Franchising immobiliare, un settore in salute

Uno dei settori più rilevanti all’interno del grande mondo del franchising è quello del franchising immobiliare. Un segmento che pare piuttosto dinamico, anche nel contesto del mondo del franchising, che meglio di altri ha resistito alla crisi.

Le cifre dicono infatti che il biennio 2014-2015 è stato all’insegna della ripresa, con un aumento del 15% dei mutui erogati nel terzo trimestre del 2014 e una crescita delle compravendite, arrivate a quota 450mila per anno, equivalenti a un fatturato di 110 miliardi.

Il settore del franchising immobiliare vede un numero di agenzie presenti in Italia di poco superiore a 40mila, con un numero di agenzie aderenti a un network poco superiore alle 4mila. Secondo le stime delle principali reti in franchising, si tratta di un numero destinato a crescere, grazie a molte nuove aperture previste per il 2016.

Del resto, affidarsi per il proprio franchising immobiliare a un grande gruppo affermato sul mercato immobiliare e conosciuto a livello nazionale, offre maggiori prospettive di competitività rispetto alla singola agenzia immobiliare, con costi di investimento iniziali più bassi per l’avvio di un’agenzia e possibilità di crescenti nel tempo.

Franchising immobiliare in sofferenza

Questo 2014 non è un grande anno per il franchising immobiliare. Finora nel 2014 sono state chiuse 575 agenzie immobiliari affiliate a network di intermediazione immobiliare; un calo del 12,5% per il franchising immobiliare che si inserisce in un trend negativo iniziato nel 2010 e tutto sommato in controtendenza rispetto al settore del franchising, che continua a crescere.

Il dato emerge dal report “Reti e aggregazioni immobiliari” elaborato da Gerardo Paterna, appuntamento annuale per tastare il polso al segmento delle agenzie. Il report ha preso in considerazione 11 marchi del franchising immobiliare e ha rilevato come a soffrire siano soprattutto i big come Tecnocasa (con una quota pari al 49,89% delle attività in franchising), passando per Gabetti (11,38%) o Gruppo Toscano (4,85%). Crescono invece le realtà indipendenti: +0,81% rispetto al 2013.

Secondo Paterna,le criticità riferite al format proposto dal franchising immobiliare riguardano generalmente i costi fissi legati all’affiliazione, la mancata efficacia dei servizi offerti, la scarsa efficienza nell’erogazione dei servizi pagati“. E nascono anche consorzi e associazioni tra i professionisti, così come aumenta l’impiego delle piattaforme di Multiple Listing Service (MLS).

Sempre secondo Paterna, nel mondo del franchising immobiliarei brand nazionali devono tornare focalizzarsi sull’agente immobiliare in un’ottica win-win, dove si incassano royalties a fronte delle performance del partner affiliato. Inoltre devono rivalutare le politiche aggregative con altri gruppi per eliminare centri di costo e liberare risorse per creare nuove opportunità. Infine devono passare dalla visione di rete agenziale a quello di rete distributiva, l’ultimo miglio della filiera, indispensabile per conquistare segmenti di mercato diversamente fidelizzati“.

 

Tecnocasa: “Il franchising immobiliare scelta intelligente”

 

Dal 1986 Tecnocasa offre servizi di intermediazione immobiliare nelle fasi di vendita, acquisto o locazione di immobili ad uso residenziale, industriale e commerciale attraverso un network specializzato di agenzie in franchising, presenti capillarmente sul territorio Italiano. A proposito di franchising, oggi abbiamo incontrato Antonio Pasca, Presidente Tecnocasa Franchising SpA, con il quale abbiamo discusso sulle potenzialità della formula.

Dott. Pasca, il giro d’affari delle attività commerciali in franchising è cresciuto negli ultimi cinque anni del 5,5%. La formula del franchising può essere uno dei veri antidoti alla crisi?
La formula di franchising, quando utilizzata appieno e attraverso gli strumenti innovativi messi a disposizione dal franchisor, è un driver fondamentale per riproiettare l’economia delle agenzie verso un futuro di solidità e di conseguenza rivitalizzare il settore.
È innegabile che l’intero settore immobiliare in questi anni abbia risentito del periodo difficile caratterizzato dalla crisi generalizzata. Gli ultimi anni sono stati anni difficili per il mercato immobiliare italiano, ma in questi primi mesi del 2014 si sono registrati i primi segnali di un riavvicinamento fiducioso al mercato. Tuttavia il nostro Gruppo è ben strutturato a prescindere dalla crisi. Per creare un grande Gruppo e mantenere il suo valore nel tempo non ci sono formule magiche ma tanto impegno ed una mission chiara: promuovere valori etici e una leadership morale nella gestione degli affari. E’ così che la politica della creazione del valore unita alla focalizzazione sulla competitività del business hanno permesso al Gruppo Tecnocasa di leader a livello nazionale ed europeo, con un totale di oltre 2.500 agenzie affiliate presenti in 12 nazioni.
Da sempre l’intento del Gruppo Tecnocasa è quello di avere il cliente al centro del proprio sistema.
Bisogna considerare la centralità del cliente e la consulenza, sia questa immobiliare o creditizia, che deve essere professionale e specializzata. L’attività del mediatore, oggi, non è più solo mettere in contatto le parti, ma è sempre più orientata alla consulenza immobiliare, sia nei confronti del venditore sia nei confronti dell’acquirente, per il quale si deve individuare la soluzione immobiliare più adatta e mediata fra i desideri e le effettive possibilità desunte da ciò che egli stesso dichiara.
Infatti operatori seri, preparati ed affidabili riescono a non subire l’influenza dei cicli immobiliari.
Dal punto di vista del franchisor il principale segreto per sviluppare e rafforzare la rete è l’organizzazione di tutti i servizi. In questa particolare congiuntura economica il Gruppo Tecnocasa ha deciso di rafforzare ulteriormente gli stessi servizi, impostando una strategia incentrata su alcuni punti fondamentali: l’integrazione tra le reti e l’innovazione. La realtà ed i numeri del Gruppo Tecnocasa consentono di fruire delle economie di scala necessarie a creare valore aggiunto alle agenzie, posizionandosi sul mercato in modo strutturato, con un abbattimento dei costi, fondamentale in questo periodo di crisi.

Quali sono i vantaggi nel scegliere l’avventura del franchising?
Il franchising immobiliare può essere la soluzione giusta per chi intende avviare il proprio progetto imprenditoriale, soprattutto poi se è preceduto da un congruo periodo di attività nelle agenzie del gruppo al quale intende affiliarsi. La nostra visione del “scegliere l’avventura del franchising” prescinde dal concetto che affiliarsi ad un marchio non è solo pagare una royalty. Per un marchio noto come il nostro è importante contribuire in prima persona alla realizzazione di un progetto condiviso fra imprenditori autonomi (Franchisor e Franchisee) sviluppando sinergie e opportunità comuni.
E’ noto che anche nel real estate le opportunità che sono a disposizione del franchisee sono più numerose quanto più è strutturato il sistema al quale ci si affilia. E in questo il Gruppo Tecnocasa fa la differenza, mette in campo continuativamente servizi creati appositamente per mettere in grado i suoi professionisti di svolgere la loro attività più agevolmente, in modo veloce e mirato, attivando progetti concreti finalizzati all’incremento dei ricavi e non al taglio dei costi.
Nel nostro Gruppo puntiamo su una rosa di servizi esclusivi per i nostri franchisee quali la possibilità di accedere a canali pubblicitari dedicati e specialistici, sia su supporto cartaceo (Periodico) sia digitale (portale internet); uno strumento gestionale dell’attività di agenzia e di presidio del territorio innovativo (software informatici); la banca dati condivisa per aree omogenee delle richieste di acquisto, che consente una gestione corretta del proprio portafoglio immobili, una scuola di formazione interna che eroga formazione continua e a tutti i livelli. Ogni agenzia affiliata, poi, può avvalersi del supporto dell’Area Manager e del Consulente oltre ovviamente ad una consulenza tecnico-commerciale altamente qualificata avrà la possibilità di ricevere i suggerimenti e gli orientamenti operativi più adatti per conservare l’efficienza e l’omogeneità operativa propri del Metodo Tecnocasa.

Per avviare un’attività in franchising che capitale mediamente si deve investire?
E’ possibile entrare nel nostro network attraverso un training presso le agenzie affiliate. Sin dal 1986, anno di lancio del franchising, Tecnocasa ha infatti puntato esclusivamente sulla crescita interna dei collaboratori d’agenzia che, anche senza una specifica esperienza nel settore, grazie ad una attenta e costante formazione sia teorica che pratica presso le agenzie, possono realizzare il proprio progetto imprenditoriale. Questo ha consentito al franchisor di propagare la rete, capillarmente, su tutto il territorio nazionale e internazionale.
L’investimento necessario all’apertura di un’agenzia affiliata Tecnocasa e Tecnorete ai nostri marchi tiene conto di diverse variabili: bacino d’utenza assegnato in esclusiva, penetrazione della rete nella provincia oggetto dell’apertura. Indicativamente si aggira sui: 25/30.000 Euro. Da sottolineare gli importanti investimenti pubblicitari effettuati dal franchisor per mantenere ai massimi livelli la notorietà del marchio.
Gli obblighi per gli affiliati possono essere riassunti con “applicazione del metodo operativo, trasparenza e correttezza professionale nei confronti del cliente e osservanza della deontologia professionale” che sono i punti fermi attorno ai quali ruota la struttura del contratto sottoscritto dai nostri Franchisee.
Tecnocasa ha sempre puntato soprattutto a figure junior, preferibilmente tra i 18 e i 35 anni, diplomati o laureati anche senza una specifica esperienza. I giovani, come già accennato, vengono preparati all’interno del Gruppo per arrivare all’affiliazione. Attualmente i requisiti professionali per diventare agente immobiliare sono il possesso del diploma di scuola media superiore o la laurea, e l’attestato di superamento dell’esame che l’interessato sostiene presso la Camera di Commercio dopo aver frequentato un corso preparatorio riconosciuto dalla Regione. Per diventare un buon agente immobiliare sono necessarie, inoltre, spiccate ed innate doti di relazione e predisposizione alla mediazione.
La particolare attenzione del nostro Gruppo allo sviluppo attraverso la crescita interna delle risorse umane ci fa ben sperare. Contiamo già diversi collaboratori preparati per l’affiliazione.
Una particolare attenzione la stiamo dando alla preparazione di collaboratori per lo sviluppo della rete industriale/commerciale.

Jacopo MARCHESANO

Quando il franchising è di casa

 

Esiste un segreto per avere successo nel mondo del franchising? Quali sono i passi da compiere quando si decide di avviare un’attività in affiliazione? Infoiva, dopo aver approfondito l’aspetto normativo del contratto di franchising, sceglie quest’oggi di entrare nel vivo, interpellando una delle maggiori agenzie di franchising del settore immobiliare in Italia: Tecnocasa.  Attiva da oltre 25 anni sul territorio nazionale, ma con numerose filiali all’estero, dalla Spagna all’Ungheria, dal Messico alla Thailandia, Tecnocasa, con le reti di intermediazione immobiliare Tecnocasa, Tecnocasa Immobili per l’Impresa e Tecnorete, vanta oggi in Italia  3.300 agenzie in franchising.

Infoiva ha intervistato Antonio Pasca, Presidente Tecnocasa Franchising Spa.

Gestire una rete così estesa di franchising nel settore immobiliare quali problemi e quali vantaggi comporta?
Le scelte strategico/organizzative per noi sono importanti: la centralità del cliente è fondamentale e la consulenza, sia immobiliare che creditizia, deve essere professionale e specializzata. L’attività del mediatore, oggi, non è più solo mettere in contatto le parti, ma è sempre più orientata alla consulenza immobiliare, sia nei confronti del venditore che dell’acquirente, per il quale si deve individuare la soluzione immobiliare più adatta e mediata fra i desideri e le effettive possibilità. Rispetto al passato i clienti richiedono anche dalle reti organizzate in franchising standard qualitativi sempre più elevati.

Quali sono allora i punti di forza della vostra rete di franchising?
Il franchising del Gruppo Tecnocasa è un sistema sinergico con continui scambi di informazioni e di comunicazioni tra la Società Franchisor, le agenzie affiliate e il settore servizi del franchising. Inoltre avendo alle spalle una struttura organizzativa che vanta più di 25 anni di esperienza nel settore immobiliare, va da sé che le opportunità a disposizione del franchisee sono più numerose quanto più è strutturato il sistema al quale ci si affilia. Nel nostro Gruppo puntiamo su una rosa di servizi esclusivi per i nostri franchisee: la possibilità di accedere a canali pubblicitari dedicati e specialistici, sia su supporto cartaceo che digitale; uno strumento gestionale dell’attività di agenzia e di presidio del territorio innovativo (software informatici); la banca dati condivisa per aree omogenee delle richieste di acquisto, che consente una gestione corretta del proprio portafoglio immobili.

Quali sono i primi passi che consiglia di fare a chi vuole diventare franchisee?
E’ possibile entrare nel nostro network attraverso un training presso le agenzie già affiliate. Sin dal 1986, anno di lancio del franchising, Tecnocasa ha infatti puntato esclusivamente sulla crescita interna dei collaboratori d’agenzia che, anche senza una specifica esperienza nel settore, grazie ad una attenta e costante formazione sia teorica che pratica. L’investimento necessario all’apertura di un’agenzia affiliata Tecnocasa e Tecnorete tiene conto di diverse variabili: bacino d’utenza assegnato in esclusiva, penetrazione della rete nella provincia oggetto dell’apertura. Da sottolineare gli ingenti investimenti pubblicitari effettuati dal franchisor, che impiega fino al 20% della royalty a tale fine per mantenere ai massimi livelli la notorietà del marchio.

In tempi di crisi, qual è la temperatura nel mondo del franchising immobiliare?
Tecnocasa, secondo dati provenienti dal sito immofranchising.net, risulta il primo operatore del comparto del franchising immobiliare con una quota di mercato intorno al 50%. Presumo che la percentuale sia vicina alla realtà, anche se è innegabile che l’intero settore immobiliare in questi anni abbia risentito del periodo complesso, caratterizzato da un clima generale di incertezza. Il peggioramento del quadro economico italiano e l’inasprimento della selettività del sistema bancario hanno frenato la ripresa del mercato immobiliare anche in questo semestre, durante il quale il ridimensionamento dei prezzi e delle transazioni immobiliari ha raggiunto la percentuale più elevata dal 2007. Ma la diminuzione della nostra rete, rispetto ad altre realtà, è stata contenuta e potrebbe definirsi un calo fisiologico, influenzato anche dagli specifici mercati delle diverse zone italiane e dalla situazione economica del Paese stesso. Questo dimostra che il numero di agenzie immobiliari non è influenzato direttamente dalla diminuzione del numero di compravendite. Dal punto di vista del franchisor il principale segreto per sviluppare e rafforzare la rete è l’organizzazione di tutti i servizi. In questa particolare congiuntura economica il Gruppo Tecnocasa ha deciso di puntare su una strategia che guardi all’integrazione tra le reti e all’innovazione. Ultimo punto importante: la diversificazione. Preparando i nostri consulenti del credito, abbiamo dato loro la possibilità di effettuare una vera e propria trasformazione, evitando loro di focalizzarsi solo sui mutui, ma di aprirsi a un’offerta “multiprodotto”, “multicanale”, “multibanca”.

Pensa che il franchising rappresenti un’opportunità per chi vuole diventare imprenditore in tempi di crisi? E per i giovani?
Affiliarsi ad un marchio non è solo pagare una royalty, bensì contribuire in prima persona alla realizzazione di un progetto condiviso fra imprenditori autonomi – Franchisor e Franchisee – sviluppando sinergie e opportunità comuni. Il franchising, applicato all’intermediazione immobiliare, non può che avere effetti benefici sulla professionalità degli agenti. Le condizioni nelle quali opera un affiliato non limitano la sua autonomia e la sua professionalità, ma ne integrano la credibilità e l’affidabilità oltre a migliorarne l’efficienza e l’organizzazione. Inoltre ogni agenzia affiliata avvalendosi del supporto di una consulenza tecnico-commerciale altamente qualificata avrà la possibilità di ricevere i suggerimenti e gli orientamenti operativi più adatti per conservare la sua efficienza e l’omogeneità operativa.

Potrebbe tracciarci il profilo tipo del franchisee Tecnocasa (età, sesso, grado d’istruzione..)
Tecnocasa punta soprattutto a figure junior, preferibilmente tra i 18 e i 35 anni, diplomati o laureati anche senza una specifica esperienza, ma che intendano sposare un progetto imprenditoriale. I giovani vengono preparati all’interno del Gruppo per arrivare all’affiliazione. I requisiti professionali richiesti per diventare agente immobiliare sono il possesso del diploma di scuola media superiore o la laurea, e l’attestato di superamento dell’esame che l’interessato sostiene presso la Camera di Commercio, dopo aver frequentato un corso preparatorio riconosciuto dalla Regione. Per diventare un buon agente immobiliare sono necessarie, però, spiccate ed innate doti di relazione e predisposizione alla mediazione. Ma Tecnocasa punta molto sulla formazione dedicata: ai neo inseriti in agenzia viene offerta la possibilità di seguire un corso a cura della Scuola di Formazione del Gruppo Tecnocasa, per avviarli alla professione e alla crescita delle competenze sempre nell’ottica dell’affiliazione. Inoltre, attraverso la formazione “on the job” (nell’agenzia) la risorsa selezionata potrà proseguire l’iter di avviamento alla professione di agente immobiliare, della durata di circa due anni, per poi avere la possibilità di diventare affiliato.

 

Alessia CASIRAGHI

Petrimm, il franchising per chi cerca casa

 

Affitti immobiliari sempre più richiesti in tempo di crisi. Allora perchè non investire in un franchising su misura per chi cerca cerca casa? Petrimm Franchising è la catena di agenzie immobiliari in tutta Italia che offre fee di ingresso per i nuovi affiliati ridotte, nonchè un corso di formazione ad hoc e assistenza legale per i nuovi franchisee.

Per aprire un’agenzia immobiliare in franchising Petrimm è necessario essere agenti immobiliari: qualora non si sia già abilitati è sufficiente frequentare un corso abilitante proposto da un Ente di formazione e sostenere un esame nella Camera di Commercio di residenza.

L’investimento minimo iniziale richiesto per aprire un’agenzia Petrimm è pari 9.900 euro, che serviranno per l’acquisto di un kit di arredamento, la comunicazione e la modulistica. Occorre disporre di un locale medio di circa 25-40 metri quadri.

Per scoprire come aprire la tua agenzia immobiliare in franchising consulta il sito di Petrimm.