Le persone più ricche d’Italia: la curiosa classifica di Forbes

A fine anno tutti fanno i bilanci e così arriva anche qualche curiosa classifica, tra cui anche quella dedelle persone più ricche d’Italia, molti di noi non troveranno il loro nome, ma la curiosità tenta.

Chi sono le persone più ricche d’Italia?

A stilare la curiosa classifica è stata la rivista Forbes che ha sottolineato come nel 2022 ci siano 50 miliardari in Italia, solo 1 in più rispetto a un anno fa, 8 hanno perso il loro ruolo. È sceso però il patrimonio medio dei miliardari d’Italia, insomma la crisi si fa sentire anche per loro. Non guarderemo tutte le posizioni ma solo le prime 10.

Al decimo posto dei miliardari d’Italia c’è Patrizio Bertelli, Amministratore delegato del Gruppo Prada e marito di Miuccia Prada, il patrimonio dichiarato è di 4 miliardi di dollari.

Con lo stesso patrimonio di 4 miliardi si pone al nono posto, ma si tratta di un ex equo, Miuccia Prada, a conferma che il settore lusso in Italia genera ancora buoni guadagni.

All’ottavo posto della classifica con 4,1 miliardi di dollari di patrimonio stimato ci sono Augusto e Giorgio Perfetti giganti delle caramelle Perfetti Van Melle che controllano marchi come Mentos, Chupa Chups e Golia.

Settimo posto per Piero Lardi Ferrari dirigente dell’omonima azienda concentrata sulla produzione di auto di lusso. Il suo patrimonio è di 4,2 miliardi di euro.

Il sesto posto della classifica degli italiani più ricchi spetta a Giuseppe De Longhi proprietario del noto marchio di produzione elettrodomestici, in questo caso il patrimonio si aggira sui 4,4 miliardi di dollari.

La prima parte della classifica delle persone più ricche d’Italia

Il quinto posto spetta Massimiliana Landini Aleotti e famiglia che ha ereditato il colosso della casa farmaceutica Menarini da marito Alberto Aleotti e vanta un patrimonio di 5,4 miliardi di dollari. Vista la particolare classifica sottolineiamo che è la donna più ricca d’Italia.

Il quarto posto della classifica delle persone più ricche d’Italia è occupato da Silvio Berlusconi e famiglia con un patrimonio di 7,1 miliardi di dollari.

Il terzo posto è occupato un’altra volta da esponenti del mondo della moda e del lusso, si tratta di Giorgio Armani che ha un patrimonio stimato di 7,8 miliardi di euro.

Al secondo posto invece c’è la famiglia Del Vecchio proprietaria del marchio Luxottica conosciuto in tutto il mondo per la produzione di lenti da vista. Il patrimonio stimato è di 27,3 miliardi di dollari, stacca quindi il modo deciso il terzo in classifica.

Infine c’è il primo posto che spetta a chi della dolcezza ha fatto il suo marchio personale di fabbrica, si tratta di Giovanni Ferrero, proprietario della Ferrero che produce la nota Nutella. In questo caso il patrimonio stimato è di 36,2 miliardi di dollari.

Ultime curiosità: rientra tra i 50 più ricchi d’Italia anche Lina Tombolato, vedova di Ennio Doris scomparso pochi mesi fa e fondatore di Banca Mediolanum. Escono invece dalla classifica Emma e Antonio Marcegaglia e Andrea Della Valle di Tod’s.

Torino: presentato il nuovo distretto manifatturiero USA

Dopo il Michigan il mese scorso, si focalizza ora sulla Georgia, stato del Sud Est degli USA, l’attenzione della Camera di Commercio di Torino. Nell’appuntamento previsto questa mattina a Torino Incontra (fino alle 12.30), una delegazione di Atlanta presenta alle imprese piemontesi le soluzioni migliori per commerciare con gli Stati Uniti, gli aspetti giuridici e fiscali degli investimenti esteri, le strategie più efficaci per l’inserimento sul mercato nord americano. L’incontro è stato organizzato dalla Camera di Commercio di Torino, Confindustria, ICE, con la collaborazione del Georgia department of Economic development.

La rivista Forbes segnala che i maggiori beneficiari della ripresa della produzione industriale americana saranno sempre più localizzati proprio nell’area Sud Est. Produttori stranieri stanno già investendo in quello che è ormai considerato il nuovo distretto manifatturiero negli Stati Uniti: la Caterpillar ha recentemente annunciato l’avvio di una nuova sede produttiva in Georgia che prevede un investimento di 200 milioni di dollari e circa 1.400 nuovi addetti.

L’area è una base ideale per attività industriali e la piattaforma più adatta per realizzare magazzini e strutture produttive e distributive che servano tutto il territorio USA e i Paesi NAFTA: al crocevia delle Americhe, dispone di primari porti nazionali ed è servita da un sistema di trasporto ferroviario e su gomma tra i più validi degli Stati Uniti. L’aeroporto di Atlanta è tra i più frequentati ed efficienti al mondo. Non a caso l’intero South East ha già attratto centinaia di investitori italiani in settori che costituiscono la struttura portante del sistema economico del nord Italia. In particolare, nello stato della Georgia, sono arrivate aziende produttrici di macchine agricole, movimento terra e per l’edilizia, macchine per l’imballaggio, lavorazione del legno, telecomunicazioni, industria aeronautica civile e militare, componentistica auto, tessile, arredamento, motori, agroindustria.

La Camera di Commercio di Torino propone alle aziende piemontesi interessate a investire negli Stati Uniti due programmi: ASSIST IN, servizio di assistenza in ambito legale, fiscale, amministrativo in loco – a cui è ancora possibile iscriversi – e GAP, prestigioso programma di accompagnamento alle imprese per sviluppare una strategia di crescita internazionale. GAP è ideato dalla UCLA Anderson School of Managment – University of California e per il 2012 sono dieci, tre più del previsto, le aziende torinesi selezionate per parteciparvi.

Da quest’anno, poi, è a disposizione delle aziende piemontesi un desk della Camera di Commercio di Torino a Los Angeles, California, gestito operativamente da Ceipiemonte. A rafforzare ulteriormente i rapporti con gli USA sarà la prossima missione camerale, prevista a fine aprile, in occasione della tradizionale presenza al congresso mondiale del SAE di Detroit.

Fonte: camcom.gov.it

Forbes 2012: chi è l’uomo più ricco del mondo?

di Alessia CASIRAGHI

Il più ricco vanta un patrimonio da 69 miliardi di dollari, il più giovane ha 27 anni, il più vecchio 92. La prima donna si è aggiudicata l’11mo posto, il primo italiano il 23mo. Di cosa stiamo parlando? Dell’annuale classifica stilata dalla rivista americana Forbes, numeri da far girare la testa.

Al primo posto troviamo Carlos Slim: è messicano l’uomo più ricco del mondo, il magnate delle telecomunicazioni che vanta una fortuna stimata attorno ai 69 miliardi di dollari. (Solo) 61 miliardi di dollari per Bill Gates, il fondatore di Microsoft si deve accontentare della medaglia d’argento, mentre sul podio, in terza posizione, troviamo il Presidente di Berkshire Hathaway, l’oracolo di Omaha Warren Buffet. La sua fortuna accumulata? Un patrimonio da 44 miliardi di dollari.

Al quarto posto il primo europeo:è  il patron di LVMH Bernard Arnault che vanta una fortuna pari a 41 miliardi di dollari. Scorrendo la classifica, si incappa in altri due nomi di colossi della moda, questa volta low cost: Amancio Ortega, fondatore della catena spagnola Zara, con un patrimonio da 37,5 miliardi di dollari, e lo svedese Stefan Persson, figlio del fondatore di Hennes & Mauritz , nota al grande pubblico come H&M, con 26 miliardi di dollari.

Il primo fra gli italiani? E’ ancora una volta Michele Ferrero, al 23mo posto con un patrimonio di circa 14 miliardi di dollari. Il secondo paperone d’Italia è invece Leonardo Del Vecchio, patron di Luxottica, al 74mo posto con 11,5 miliardi, seguito da Re Giorgio Armani, che si è dovuto accontentare del 127mo con 7,2 miliardi di dollari.
Prima fra le donne, almeno in Italia, Miuccia Prada, al 139mo posto con 6,8 miliardi. Occorre scendere alla posizione 169 per trovare Silvio Berlusconi, con una fortuna stimata attorno ai 5,9 miliardi di dollari.

E le donne? La donna più ricca del mondo è Christy Walton, all’11mo con 25,3 miliardi di dollari, grazie alla catena di supermercati di famiglia Wal Mart. Al 15mo posto la donna più ricca d’Europa, e la più ricca di Francia dopo Arnault, Liliane Bettencourt, l’unica figlia ed erede di Eugène Schueller, fondatore del band di cosmesi L’Oréal, con una fortuna di 25,3 miliardi di dollari.

Ma nella classifica di Forbes non mancano le self made women: c’è la giornalista cinese Wu Yajun, attiva nel settore immobiliare che ha costruito una fortunata pari a 5,7 miliardi di dollari. Da citare anche l’americana Sara Blakely, creatrice del marchio di lingerie Spanx, che ha trasformato in pochi anni un investimento iniziale di 5000 dollari in un patrimonio di oltre 1 miliardo di dollari.

E ancora, sapete qual è il miliardario più giovane? Ha 27 anni, ma non è Mark Zuckerberg. Si perché il più giovane in assoluto nella classifica di Forbes è Dustin Moskovitz, 3,5 miliardi di dollari, e solo 8 giorni in meno del suo capo, il fondatore di Facebook, Mark Zuckerberg. Mr Facebook è al 35mo posto con 17,5 miliardi di dollari. Prima di lui, tra gli under 40, troviamo Sergey Brin, il cofondatore di Google, che si aggiudica insieme al collega Larry Page, il 24mo posto della classifica con una fortuna stimata a 18,7 miliardi di dollari. Età? 38 anni.

Anche i ricchi piangono. Il 2012 non è stato di certo un anno facile anche per multimiliardari: si stima che 441 abbiano perso la propria fortuna negli ultimi 12 mesi, anche se 461 hanno al contrario aumentato il proprio patrimonio. E non a caso quest’anno Forbes ha contato un numero di miliardari da record nel mondo: gli uomini più ricchi del pianeta sono 1.226, vale a dire l’1% in più rispetto all’anno scorso.

E’ Linkedin il sito preferito dai Top Manager

Linkedin, il social network dedicato alla rete professionale, è in cima alla lista dei siti più visitati dai Top Manager di tutta Europa. Lo rivela la ricerca Business Elite Europe survey 2011 condotta da Ipsos Mori.

Top manager, capitani d’azienda, imprenditori, business leader provenienti da 17 diversi Paesi Europei, hanno mostrato un’attitudine sempre più diffusa verso i social network. E se al primo posto fra i siti più visitati c’è Linkedin, la medaglia d’argento va a Google news, seguito dalle pagine web della Bbc. Scorrendo la classifica, Yahoo si posiziona quarto, anche se su base mensile vince la sfida il sito del Financial Times. Seguono Skynews, Bloomberg, Cnn, Eurosport, Economist.

Informati, multimediali e multitasking. I Top Manager europei utilizzano sempre più i media digitali, da internet agli smartphone, dai tablet ai social network. Anche se il 95% confessa di non poter fare ancora a meno del classico quotidiano cartaceo, e l‘86% usa la tv come mezzo per restare aggiornati sulle ultime notizie.

Per l’informazione economica e finanziaria il canale privilegiato resta comunque la carta stampata quotidiana, con il 47% delle preferenze, seguito da internet con il 32%. Tra i siti di informazione economica più cliccati troviamo il New York Times e il Wall Street Journal, seguiti dalla Harvard Business Review, il Time, il National Geographic, Business Week e Forbes.

Il profilo medio dei top manager intervistati è quello di un professionista con un patrimonio che si aggira intorno ai 730mila euro, il 10% in meno rispetto allo scorso anno. Qualche altra curiosità sulle abitudini dei top manager? Viaggiano spesso per lavoro, l’87%, ma utilizzano sempre meno business e prima classe, 35% contro il 42% del 2008.

Sul fronte del business, a preoccupare maggiormente i manager sono la volatilità dei mercati e l’incertezza economica, ma anche i prezzi di petrolio e materie prime.

Alessia Casiraghi