Monza e Brianza, la culla del design

 

 

 

Quasi 3 mila imprese attive, un giro d’affari che supera i 2 miliardi di euro e una tradizione che si respira solo qui. E’ il distretto del Mobile di Monza e Brianza, dove arredo è sinonimo di tante piccole, medie e grandi imprese in grado di dare forma, in questo fazzoletto di terra, ai sogni in 3 dimensioni degli acquirenti di tutto il mondo.

Ma come si prepara il distretto del mobile per antonomasia all’appuntamento con il Salone del Mobile 2013? Quali sono le aspettative? Infoiva ha intervistato Carlo Edoardo Valli, Presidente della Camera di Commercio di Monza e Brianza.

A fronte di una difficoltà complessiva del sistema produttivo, come si posiziona il settore del design a Monza e Brianza?
Il settore di attività specializzate nel design contava, lo scorso settembre, nell’area fra Monza e Milano circa 4.000 imprese. In un anno sono aumentate del 3,8% presentando un andamento migliore rispetto all’intero comparto del legno arredo che ha registrato invece una flessione. Un segnale che certamente ci fa sperare, che intercetta l’esperienza e il know how di tanti giovani e talentuosi creativi, ma che dobbiamo leggere con prudenza all’interno di un contesto ancora difficile, e per il quale ci auguriamo vengano adottate al più presto misure a sostegno del comparto che rappresenta un’eccellenza e un patrimonio che non possiamo disperdere.

Il distretto del mobile di Monza e Brianza è sinonimo di design nel mondo. Quante sono le imprese attive? E qual è il loro giro d’affari?
In Brianza le imprese attive nella fabbricazione e nel commercio di mobili sono 2.754, un quinto di quelle lombarde, con un giro d’affari di oltre 2 miliardi di euro. Un patrimonio di eccellenze che rappresenta il nostro miglior biglietto da visita nel mondo. Design brianzolo significa qualità, funzionalità, cura del particolare, bellezza, tutti aspetti, tangibili e intangibili, che concorrono a rafforzare il brand “Brianza” e il concetto di ItalianStyle, rendendoci apprezzati e riconosciuti ovunque, anche e soprattutto all’estero.

Quanto vale l’export delle imprese del design del vostro territorio? Verso quali Paesi si esporta e quali sono le nuove frontiere?
La quota export delle imprese brianzole del legno arredo nel 2012 mondo ha superato gli 800 milioni di euro ed è in crescita rispetto all’anno precedente del 14%, con performance migliori rispetto al dato lombardo. L’Europa rappresenta ancora il principale mercato di riferimento per le esportazioni (assorbe il 63% dell’export, con un ruolo di traino dei “cugini” francesi) anche se emerge, in modo significativo, l’Oriente come nuovo mercato di sbocco, e il Medio Oriente con nuovi Paesi (Qatar e Arabia Saudita) che registrano performance eccezionali. Questi nuovi mercati possono aprire per le nostre imprese opportunità inesplorate e nuove prospettive di crescita.

Tra poche settimane debutterà il Salone del Mobile 2013. Che cosa rappresenta questo appuntamento per le imprese di Monza e Brianza? Quali sono le vostre aspettative?
Il Salone del Mobile 2013 è l’appuntamento per antonomasia della Brianza, pur essendo a Milano. Un appuntamento che è stato coltivato da molti imprenditori brianzoli, un nome per tutti Rosario Messina, ex Presidente di Federlegno Arredo e fondatore del Salone, a cui va il nostro ricordo e riconoscimento per quello che ha fatto. Quest’anno al Salone saranno presenti oltre 150 espositori di Monza e Brianza, ma molti altri imprenditori, designers e artigiani parteciperanno al Fuori Salone e agli eventi collaterali che arricchiscono l’iniziativa e la rendono un appuntamento internazionale di grande richiamo. Anche la nostra Camera di commercio sarà presente al Fuori Salone attraverso l’organizzazione di iniziative a supporto del comparto e rivolte in particolare ai giovani.

In tema di Saloni, lo scorso anno ha debuttato iFurniture Design, il salone virtuale da voi promosso. Qual è stata l’accoglienza? Il salotto virtuale si prepara a sostituire i padiglioni della fiera?
L’esperienza della fiera virtuale in 3D interamente sul web dedicata al legno arredo, è stata un progetto pilota che ha visto la partecipazione a novembre 2012 di 900 visitatori provenienti da 24 Paesi. Un’opportunità che certamente non andrà a sostituirsi alle fiere reali, ma che vuole essere uno strumento complementare e ulteriore per incrementare la visibilità e le opportunità delle nostre aziende.

Alessia CASIRAGHI

Design fa rima con distretto a Brera

 

Il cuore, la mente e la mano: sono i tre elementi simbolici che racchiudono il segreto del successo del design made in Italy. Sospeso tra innovazione e tradizione, il nuovo artigianato è la leva sulla quale puntare per infondere nuova linfa vitale al settore: lo ha capito fin da subito Brera Design District, l’evento satellite del Fuorisalone 2013 che torna per la quarta edizione dal 9 al 14 aprile.

Perchè quando si parla di artigianato e tradizione, la prima parola che viene in mente è ‘distretto‘. E la Lombardia, la regione che ospita la manifestazione più importante del settore, il Salone del Mobile, e che vanta la più alta concentrazione in Italia di imprese attive (24,5% del totale nazionale) di distretti legati al settore dell’arredo e del design: quello di Monza e Brianza e naturalmente Brera.

L’attenzione per quello che è il motore trainante del settore non solo in Lombardia ma in tutta la Penisola è sintetizzato nel tema scelto per l’edizione 2013 del Brera Design District ‘Fare Artigianale e pensare Industriale‘.

”I mestieri artigianali, nella percezione comune, vengono ancora dipinti come il lascito di un passato ricco di tradizioni ma senza un futuro, senza credibili aspettative di sviluppo – ha sottolineato Marco Accornero, segretario generale dell’Unione Artigiani della Provincia di Milano. – Spesso non vengono considerati una risorsa e invece, grazie proprio al loro radicamento sul territorio e alle culture locali, possono avere un ruolo sui mercati più ampi del sistema globale e globalizzato. E infatti, nonostante la crisi, il prodotto realizzato a regola d’arte è stato in grado di conservare la propria competitività: basta pensare che nel 2012 a Milano le aziende del settore abbigliamento sono aumentate rispetto all’anno precedente del 15,4%, dell’8,3% quelle che rientrano nella più ampia categoria delle creazioni artistiche e del 6,8% quelle del design.”

Qualche dato: nel solo 2012 il tasso di crescita delle piccole e medie imprese di design in Lombardia è stato pari al + 4,4%, registrando oltre 40o nuove imprese. E se la parte del leone spetta al design tecnico (1.432 imprese, il 30,2% italiano) Milano resta la regina della moda e del design industriale (1.191, 26,9% italiano).

Insomma l’artigianato made in Italy si conferma un antidoto potente a dispetto di crisi e crolli dei consumi. Per conoscerlo da vicino Brera Design District ha organizzato un percorso guidato tra le botteghe di Brera: una selezione di realtà d’eccellenza e botteghe storiche da riscoprire, magari aiutandosi con la G-maps, l’app multipiattaforma che farà da guida tra gli eventi della kermesse. Perchè tradizione fa sempre rima con innovazione.

Alessia CASIRAGHI