Pasticcerie piccole e grandi, a Firenze questo Natale calano le vendite di dolciumi

In calo rispetto al 2009 (-5%) i consumi dei dolci natalizi secondo un’indagine che l’Ufficio Studi di Confartigianato Firenze ha realizzato su un campione rappresentativo delle 526 pasticcerie, panetterie e cioccolaterie artigianali presenti a Firenze e provincia. Sostanzialmente stabili, invece, i prezzi che oscillano tra i 16 e i 27 euro/kg per i panettoni, dai 12 ai 25 per i pandori e dai 18 ai 29 per i ricciarelli. ”Le imprese artigiane si sono sforzate di non ritoccare i prezzi al rialzo – spiega Giovanni Guidarelli, coordinatore del settore Alimentazione di Confartigianato – nonostante il continuo aumento del costo delle materie prime, delle spese fisse e delle tariffe. Tuttavia, questo sforzo che gli artigiani hanno deciso di adottare perchè consapevoli che la crisi (da cui sono duramente colpiti) può essere superata solo facendo ripartire i consumi, non sufficiente a far fronte alle difficoltà economiche delle famiglie che continuano a frenare le spese”. ”La concorrenza della grande distribuzione, che applica prezzi sensibilmente inferiori sui prodotti industriali (si va dai 5 agli 11 euro per i panettoni e dai 4 ai 10 euro per i pandori), sicuramente non aiuta la piccola produzione artigianale – aggiunge Federico Conti, Presidente della Federazione Alimentazione di Confartigianato Imprese Firenze – La speranza che il trend si inverta nel corso della prossima settimana, quella di Natale, in cui, da alcuni anni, si stanno concentrando le vendite del settore”. Da sempre dalla parte della qualità e dei consumatori, Confartigianato raccomanda la massima attenzione per l’etichetta che garantisce la tipicità dell’acquisto e consente la certezza di comperare un prodotto artigianale. Panettoni e pandori artigiani, per chiamarsi tali, devono infatti contenere solo farina, uova, zucchero, burro, uva sultanina, frutta candita, lievito naturale, aromi naturali. In aggiunta, sono consentiti miele, vaniglia e cioccolato. I prodotti che non rispettano queste composizioni devono quindi essere commercializzati con nomi diversi, come Dolce di Natale. A Firenze e provincia, la vendita di panettoni (57% del totale) supera quella dei pandori. Dopo anni di sperimentazioni, le famiglie tornano alla tradizione: la specialità che sta infatti riscuotendo maggiore successo e gradimento presso i consumatori il classico panettone senza farciture.

fonte: Ansa

Firenze, frenano i mercati rionali e settimanali

Cala in media dell’11% nel 2009 il giro d’affari dei mercati settimanali e rionali a Firenze, con un ribasso che, nel caso del settore moda, arriva a toccare il 14% nel settore moda. Lo segnala una ricerca compiuta dall’Osservatorio del commercio su area pubblica, con Anva-Confesercenti,  Fiva-Confcommercio, Cisl ambulanti e Cna, e con il contributo  della Provincia di Firenze.

Mentre rimane immutato il volume degli acquisti, aumentano il costo dei magazzini (+7%) e i costi fissi (+5%): una disparità che ha come conseguenza un calo degli utili del 9%.

La ricerca ha riguardato i 176 mercati della provincia di Firenze: 35 a cadenza giornaliera, 127 settimanali e 14 mensili. Nei comuni della provincia due clienti su tre sono donne, così come i clienti residenti nel comune. A Firenze, la percentuale femminile sale al 74% e i clienti-residenti all’87%. I frequentatori dei mercati sono per la maggior parte impiegati (42%) e casalinghe (32%) in provincia, mentre nel capoluogo quasi la metà è formata da pensionati.

A Firenze, un contributo della Camera di Commercio alle micro e piccole imprese di tipo cooperativo.

A Firenze, al fine di sostenere l’acquisizione di servizi di consulenza da parte delle imprese della provincia, la Camera di Commercio  ha pubblicato un bando di finanziamento per tutte le imprese cooperative di micro, piccola e media impresa, attive ed iscritte presso il Registro delle Imprese della Camera di Commercio di Firenze nonché all’Albo Nazionale delle Imprese Cooperative tenuto dalla Camera di Commercio di Firenze, in regola con il pagamento del diritto annuale e non soggette alle procedure concorsuali.

Cosa sarà finanziabile?

  1. consulenza e assistenza per analisi del merito creditizio nell’ottica di Basilea 2 attraverso l’utilizzo di prodotti specifici per le imprese cooperative;
  2. quote di partecipazione e iscrizione a percorsi formativi, seminari e workshop;
  3. quote di partecipazione a fiere, mostre ed eventi promozionali in genere sia nazionali che esteri;
  4. consulenza ed assistenza per la redazione del bilancio sociale;
  5. consulenza e assistenza per il rilascio e/o il mantenimento per l’anno 2010 delle certificazioni in conformità alle seguenti norme: ISO 14000 o EMAS, ISO 9001, SA 8000, BSI 8008, OHSAS 18001/18002 e delle attestazioni SOA e HACCP;
  6. consulenza e assistenza per le attività propedeutiche alla certificazione volontaria di bilancio e due diligence;
  7. consulenza e assistenza per la redazione e l’aggiornamento del documento programmatico sulla sicurezza ai sensi del D. Lgs. 196/2003. 

Tutte le spese elencate dovranno riguardare attività (partecipazione a percorsi formativi, seminari, workshop, fiere e mostre, ecc, consulenze e assistenze) svolte successivamente alla presentazione della domanda di contributo.

L’agevolazione consiste in un contributo pari all’ 80% delle spese di cui ai punti 1, 2, 3 e 7, con un massimale di 1.000 euro ed un minimo di spese ammissibili pari a 500 euro per ciascun punto. Per i ai punti 4, 5 e 6,  invece il contributo sarà pari al 60% delle spese con un massimale di  3.000 euro ed un minimo di spese ammissibili pari a 2.000 euro per ciascun punto.

Qualora la domanda sarà relativa al finanziamento di più punti, il contributo massimo concedibile per ciascuna impresa non potrà superare 5.000 euro.

La domanda di contributo potrà essere inviata, dal 15 luglio al 30 settembre 2010, tramite raccomandata A/R alla Camera di Commercio di Firenze.

Nuova associazione di categoria per gli artisiti: è nata a Firenze Confartigianato Spettacolo.

A Firenze nasce Confartigianato Spettacolo, la prima associazione di categoria a rappresentare in Italia il variegato mondo di artisti, imprese e professionalità che gravitano intorno al settore musicale e dello spettacolo. Confartigianato Spettacolo, nata dal basso, su esplicita richiesta di artisti ed operatori del settore musica, ha da subito ampliato la prospettiva aprendo così a cantanti, musicisti, performer, scenografi, dj, creatori siti web, ecc. Insomma, chi con l’arte ci vive, avendola scelta come proprio mestiere. ”Obiettivi della categoria – spiega Silvia Vavolo, cantautrice e neoeletta Presidente della nuova categoria – la rappresentanza sindacale di imprese e artisti; la lotta al lavoro irregolare e l’emersione del nero; lo snellimento delle procedure burocratiche che appesantiscono la realizzazione di spettacoli culturali (si pensi solo ad autorizzazioni comunali e bollettini Siae necessari per un semplice live); la richiesta di apertura, sostegno e valorizzazione da parte degli enti locali ad imprese e professionisti del territorio che, in periodo di tagli pubblici al settore culturale, continuano a rischiare del proprio”.