Manifestazione a Roma di commercialisti ed esperti contabili

L’appuntamento è stato fissato per il prossimo 19 novembre presso l’Auditorium della Conciliazione di Roma: in quell’occasione si riuniranno commercialisti ed esperti contabili uniti in difesa dell’equipollenza tra l’esame di Stato per l’accesso alla professione e quello d’idoneità per lo svolgimento della funzione di revisore legale.

La manifestazione è stata convocata da Giancarlo Laurini, commissario straordinario del Consiglio nazionale dei commercialisti, a seguito di sollecitazioni pervenute da numerosi ordini e coordinamenti territoriali, ma anche dai sindacati di categoria.

Alla manifestazione potranno partecipare i presidenti, i vicepresidenti e i consiglieri degli ordini territoriali, le associazioni sindacali di categoria, oltre ad un numero di delegati in ragione del numero degli iscritti a ciascun ordine.

Ha dichiarato Laurini: “La problematica della revisione è arrivata ad un punto di svolta. Il decreto ministeriale che deve stabilire le regole di accesso al Registro pare non prevedere l’equipollenza”.
La manifestazione offrirà l’occasione “per denunciare ai rappresentanti politici ed istituzionali presenti, il tentativo di sottrarre ai commercialisti italiani – con un inutile appesantimento del percorso di accesso al Registro dei revisori legali – un ambito di attività ad essi storicamente attribuito, per farne oggetto di un’autonoma attività professionale che giustifichi la creazione di nuove strutture organizzative e rappresentative, con un estemporaneo appesantimento burocratico e un conseguente cospicuo aggravio di costi per i professionisti che tale attività già svolgono”.

Vera MORETTI

Le cinque proposte del Notariato per rinnovare il sistema giuridico

Il 47esimo  svoltosi a Napoli, e presieduto da Antonio Areniello, presidente del Consiglio Notarile della città partenopea, è stato palcoscenico di cinque proposte di legge per l’ammodernamento dell’ordinamento giuridico e lo sviluppo economico del Paese.

Contratto di fiducia, Certificato di successione, Tutela dei diritti patrimoniali dell’acquirente di immobili da costruire, Riforma del procedimento di costituzione delle persone giuridiche e la Sicurezza della circolazione giuridica immobiliare sono le tematiche discusse, che Giancarlo Laurini, Presidente del Consiglio Nazionale del Notariato, ha commentato così: “Sono proposte volte ad incrementare la competitività del nostro sistema giuridico e a snellire le varie procedure amministrative che oggi scoraggiano gli investimenti provenienti da paesi dotati di ordinamenti più competitivi. Il Notariato prosegue nel percorso iniziato nell’ottobre dello scorso anno al Congresso di Torino, mettendo a punto, anche quest’anno, proposte concrete, al passo con l’Europa, che rispondono alle più moderne esigenze della società, senza pregiudicare la certezza e la sicurezza dei rapporti giuridici”.

Vediamo nel dettaglio le proposte:

  • Contratto di fiducia: in Italia attualmente per le operazioni fiduciarie è necessario ricorrere al trust disciplinato dalla legge straniera a causa dell’assenza nel diritto italiano di un istituto equivalente. Questa proposta è volta a colmare tale vuoto legislativo, disciplinando tutte quelle operazioni in cui un soggetto (fiduciante) intende vincolare determinati beni o diritti alla realizzazione di uno scopo nell’interesse di uno o più soggetti (beneficiari) e per questo li trasferisce ad un altro soggetto (fiduciario) affinché li amministri realizzando lo scopo.
  • Certificato di successione: mira a consentire che una successione sia regolata in modo rapido ed efficace. Infatti con tale documento l’erede, il legatario, l’esecutore testamentario o l’amministratore di eredità sono messi in grado di dimostrare con facilità la loro qualità ed esercitare i propri diritti.
  • Tutela dei diritti patrimoniali dell’acquirente di immobili da costruire: vuole rafforzare la sicurezza della compravendita immobiliare alla luce delle situazioni di rischio contrattuale in cui in questi anni si è venuto a trovare frequentemente l’acquirente di tali immobili e che hanno ingenerato incertezza nel mercato immobiliare.
  • Riforma del procedimento di costituzione delle persone giuridiche: l’obiettivo è quello di semplificare la procedura attualmente prevista per il riconoscimento della personalità giuridica delle associazioni, alleggerendo l’attività a carico della pubblica amministrazione e garantendo maggiore sicurezza all’operazione.
  • Sicurezza della circolazione immobiliare: ha il fine di rafforzare l’efficacia dell’attuale sistema pubblicitario italiano. Una gamma di interventi per incrementare la sicurezza giuridica della circolazione immobiliare, anche dei beni provenienti da donazione o da disposizioni testamentarie, con maggiore garanzie per i terzi acquirenti e per i creditori ipotecari, agevolando nel contempo il ricorso al credito. Nell’ambito dello stesso progetto, importanti gli interventi volti a riformare, la disciplina della protezione dei legittimari, contemperandola, in chiave più moderna, con l’esigenza di agevolare la circolazione degli immobili.

Vera MORETTI

Srls, il notariato a fianco dei giovani

La società a responsabilità limitata semplificata ha ormai debuttato da qualche giorno e già arrivano i primi plausi dal mondo delle professioni. Dal notariato, per esempio la società a responsabilità limitata semplificata deve infatti essere costituita con atto pubblico ricevuto da notaio in conformità al modello standard dell’atto costitutivo approvato con decreto ministeriale.

I notai sono vicini ai giovani che vogliono cimentarsi in questa sfida imprenditoriale e lo dimostrano con la disponibilità al mantenimento dei controlli di legalità anche per questo particolare tipo di SRL, che non prevede alcun onorario. “Ciò che conta in questo momento – dichiara Giancarlo Laurini Presidente del Consiglio nazionale del Notariato – è cercare di fornire da parte di ognuno il contributo concreto alla crescita del Paese“.

46°Congresso Nazionale del Notariato al Lingotto di Torino

Si tiene oggi, a Torino, la seconda giornata di lavori del 46° Congresso Nazionale del Notariato da titolo “Unità d’Italia e tradizione notarile”, al Centro Congressi Lingotto, fino a sabato 15 ottobre.

Come il titolo dichiara, l’ambito è quello delle Celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, ma il tema del Congresso è finalizzato a testimoniare il ruolo che le professioni liberali, tra cui il Notariato, hanno avuto nel processo di unificazione sociale, culturale e giuridica dell’Italia, rilanciando la disponibilità della categoria ad affiancare lo Stato nel processo di modernizzazione del Paese.

Dopo l’inizio di ieri con il discorso del Presidente del Consiglio Nazionale del Notariato, Giancarlo Laurini e del Ministro della Giustizia, Nitto Francesco Palma, e gli interventi, fra gli altri,  di Roberto Cota, Presidente della Regione Piemonte, di Gabriella Alemanno, Direttore dell’Agenzia del Territorio, Attilio Befera, Direttore Generale dell’Agenzia delle Entrate, Ferruccio Dardanello, Presidente di Unioncamere, Carolina Fontecchia, Vice Capo del Dipartimento Affari di Giustizia e Direttore Generale Reggente dell’Ufficio Centrale degli Archivi Notarili, Marina Calderone, Presidente del Comitato Unitario Permanente degli Ordini e Collegi Professionali;  Claudio Siciliotti, Presidente del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili e Marie-Anne Frison-Roche, Université Science Po di Parigi, la parola oggi passa, a partire dalle ore 11, a Michele Vietti, Vice Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura.

A seguire, dalle ore 11.30, la tavola rotonda “Il contributo del Notariato alla evoluzione del diritto e della  giustizia civile” moderata da Roberto Napoletano, direttore de Il Sole 24 Ore atta a discutere le proposte legislative in materia di successioni e diritto di famiglia che saranno presentate dal Notariato con Guido Alpa, Presidente del Consiglio Nazionale Forense; Augusta Iannini, Capo dell’Ufficio Legislativo del Ministero della Giustizia; Ugo Mattei, Ordinario di Diritto civile, Università degli Studi di Torino e Professore di Diritto Internazionale, Università di California; Giancarlo
Laurini, Presidente del Consiglio Nazionale del Notariato e Pietro Perlingeri, Ordinario di Diritto civile, Università degli Studi del Sannio.

Il tutto sotto la guida di Giancarlo Laurini, Presidente del Consiglio Nazionale del Notariato.

In questa tre giorni di studi e dibattiti, oltre 1.500 professionisti si relazioneranno al tema della necessità di
semplificazioni concrete per lo sviluppo del Paese e in particolare per i giovani.

Il Notariato, al canto suo, presenterà un pacchetto di proposte legislative per l’ammodernamento dell’ordinamento giuridico in materia di famiglia e successioni.

Diretta streaming dal sito de IlSole24Ore.

P.P.

Novità: ora gli atti notarili si fanno in formato elettronico e la firma è digitale.

È stato approvato ieri (24 giugno 2004) in via definitiva dal Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministero della Giustizia, il decreto legislativo relativo all’atto pubblico informatico che attua la delega conferita al Governo dalla legge n. 69 del 2009 in materia di atti pubblici in formato elettronico, coerentemente con quanto disciplinato dal Codice dell’amministrazione digitale.

D’ora in poi sarà quindi possibile stipulare l’atto notarile in formato elettronico e sottoscriverlo con firma digitale, sempre alla presenza del notaio e con tutti i controlli preventivi di legalità che caratterizzano l’atto cartaceo, per l’acquisto della casa, il mutuo e la costituzione delle società.

Il Notariato garantirà la formazione e la conservazione degli atti per un tempo illimitato con tecnologie sicure che ne assicurano la fruizione in totale sicurezza. Lo stesso vale per le scritture private autenticate. In particolare, la norma prevede che la scelta di stipulare l’atto pubblico su carta o in formato elettronico sia rimessa alle parti. A tale scopo il cittadino non dovrà essere necessariamente munito di firma digitale, ma basterà la firma elettronica non qualificata (equivalente alla scansione della firma autografa). L’atto notarile informatico sarà poi conservato dal notaio utilizzando un’apposita struttura informatica centralizzata gestita dal Consiglio Nazionale del Notariato, i cui costi sono interamente a carico del Notariato. Dopo la cessazione dell’attività del notaio i suoi atti informatici saranno depositati presso gli archivi notarili gestiti dal Ministero della Giustizia.

Grazie a questa norma, inoltre, sarà possibile stipulare un atto pubblico anche in due città diverse con lo stesso livello di sicurezza e garanzia. “La realizzazione dell’atto notarile informatico risponde alle esigenze del Paese: garantire la sicurezza, l’autenticità e la conservazione degli atti pubblici anche su supporto informatico” ha dichiarato Giancarlo Laurini, Presidente del Consiglio Nazionale del Notariato. “Grazie alla collaborazione con il Ministero della Giustizia e agli investimenti tecnologici della categoria (14 milioni di euro in dieci anni), questa norma pone il Notariato italiano all’avanguardia nell’utilizzo degli strumenti informatici per l’esercizio della pubblica funzione e per la dematerializzazione totale degli atti pubblici. Il Consiglio Nazionale del Notariato, inoltre, metterà al servizio del Paese –a proprie spese- l’archivio digitale”. Saranno immediatamente applicabili, dopo la pubblicazione in G.U. del decreto, le norme relative al rilascio delle copie (art. 68-ter); all’attestazione di conformità di copie e di documenti formati su qualsiasi supporto (art. 73); alla rettifica di errori mediante certificazione dello stesso notaio (art. 59-bis). Le altre disposizioni (relative all’atto pubblico e la sua conservazione) acquisteranno efficacia in tempi successivi con decreti ai quali è affidata la determinazione di regole tecniche. 

fonte: Ufficio Relazioni con i Media – Consiglio Nazionale del Notariato

Il Notariato si tinge di rosa. Il 42% dei notai under 40 sono donne.

In occasione del convegno organizzato dal Consiglio Superiore della Magistratura “Le donne nelle professioni legali di domani” che si è tenuto lo scorso 11 giugno a Roma, è stata presentata una relazione dalla quale emerge che la presenza femminile nel Notariato rappresenta, in media, il 28% della categoria; tra i notai under 40, le donne sono oltre il 42%.

In particolare la componente femminile è passata dal 17% nel 1991 al 28% del 2008 e continua a crescere poiché i vincitori degli ultimi concorsi per quasi il 50% sono donne. Le regioni con la più alta percentuale femminile sono: Calabria (il 41,7% dei notai locali sono donne), il Molise (36,4%), la Puglia (34,7%), la Basilicata (31,4%), la Sicilia (30,8%), Campania (30,6%).

“Nel panorama generale – ha dichiarato Giancarlo Laurini, Presidente del Consiglio Nazionale del Notariato – il Notariato ha da sempre favorito la presenza femminile, ad oggi in costante crescita attraverso un concorso pubblico che valorizza la meritocrazia. Il lavoro del notaio, infatti, ben si addice alle donne per l’equilibrio e l’attenzione nei confronti delle vicende umane che contraddistingue l’esercizio della pubblica funzione. È inoltre prevista a breve la costituzione, in seno al Notariato, del Comitato Pari Opportunità”.

Che l’interesse ad entrare nella categoria sia sempre più femminile lo dimostrano anche i dati dei vincitori delle prime 30 borse di studio triennali per l’importo di 14.400 euro l’anno assegnate dal Notariato nel 2008 ai giovani più meritevoli ma meno abbienti che hanno intrapreso la strada del concorso. La maggior parte dei vincitori sono donne: 21 contro soltanto 9 uomini. La crescente componente femminile della categoria si riflette anche nella composizione del nuovo Consiglio Nazionale del Notariato, il vertice dell’ordine dei notai, l’organo istituzionale che rappresenta la categoria: su un totale di 20, le donne sono passate da 3 a 4 rappresentando così il 20% del Consiglio.

fonte: Ufficio Relazioni con i Media – Consiglio Nazionale del Notariato