Nuovo bonus formazione 4.0, il credito di imposta arriva al 70%

Aumenta la percentuale del credito di imposta per il nuovo bonus formazione 4.0. L’aliquota applicata alle spese ammissibili può arrivare al 70% nel caso delle piccole imprese e al 50% per le aziende di media grandezza. Ammesse al credito di imposta sono le imprese che sostengano spese per la formazione nei settori delle vendite e del marketing, dell’informatica e delle tecniche e tecnologie della produzione. La formazione dovrà essere effettuata da enti qualificati che siano al di fuori del contesto dell’impresa utilizzatrice. Il nuovo regime di aiuti e di crediti di imposta per le imprese è stato delineato dal decreto legge numero 50 del 2022, il cosiddetto “decreto Aiuti”.

Credito di imposta alle imprese per le attività di formazione 4.0: i riferimenti normativi

L’obiettivo del provvedimento è quello di incentivare la formazione e la valorizzazione del fattore umano all’interno delle imprese. La formazione deve essere certificata dalle attività svolte al fine di incrementare la competenza professionale degli addetti, soprattutto in ambito tecnologico e dei processi produttivi. Le nuove aliquote del credito di imposta maggiorate al 70% per le piccole imprese e al 50% per le medie imprese si applicano per i progetti formativi e le relative spese sostenute in data posteriore al 18 maggio scorso. Il provvedimento, attualmente all’esame della Corte dei conti, entrerà in vigore successivamente alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale.

Bonus formazione 4.0, quali sono le aliquote del credito di imposta spettante alle imprese?

Le novità del nuovo bonus formazione 4.0 sono contenute nel comma 1, dell’articolo 50, del decreto legge numero 50 del 2022. In particolare, il provvedimento contiene le disposizioni normativi per applicare le percentuali maggiorate del credito di imposta spettante alle imprese per la formazione 4.0 dei propri dipendenti. Pertanto, il ministero per lo Sviluppo economico (Mise) ha disposto che:

  • il credito di imposta passi dal precedente 50% al 70% delle spese ammissibili per le imprese piccole. Il limite delle spese all’anno è pari a 300 mila euro;
  • il bonus per la formazione 4.0 passi dal 40% al 50% per le imprese di media grandezza. Il limite delle spese all’anno è pari a 250 mila euro;
  • le imprese di grandi dimensioni il bonus spettante è pari al 30% delle spese sostenute fino al tetto di 250 mila euro all’anno, come già previsto dal decreto legge numero 50 del 2022.

Chi deve fornire la formazione 4.0 ai dipendenti delle piccole e medie imprese?

La formazione ai dipendenti delle imprese deve essere fornita da enti qualificati che siano esterni all’impresa fruitrice del credito di imposta. Pertanto, i soggetti ammissibili alla formazione sono quelli elencati:

  • al comma 6, dell’articolo 3, del decreto ministeriale del 4 maggio 2018, con integrazione del comma 213 dell’articolo 1, della legge numero 160 del 2019;
  • dai centri di formazione e di alta specializzazione elencati dal comma 115, dell’articolo 1, della legge numero 232 del 2016. Tra questi ultimi si ritrovano gli European Digial Innovation Hub (Edih).

Quali sono le attività formative ammesse al credito di imposta 4.0 delle imprese per la formazione?

Le attività di formazione 4.0 ammesse al credito di imposta delle imprese oggetto di maggiorazione dell’aliquota devono comprendere l’accertamento del livello di conoscenze di base di chi riceva la formazione. Inoltre, tutte le attività formative dovranno avere una durata di almeno 24 ore. È previsto, ai fini del completamento della formazione e dell’ottenimento della maggiorazione del credito di imposta, un esame finale che attesti le qualità e le competenze acquisite durante il periodo di formazione. Per la valutazione di dipendenti che seguano i corsi di formazione 4.0 sono stati inoltre introdotti parametri determinati ai fini della misurazione dei risultati ottenute e delle competenze acquisite. Le lezioni, infine, possono essere svolte anche a distanza, nella modalità e-learning.

Decreto Aiuti 2022: aumenta il credito di imposta per formazione e investimenti

Novità per le imprese: con il Decreto Aiuti 2022 n° 75, approvato il 2 maggio dal Consiglio del Ministri, sono potenziati gli aiuti grazie a un aumento del credito di imposta per la Formazione 4.0 e per gli Investimenti 4.0. Ecco i nuovi importi di cui potranno avvalersi le imprese che decideranno di puntare sull’innovazione tecnologica.

Credito di imposta per Formazione 4.0

Il credito di imposta per la Formazione 4.0 è stato introdotto per la prima volta con la legge di bilancio 2020 e consiste in un sostegno alle piccole e medie imprese che decidono di investire in formazione 4.0 in favore dei lavoratori. Si tratta di adeguare le competenze del personale all’uso in sicurezza delle nuove tecnologie che possono accelerare o migliorare il processo di produzione o consentono di aumentare la qualità dei prodotti. In questo modo i dipendenti hanno nuove competenze spendibili nel mondo del lavoro e non c’è perdita di lavoro legata a conoscenze obsolete dei dipendenti.

Affinché si possa accedere al credito di imposta per la formazione 4.0 è necessario che le attività di formazione a carico dei dipendenti siano erogate da soggetti specifici individuati in un decreto del MISE (Ministero dello Sviluppo Economico), inoltre al termine dei corsi di formazione devono essere rilasciati certificati in cui sono indicate le competenze acquisite dai dipendenti.

Tra le tematiche che possono essere affrontate nei corsi ci sono big data, cyber security, realtà virtuale e realtà aumentata, analisi dei dati e robotica.

Attualmente gli aiuti previsti sono:

  • 30% per le grandi imprese (budget massimo di spesa 250.000 euro);
  • 40% per le medie imprese ( sempre con budget massimo di spesa di 250.000 euro);
  • 50% per le micro e piccole imprese, in questo caso con budget di spesa massima annuale di 300.000 euro.

Con l’entrata in vigore delle nuove norme previste nel decreto Aiuti 2022 le piccole e medie imprese possono ottenere maggiori agevolazioni, infatti il credito di imposta sarà di:

  • 70% per micro e piccole e imprese;
  • 50% per le medie imprese.

Per conoscere se la tua impresa può essere classificata come piccola o media, leggi l’articolo: Micro, Piccola e Media Impresa: definizione e differenze

Nel decreto Aiuti 2022 aumenta il credito di imposta per Investimenti 4.0 in beni immateriali

Naturalmente la Formazione 4.0 ha poco senso se all’interno dell’impresa non vi sono tecnologie 4.0. Proprio per questo motivo il decreto Aiuti 2022 varato dal Consiglio dei Ministri c’è la previsione del credito di imposta anche per gli investimenti 4.0.

In questo caso l’obiettivo è supportare le imprese che investono in beni immateriali come software, piattaforme e applicazioni. Tale misura è stata introdotta per la prima volta con la legge di bilancio 2017 e ora aumentano le aliquote per i soli beni immateriali.

In questo caso l’aliquota del credito di imposta aumenta dal 20% al 50%.

Tale maggiorazione si applica per gli investimenti 4.0 effettuati dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022, inoltre si può ottenere la maggiorazione anche per gli investimenti effettuati dal 1° gennaio 2022 al 30 giugno 2023, ma in questo caso vi è un’ulteriore condizione e cioè che l’ordine sia stato accettato dal venditore entro il 31 dicembre 2022 e sia stato versato entro la stessa data un acconto pari almeno al 20% del valore dei beni acquistati.

Per il credito di imposta per gli investimenti 4.0 è comunque previsto un tetto massimo per la spesa, questo è fissato in un milione di euro.

Restano immutati gli aiuti previsti per l’acquisto di beni materiali. Si può avere una disamina su questi nell’articolo: Piano industria 4.0 e finanza agevolata. Benefici per le imprese

Il credito di imposta potrà essere fatto valere dalle imprese attraverso l’uso del modello F24 per la compensazione dei crediti con i “debiti fiscali”.