UniCredit sostiene i cantieri edili contro la crisi

UniCredit ha presentato l’iniziativa Ripresa Cantieri, con la quale punta al rilancio del settore edile.
L’istituto di credito, infatti, ha intenzione di finanziare il completamento di cantieri che verranno selezionati e, di conseguenza, supportati nella vendita degli immobili con una campagna di mutui fino al 100% del loro valore.

La prima fase prevede lo stanziamento di 1 miliardo di euro, che interesserà, per ora, 59 imprese già individuate e appartenenti a 13 diverse regioni italiane, ma prevalentemente concentrate a Milano (10 cantieri) e Roma (11 cantieri), per un totale di 2700 unità abitative e 700 posti auto.

Alla nascita di questo progetto ha contribuito molto, come ha sostenuto Gabriele Piccini, Country Chairman Italy di UniCredit, la crisi economica, che ha portato ad una mancanza di liquidità e, di conseguenza, ad un rallentamento del mercato immobiliare. In difficoltà, anche le imprese costruttrici, che faticano a portare avanti i propri cantieri.
Con Ripresa Cantieri vogliamo togliere un po’ di paura dal mercato, garantendo il completamento dei progetti, così da contribuire al rilancio di un settore che, grazie all’indotto, è fondamentale per la ripresa del Paese”.

Le agevolazioni non si esauriscono con i mutui agevolati e una forte promozione commerciale, perché gli acquirenti potranno beneficiare dell’azzeramento delle spese di istruttoria, perizia, imposta sostitutiva e oneri. Il tutto con l’impegno dei Costruttori a mettere sul mercato gli immobili a prezzi competitivi e favorire così la compravendita.

Vera MORETTI

UniCredit per internazionalizzare le imprese

L’impegno di UniCredit nei confronti del settore arredo, confermato dal rinnovato connubio con Federlegno Arredo, continua anche per il 2013, come ha dichiarato Gabriele Piccini, country chairman di UniCredit in Italia: “A fronte della convenzioni per il finanziamento di fiere e del ciclo produttivo, UniCredit ha accordato fino ad ora in tutta Italia 16 milioni di euro di nuove linee di credito alle aziende del settore. La partecipazione a manifestazioni fieristiche è uno dei principali canali di promozione e internazionalizzazione per le aziende della Filiera del Legno-Arredo, uno dei settori portanti del sistema produttivo del Paese, e le convenzioni firmate con FederlegnoArredo premiano quelle realtà imprenditoriali che hanno scelto di puntare su innovazione e ricerca di nuovi mercati. Guardare ai mercati esteri è oggi la principale via di uscita dalla crisi per molte imprese e UniCredit, grazie alla unicità della propria Rete nel mondo – un network internazionale distribuito in 50 mercati, con più di 9.200 sportelli e oltre 155.000 dipendenti – può offrire una partnership distintiva per quelle imprese che vogliono ricercare nuove opportunità di business all’estero. In circa un anno grazie a “UniCredit International” il nostro piano per l’internazionalizzazione delle imprese italiane, sono state già oltre 9.300 le aziende del Paese che siamo riusciti ad accompagnare all’estero

UniCredit International si fonda su quattro pilastri:

Conoscenza dei mercati:

  • Orientamento ai mercati, con le iniziative East Gate e Destinazione Cina, incontri di approfondimento, con esperti e consulenti, per le imprese interessate ai mercati dell’Europa Centro Orientale, la Cina o altri paesi di forte potenzialità per l’export italiano;
  • Corsi di formazione della Export Business School, tenuti da esperti di UniCredit e docenti universitari a favore di imprenditori e manager che desiderano arricchire la conoscenza delle dinamiche dell’export.

Ricerca di controparti di business all’estero:

  • Portale UniCredit International (www.unicreditinternational.eu), un punto di ingresso unico per tutti i servizi a supporto dell’espansione internazionale dei clienti, che vanno dalla scelta e l’analisi dei mercati nei quali esportare all’identificazione e al contatto di potenziali clienti e partner all’estero;
  • Eventi Business to Business, per l’incontro diretto fra esportatori italiani e importatori stranieri, selezionati e invitati in Italia da UniCredit.

Nuovi prodotti dedicati, quali per esempio:

  • Nuovi conti a pacchetto, Imprendo PMI Europa e International, con agevolazioni sulle transazioni e un meccanismo di prezzi decrescenti in funzione del numero di operazioni;
  • Nuova lettera di credito EasyCredOK per le imprese che acquistano merci all’estero e vogliono un mezzo di pagamento più sicuro rispetto ai tradizionali bonifici, ma con una struttura di costo più snella rispetto alle tradizionali lettere di credito;
  • Nuovi finanziamenti per l’internazionalizzazione, con garanzia SACE, per le imprese che hanno in cantiere investimenti per l’espansione internazionale.

Consulenza specializzata in Italia e all’Estero:

  • Nuova rete di 200 Specialisti UniCredit International che affiancano i Consulenti Imprese UniCredit come punto di riferimento per tutti i clienti nelle loro necessità legate al business con l’estero;
  • Rete di 22 Desk Internazionali, vero avamposto operativo per i clienti in tutti i paesi dove UniCredit ha una banca.

Vera MORETTI

Ampiacredito: iniziativa in favore delle pmi

Un importante accordo siglato da Gabriele Piccini, Country Chairman Italy di UniCredit, Pietro Mulatero, Presidente Federconfidi (Federazione cui fanno riferimento i Confidi di matrice confindustriale) e Alessandro Tappi, Direttore Garanzie del Fondo Europeo per gli Investimenti (FEI) permetterà di sbloccare 35 milioni di garanzie dai 16 Confidi aderenti all’operazione, consentendo così loro di liberare capitale e, conseguentemente,
alla Banca di erogare ulteriori 60 milioni di finanziamenti garantiti.

L’iniziativa, che dovrebbe risolvere, almeno in parte, il problema dell’accesso al credito da parte delle pmi, si chiama Ampiacredito e si realizza tramite la tecnica della tranched cover, ovvero una tecnica di finanza strutturata prevista dalla normativa di vigilanza bancaria attraverso la quale, relativamente ad un portafoglio di finanziamenti garantiti dai Confidi già erogati dalla Banca, è possibile liberare la garanzia personale in essere sostituendola con un deposito in contanti.
Si tratta di un deposito monetario costituito al 50% dai Confidi, per la copertura delle prime perdite, e dal FEI per l’altro 50%.

In questo modo, viene limitato, per i Confidi, il loro rischio all’importo del deposito costituito ma non solo.
Ampiocredito comporta anche la liberazione di Patrimonio da poter utilizzare per garantire nuovi finanziamenti che la Banca si impegna ad erogare a supporto delle PMI.
La strutturazione della tranched cover è curata dall’area Finanza della Banca.

Gabriele Piccini ha dichiarato: “Il sostegno alle PMI passa anche per il mondo dei Confidi. Per questo abbiamo deciso di sviluppare una serie di iniziative, di cui quella di oggi è la prima che, liberando una parte delle garanzie fornite dai Confidi, riusciranno a ripristinare la loro capacità di garantire il credito e costituiranno così un volano importante per erogare nuovi finanziamenti a supporto dell’economia reale. Si compie così un altro passaggio importante di UniCredit per l’Italia, il nostro piano lanciato lo scorso anno con l’obiettivo di erogare 40 miliardi di nuova finanza e accompagnare 20.000 piccole imprese all’estero nel triennio 2012-2015”.

Pietro Mulatero, dal canto suo, ha voluto commentare: “Il sistema dei confidi riconosce grande importanza a questa operazione e non tanto per la significatività dei numeri, ancora relativamente contenuti in questo primo riferimento ai confidi di Confindustria, quanto per la tecnica innovativa. Infatti l’operazione, così come descritta, comporta una radicale trasformazione e modernizzazione della logica della assunzione della garanzia. Non più una sorta di “scarica barile” fra obbligato, finanziatore e garanti dei vari livelli; piuttosto una redistribuzione per quote del rischio assunto. Oggi, con questa operazione, Banca, Istituzione Comunitaria e Confidi diamo tutti concretezza ai principi di sana e prudente gestione. E tutti riconosciamo i valori riaffermati – e oggi imprescindibili – della mutualità. Mi piace sottolineare che anche il Fondo Interconsortile di garanzia tra confidi confindustriali (IGI) interviene pro-quota a sostenere l’impegno dei confidi associati che reciprocamente si assistono. Una sorta di mutualità elevata al quadrato”.

Ha concluso Alessandro Tappi: “Siamo molto soddisfatti di concludere oggi questo accordo con UniCredit e Federconfidi che rafforza il consolidato rapporto di collaborazione con i nostri partner a sostegno delle PMI in Italia e riafferma il nostro impegno per il rilancio della crescita, occupazione e imprenditorialità in tutti i paesi UE nei quali operiamo. Si tratta in assoluto della prima operazione di cartolarizzazione nell’ambito del Programma Quadro per la Competitività e l’Innovazione (CIP) che gestiamo per conto dell’UE. In un mercato del credito particolarmente difficile, rispondiamo all’assoluta necessità di intervenire a livello sistemico per consentire a UniCredit e al sistema dei confidi aderenti a Federconfidi di fornire alle imprese ulteriori finanziamenti e garanzie con un’operazione innovativa che consentirà di mobilitare risorse alle PMI per un valore pari a 15 volte l’ammontare dei fondi europei impegnati”.

Vera MORETTI