 15 anni); oppure tramite rimborso a fondo perduto in un’unica soluzione fino al 70% degli interessi di finanziamento. Il tasso di interesse è convenzionato.

Gli interessati ad accedere al Fondo possono presentare la domanda entro il 30 aprile 2015, ma la concessione è limitata ad esaurimento scorte. In questo caso, dunque, conviene affrettarsi.