Evasione fiscale: nei guai un uomo di 48 anni residente a Frosinone

La Guardia di Finanza di Frosinone ha scoperto un’evasione fiscale da 8 milioni perpetrata da una società operante nel commercio dei computer.
Nei guai è il rappresentante legale della società che, negli anni compresi tra il 2006 e il 2012, non ha mai presentato le dichiarazioni dei redditi, nascondendo introiti per un totale di circa 7 milioni di euro e Iva dovuta per oltre 1 milione di euro.

Per non avere prove dell’illegalità commessa, sono state distrutte le scritture contabili e i documenti fiscali, ma le operazioni bancarie sono state recuperate grazie ad un’indagine sui movimenti bancari e una serie di accertamenti presso le sedi di aziende clienti e fornitrici scoprendo.

L’indagine, in questo caso, ha fatto emergere anche un giro di false fatturazioni tramite il quale altri contribuenti della zona hanno potuto nascondere costi per altri 2 milioni di euro.

L’uomo, un 48enne, è stato così denunciato per una lunga serie di reati amministrativi che vanno dall’evasione fiscale, alla falsa fatturazione.

Vera MORETTI

Maxi frode fiscale: nei guai 4 imprenditori laziali

Quattro imprenditori residenti tra Roma e Cassino sono stati accusati dalla Guardia di Finanza di Cassino di una maxi frode fiscale ai danni dello Stato.
Sommando, infatti, le somme eluse dai quattro uomini, l’ammontare dell’evasione fiscale sarebbe di ben 24 milioni di euro.

Da tempo i quattro erano nel mirino delle Fiamme Gialle, che ora, con prove alla mano da parte degli inquirenti, hanno potuto sporgere regolare denuncia.

Le indagini si sono concentrate su 4 aziende impegnate nel settore degli autotrasporti per conto di terzi e della commercializzazione di autovetture nuove ed usate: è stata così quantificata una base imponibile sottratta a tassazione ai fini delle imposte sui redditi per oltre 20 milioni di euro e un’evasione Iva per oltre 4 milioni di euro.

Vera MORETTI

Usavano anziani come prestanome: accusati di evasione fiscale

E’ stata scoperta, dai finanzieri del Comando Provinciale di Frosinone, un’evasione fiscale di 113 milioni di euro, che coinvolge, loro malgrado, alcuni ultra ottantenni.
Gli anziani venivano utilizzati come prestanome, e per questo trovati colpevoli di illeciti fiscali.
I vecchietti risultavano, infatti, titolari di aziende di elettrodomestici, abbigliamento, alimentari e servizi,tutte ree di omissione di dichiarazioni dei redditi.

In realtà, i titolari delle società erano soggetti residenti a Roma, che ora sono stati denunciati per reati tributari.
I colpevoli, 13 in tutto, avevano creato un gruppo di imprese che formalmente si occupavano di commercializzare elettrodomestici, prodotti di abbigliamento e alimentari, nonché di produrre servizi alle imprese ma, di fatto, si trattava di 7 società utilizzate per frodare il fisco e collocare sul mercato prodotti a prezzi stracciati.

Quasi sicuramente gli anziani coinvolti conoscevano sommariamente il ruolo da loro ricoperto all’interno di queste false aziende, che apparivano da loro totalmente gestite.
Funzionava così: le società, una volta attivate a nome degli anziani prestanome, apparivano particolarmente floride e, dopo un periodo relativamente breve di attività, venivano spogliate di ogni bene e trasferivano la loro sede in Bulgaria, evitando di presentare le dichiarazioni dei redditi e di assolvere gli obblighi Iva in Italia.

Ma il meccanismo, che sembrava perfetto e al di sopra di ogni sospetto, è stato gradualmente distrutto dalle indagini che le Fiamme Gialle hanno cominciato a gennaio 2013, incuriosite dalla presenza di imprenditori ottuagenari che, titolari di imprese, cessavano sistematicamente la loro attività senza presentare la prescritta dichiarazione dei redditi, pur in presenza di un gran numero di operazioni imponibili.

Vera MORETTI

Auto tedesche low cost, ma era una truffa

E’ stata denominata Low Cost, ma i costi bassi erano all’origine di una frode finalizzata ad evasione fiscale.
L’operazione della polizia tributaria scoperta in Ciociaria, infatti, aveva al centro delle indagini la vendita, da parte di due società impegnate nel commercio di autoveicoli, di vetture a marchio tedesco, vendute a prezzi stacciati agli ignari clienti.

Titolari delle due agenzie sono componenti dello stesso nucleo familiare, residenti a Frosinone, i quali hanno attuato un sistema di frode ai danni dello Stato introducendo in Italia oltre tremila autovetture nuove e usate provenienti dalla Germania per rivenderle a clienti ciociari.
I finanzieri hanno scoperto che i documenti di accompagnamento e le fatture di acquisto delle vetture indicavano, come soggetti economici di provenienza dei beni, due società, formalmente situate nel sud dell’Italia, ma di fatto inesistenti.

Con l’emissione e l’annotazione di fatture per operazioni inesistenti per oltre quattro milioni di euro, sono stati sottratti al Fisco ben 2,5 milioni.

Gli indagati erano riusciti ad attuare un meccanismo fraudolento per non versare l’Iva, attraverso il quale riuscivano a ottenere un cospicuo risparmio di imposta e a collocare sul mercato autovetture a prezzi molto convenienti.

Quattro le persone denunciate, che dovranno rispondere di frode fiscale, omesso versamento di Iva e omessa presentazione della dichiarazione annuale. Gli importi dovuti sono stati segnalati all’Agenzia delle Entrate per il recupero a tassazione.

Vera MORETTI

Casalesi, sequestati beni per 90 milioni

Duro colpo al clan dei Casalesi. Lo ha sferrato la Dia di Napoli, su disposizione del tribunale di Frosinone, che ha confiscato a personaggi vicini clan camorristico di Casal di Principe beni per l’ammontare di oltre 90 milioni di euro.

Il patrimonio era stato sequestrato a marzo 2011 a Gennaro De Angelis, 69 anni, di Casal di Principe (Caserta), Aladino Saidi, 35 anni di Sora (Frosinone) e ad Antonio Di Gabriele, 67 anni, di Crispano (Napoli), tutti accusati di riciclare il denaro della camorra attraverso la gestione di concessionarie d’auto. Ora, dopo il sequestro, la confisca.

Fra i beni confiscati dalla Dia figurano sono 20 società, beni strumentali, immobili, mobili registrati, due ditte individuali, fabbricati, terreni, veicoli, conti correnti, depositi e rapporti finanziari. I beni confiscati sono sparsi tra Roma, la provincia di Frosinone, a Gaeta (Latina) a Rocca di Mezzo (L’Aquila).

La banda ultralarga arriva a Frosinone

Più di ottocento imprese che operano nella zona di Frosinone, grazie ad un accordo tra il Consorzio per lo Sviluppo Industriale Frosinone (ASI) e Fastweb, possono già da ora usufruire della rete a banda ultralarga che collega tramite fibra ottica degli agglomerati industriali di Frosinone, Anagni, Sora-Isola del Liri.

Ciò è possibile grazie ad una gara di appalto vinta da Fastweb nel giugno 2012, indetta dall’ASI di Frosinone che affidava oltre 85 chilometri di fibra ottica spenta, realizzata dalla Regione Lazio a valere sui fondi DocUP.

La firma del contratto di affidamento per la gestione e la manutenzione della rete in fibra ottica è avvenuta il 27 settembre, e di seguito sono partiti i lavori per collegare la fibra alle centrali Fastweb e renderla disponibile per le aziende.
Tra le aziende che possono navigare in internet a 100 Mps ci sono anche molte pmi che possono beneficiare di costi competitivi e vantaggiosi.

Arnaldo Zeppieri, presidente del Consorzio Sviluppo Industriale di Frosinone, ha dichiarato: “L’attivazione della rete a banda ultralarga non potrà che aumentare la competitività delle imprese insediate nei nostri agglomerati industriali e la attrattività degli agglomerati stessi. Il Consorzio ASI ha già avviato le procedure per attivare anche servizi avanzati a valore aggiunto da veicolare alle oltre 800 imprese immediatamente collegabili alla rete consortile; il nostro intento è quello di sensibilizzare, anche con incontri sul territorio, le imprese al tema della connettività in generale e dei servizi ad alto valore aggiunto di cui, grazie alla banda ultralarga, potranno usufruire”.

Massimo Mancini, direttore della Business Unit Enterprise di Fastweb ha replicato: “La disponibilità di infrastrutture broadband ad alta velocità è la chiave di successo per le piccole e medie imprese che vogliono competere in nuovi mercati e ottimizzare i costi, perché è un fattore abilitante per lo sviluppo di servizi digitali. L’accesso a Internet non significa solo un miglioramento del modo di comunicare, ma consente di modificare il modo di lavorare delle aziende e favorisce l’innovazione e la crescita. Saremo a fianco del Consorzio ASI di Frosinone per far funzionare al meglio questa importante opera infrastrutturale e garantire una connettività ai massimi livelli in Italia”.

Vera MORETTI

A Frosinone un contributo alle imprese per i sistemi di certificazione aziendale.

A Frosinone, per favorire lo sviluppo dell’economia locale, la Camera di Commercio ha stanziato ventimila euro per favorire l’introduzione di specifici sistemi di certificazione aziendale diretti a promuovere la qualificazione della struttura economica della provincia e trentamila euro per incoraggiare interventi diretti alla diagnosi dei consumi energetici finalizzati alla definizione del potenziale risparmio energetico delle imprese.

A beneficiare del bando potranno essere le micro, piccole e medie imprese, appartenenti a tutti i settori economici, aventi sede legale e/o unità operativa nella provincia di Frosinone.

Sono ritenute finanziabili le spese per l’introduzione di sistemi di certificazione aziendale come: Uni En Iso 14000 (sistema di gestione ambientale); EMAS (Eco-Management and Audit Scheme);  OHSAS 18001 (sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro).

Inoltre potranno essere ammesse le spese riguardanti: individuazione di tutte le fonti energetiche presenti in azienda; studio preliminare dei consumi energetici; verifica delle condizioni contrattuali e tariffarie; calcolo del risparmio annuo e valutazione dei risparmi conseguibili; individuazione delle migliori soluzioni e delle tecnologie più adeguate per ottimizzare gli impianti.

I contributi verranno concessi in conformità al regime comunitario de minimis e la loro entità sarà calcolata sulle spese ammissibili (al netto dell’IVA), risultanti da fatture di spesa nella misura del 50% e fino ad un massimo di € 2.500,00 per ciascun intervento.

Le imprese interessate dovranno presentare domanda entro e non oltre il 31 dicembre 2010 alla Camera di Commercio di Frosinone | Viale Roma – 03100 – Frosinone