Un premio per le imprese eccellenti

L’impresa italiana ha un futuro di eccellenza e c’è un premio che è lì a testimoniarlo. A partire da ieri si sono aperte ufficialmente le candidature per la seconda edizione del “Premio Giovani Imprese – Believing in the Future”, ideato e promosso da Fondazione Altagamma per sostenere le giovani imprese culturali e creative italiane nei settori della moda, gioielleria, design, hotellerie, food&beverage, motori (auto e nautica) e imprese digitali che operano nei medesimi settori.

Il Premio è rivolto a tutte le realtà italiane presenti sul mercato da non più di 10 anni, con una struttura distributiva fisica e i cui prodotti esprimano qualità e contemporaneità. Le candidature dovranno essere inviate entro il 15 giugno 2016.

Il Premio Giovani Imprese si rivolge non ai singoli talenti creativi e imprenditoriali ma alle aziende di diversi settori che, pur giovani, stanno svolgendo un percorso promettente di consolidamento e possono trovare in Fondazione Altagamma e nei partner del progetto un supporto importante per la crescita.

I 21 finalisti, 3 per categoria, saranno identificati e selezionati a fine giugno da un Advisory Board composto da professionisti e personalità di spicco nei diversi settori che provvederanno a valutare le candidature ricevute. Fanno parte dell’Advisory Board: Davide Paolini (giornalista gastronomico), Antonio Cristaudo (Pittimmagine), Stefania Lazzaroni (Fondazione Altagamma), Piero Lissoni (designer), Sara Maino (Vogue Italia), Cristina Morozzi (Istituto Marangoni Design), Walter De Silva (designer), Ettore Mocchetti (Traveller), Luca Martines (Yoox Net à Porter Group).

Le 7 imprese vincitrici saranno quindi decretate da una giuria composta dal presidente di Fondazione Altagamma Andrea Illy eda tutto il Board di Fondazione Altagamma, oltre ai partner del Progetto: Franca Sozzani, Direttore Responsabile de L’Uomo Vogue e Vogue Italia, Raffaele Jerusalmi, CEO di Borsa Italiana, Harald J. Wester, CEO di Maserati, Bruno Busacca, Dean di SDA Bocconi.

Ai vincitori, Fondazione Altagamma metterà a disposizione la Membership gratuita nella categoria Honorary Members e un percorso di mentorship creato su misura e costituito da una serie di incontri organizzati all’interno delle aziende socie da realizzarsi nel 2017.

Borsa Italiana offrirà invece alle imprese un percorso di training nell’ambito del programma ELITE e l’opportunità di esplorare l’interesse di possibili investitori internazionali facendo conoscere loro la propria impresa.

Maserati premierà un unico vincitore e renderà disponibile un programma formativo in vari dipartimenti aziendali, costruito in funzione del background e delle esigenze del vincitore stesso, per comprendere al meglio le dinamiche di un brand esclusivo nel panorama automotive internazionale.

SDA Bocconi riserverà infine alle imprese vincitrici una giornata di executive management training.

La rinascita del design italiano

Italia, Paese di poeti, santi, navigatori e di… design. Almeno questo è quanto emerge dallo studio Design Market Monitor, condotto dalla Fondazione Altagamma insieme a Bain&Company, secondo il quale il design made in Italy è risalito ai livelli pre-crisi.

Secondo lo studio Altagamma, il mercato mondiale del design nel 2014 ha totalizzato la bellezza di 90 miliardi di euro che salgono alla cifra astronomica di 360 miliardi se si considera anche il cosiddetto design unbranded. Ma c’è design e design, e quello che fa la differenza, il design alto di gamma, cuba quasi 30 miliardi sul totale (29 per la precisione), 8,3 dei quali sono appannaggio del design italiano. Vuoto per pieno, si parla di circa il 30%. Mica male.

Se poi si sale ancora di più, nell’altissimo di gamma, il cosiddetto pure design (valore totale 18 miliardi), l’Italia è regina incontrastata: siamo infatti i primi produttori ed esportatori, con una quota di mercato pari al 39%. All’interno di questa, l’Italia detiene il 35% del mercato dell’illuminazione e il 34% di quello del cosiddetto living&bedroom.

Secondo lo studio di Altagamma, anche nel settore del design le imprese italiane confermano la loro fortissima vocazione all’export, con il 67% della produzione destinata al di fuori dei confini nazionali. In aumento nel 2014 le esportazioni di prodotti di design italiano nei Paesi emergenti (+7%), negli Stati Uniti (+6%) e in Europa (+1%).

Per chiudere in bellezza con le cifre, lo studio di Altagamma rileva che gli operatori italiani del settore design sono 190 su 360 e totalizzano un fatturato medio di 45 milioni di euro a prezzi retail, contro i 120 degli operatori esteri.

Secondo il vicepresidente di Fondazione Altagamma, Armando Branchini, “le aziende italiane hanno un ruolo importantissimo che si sono costruite negli anni attraverso una straordinaria capacità di progettazione e industrializzazione del prodotto. Le sfida da ora in poi sono quelle della crescita dimensionale, di andare sempre di più verso il mercato finale, ed essere conosciuti dal consumatore finale ma anche conoscere il consumatore finale per capire che cosa ha bisogno nel settore dell’arredamento e del design”.

Le eccellenze del Made in Italy insieme a Firenze

Appuntamento domani a Firenze per il seminario “Eccellenze d’impresa – Eccellenze nella solidarietà”, organizzato per aumentare le collaborazioni tra cooperative sociali e alcune delle migliori griffe del Made In Italy per quanto riguarda temi come il welfare aziendale, l’inserimento lavorativo di persone disabili, il recupero dei mestieri e lo sviluppo locale.

Si tratta del terzo incontro nato dal protocollo d’intesa firmato tra Fondazione Altagamma e Federsolidarietà – Confcooperative, con lo scopo di mettere in relazione le cooperative sociali con le imprese della Fondazione Altagamma, favorendo così iniziative di recupero dei mestieri, di rigenerazione del territorio attraverso l’utilizzo delle risorse e competenze presenti anche allo scopo di creare le migliori occasioni per inserimenti lavorativi mirati.

I lavori saranno aperti dall’intervento di Ferruccio Ferragamo, presidente del Polimoda e presidente di Salvatore Ferragamo spa, al quale faranno seguito Santo Versace, presidente e fondatore Fondazione Altagamma e Giuseppe Guerini, presidente Federsolidarietà – Confcooperative, che descriveranno gli obiettivi da raggiungere e le attività previste nel Protocollo d’intesa tra Fondazione Altagamma e Federsolidarietà

Questi due interventi saranno l’introduzione alla tavola rotonda che si svolgerà su esperienze d’eccellenza, attività in corso e nuove prospettive che ha lo scopo di aggiornare sugli sviluppi del protocollo nei territori e di presentare alcuni casi sui quali costruire nuove sperimentazioni.

Vera MORETTI

A Milano, l’eccellenza della solidarietà e del Made in Italy

Dopo la firma di un protocollo avvenuta a novembre tra Federsolidarietà e Fondazione Altagamma, che aveva come obiettivo quello di far interagire le cooperative sociali e le imprese iscritte alla Fondazione, sta per avere luogo il convegno tra le due Associazioni.

L’evento, un’iniziativa che mette in collaborazione l’eccellenza della solidarietà e l’eccellenza del Made in Italy, si terrà a Milano il 13 marzo e saranno molte le personalità che vi parteciperanno, a cominciare da Massimo Minelli, presidente di Federsolidarietà Lombardia Confcooperative, Giuseppe Guerini, presidente Federsolidarietà – Confcooperative e Santo Versace, presidente Fondatore Fondazione Altagamma e presidente della Versace spa.

Interverranno anche Armando Branchini, segretario generale Fondazione Altagamma, Vincenzo De Bernardo, direttore Federsolidarietà – Confcooperative, Carlo Rivetti, presidente di Sportsware Company (Stone Island) e Dario Fumagalli, Ceo di Artemide.

Durante la giornata, verranno presentate le possibili collaborazioni tra cooperative sociali lombarde ed imprese for profit:

  • produzioni biologiche e del mercato equo e solidale: cooperativa Equo Mercato e Cooperativa sociale Oasi Mosaico,
  • turismo sociale: i progetti Diaforà e Albergo diffuso Borgo Presolana:
  • cooperative sociali La Fenice e Aquilone, imprenditorialità delle donne detenute: il progetto sigillo,il progetto Rete Clima.

Per partecipare, è possibile scrivere a lombardia@confcooperative.it entro il 5 marzo.

Vera MORETTI

L’emendamento Nannicini accolto da un coro di no

di Vera MORETTI

L’emendamento Nannicini che stabilisce l’innalzamento a 15 anni della moratoria sull’applicazione della protezione del diritto d’autore delle opere di design, è stato accolto con un unanime pollice verso da parte di tutte le principali associazioni di categoria.
Il motivo è che questo emendamento è contraddittorio rispetto ad una direttiva comunitaria esistente.

Le maggiori associazione, ovvero ADI (Associazione per il Disegno Industriale), Confindustria, Indicam, Assarredo, Assoluce, Fondazione Altagamma, Fondazione Valore Italia, Fondazione ADI e CNAC (Consiglio nazionale Anticontraffazione) hanno intenzione di esprimere il loro totale dissenso nei confronti di questo provvedimento in una conferenza stampa, poichè i diritti d’autore vengono colpiti duramente.

Inoltre, Confindustria, Fondazione Altagamma, Assarredo, Assoluce e Indicam si erano già precedentemente opposte ad un tentativo di vanificare la normativa europea con un emendamento introdotto all’interno del Decreto Sviluppo, riuscendo a fare abrogare la modifica all’Art.239 improvvidamente proposta.

Daniela Mainini, rappresentante del Centro Studi Anticontraffazione, ha dichiarato: “Occorre avere uno sguardo europeo e rimanere nei limiti dei 5 anni voluti dal Comitato Europeo, perché, sebbene all’estero ci considerino la culla del design e della creatività, non hanno altrettanta fiducia nella tutela che garantiamo ai prodotti e questo può portare a disincentivare gli investimenti nel nostro Paese da parte di aziende estere“.