Presidente di Rete Imprese: La crisi è passata ma il punto dolente sono le tasse

Giorgio Guerrini, presidente di Rete Imprese Italia e di Confartigianato ad un’intervista a “Il Giornale” ha espresso ottimismo a riguardo della situazione economica con delle riserve però per quanto riguarda la tassazione: “La parte peggiore della crisi è alle spalle: chi non ce l’ha fatta ha già chiuso, gli altri hanno resistito e ora possono guardare le prospettive con più ottimismo. Però il Paese non cresce ci sono ostacoli da abbattere“. Come già affermato più volte l’Italia dovrebbe puntare sull’export, sull’apertura verso nuovi Paesi, gli stessi che grazie a politiche fiscali agevolate finiscono per competere con noi, spesso vincendo la sfida: “Dobbiamo superare gli handicap rispetto ai Paesi vicini: è una competizione ad armi impari, sia sul fisco che sui costi dei servizi pubblici” – ha ribadito Guerrini.

La ultima opportunità è rappresentata da una corretta applicazione del federalismo fiscale con il quale diminuire la pressione fiscale ponendo un freno al circolo vizioso del “spendi e tassa” e introducendo elementi di responsabilizzazione, sempre stando alle parole di Guerrini. Se questa misura non rispetterà i presupposti l’intera categoria degli artigiani è pronta a cambiare opinione.

Intanto è stata accolta con entusiasmo la proroga della moratoria dei debiti per le Pmi (scadrà tra altri 6 mesi). Il nuovo accordo pur essendo lontano da quello precedente “consente tuttavia un allungamento del credito residuo, oltre che strumenti facoltativi per tutelarsi da possibili aumenti dei tassi d’interesse. La crisi ha cambiato la strategia delle banche che sono tornate sul territorio e al rapporto diretto con la clientela“. La maggior vicinanza e un cambio di approccio al credito dunque han saputo sollevare molte imprese che in caso contrario sarebbero finite sul lastrico.

Mirko Zago

Siglato accordo tra Rete Imprese Italia e Unicredit per finanziamenti alle Pmi

Unicredit e Rete Imprese Italia (che raccoglie Casartigiani, Cna, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti) hanno firmato a Roma un accordo con il quale promuovere il progetto “Ripresa Italia“. Si tratta di un’intesa con cui l’istituto di credito mette a disposizione un plafond di un miliardo di euro e arricchisce ulteriormente il panorama degli interventi finanziari di supporto da realizzarsi con il confronto con le associazioni. Ripresa del ciclo economico; competitività e innovazione; formazione; internazionalizzazione; sviluppo di reti di impresa sono le cinque parole chiave. I primi tre punti saranno attuati da subito a seguire ci si concentrerà sugli altri due. Tra le novità introdotte si trovano prestito per assunzione “EntiCash” (linea di fido a breve termine per smobilizzo crediti commerciali); supercash e supercash rotativo (affidamento a breve destinato a sostenere l’intero ciclo produttivo dell’impresa 12 mesi); “WinEvo” (soluzione di finanziamento finalizzata al sostegno del ciclo produttivo aziendale). Per l’innovazione si ricorrerà a mutui appositamenti pensati per far fronte all’adeguamento tecnologico e alla ricerca oltre che finanziamenti per nuove attività in fase di start-up.

Roberto Nicastro, direttore generale di Unicredit ha ricordato che “Nel 2010 UniCredit ha supportato l’economia con oltre 10 miliardi di euro di nuovi finanziamenti a quasi 200 mila piccole aziende e grazie al forte rapporto con i Confidi e le associazioni di categoria sono stati erogati quasi tre miliardi di nuovi finanziamenti a oltre 40 mila piccole imprese, a riprova di un forte rapporto con il territorio e di una consolidata e proficua collaborazione“. Ha proseguito poi affermando che “Questa nuova iniziativa è la naturale prosecuzione di Impresa Italia e Sos Impresa Italia e nasce, come sempre, da un dialogo continuo e costruttivo tra UniCredit e i propri partner del mondo imprenditoriale per disegnare soluzioni concrete che diano sostegno alle aziende in tutte le fasi del ciclo economico“. Parole alle quali si è unito anche Giorgio Guerrini presidente di Rete Imprese Italia.

Si tratta di un progetto nato dall’esigenza creditizia degli artigiani e delle Pmi con il quale si vuole sostenere una crescita economica proficua e duratura nel tempo.

Laura LESEVRE

L’Imposta Municipale Unica potrebbe compromettere la realizzazione del federalismo fiscale

La realizzazione del federalismo fiscale potrebbe trovarsi difronte ad un ostacolo, si tratta della nuova imposta municipale unica (IMU). In caso di una maggior onerosità per le imprese, fa sapere Giorgio Guerrini, Presidente di Rete Imprese Italia, l’appoggio al federalismo fiscale potrebbe subire un’inversione di rotta. L’IMU andrà a sostituire l’Ici relativamente alla tassazione per seconde case e immobili produttivi con una aliquota media stimata al 7,5 per mille contro quella attuale pari al 6,4 per mille. Ad allarmare è in particolare l’eliminazione, nella nuova versione del testo del decreto sul fisco municipale ripresentato al Governo, dell’obbligo di riduzione alla metà dell’IMU per gli immobili produttivi delle imprese o dati in locazione. Saranno i singoli Comuni, facoltativamente a decidere se propendere per tale riduzione o meno, con un evidente aggravio dei costi.

Rete Imprese Italia che rappresenta Confartigianato, CNA, Casartigiani, Confcommercio e Confesercenti chiede che si ritorni alla precedente formulazione del decreto rispettando l’intento di abbassare il carico fiscale promesso dall’introduzione del federalismo fiscale con riguardo soprattutto alle imprese.

Il Presidente Giorgio Guerrini, in merito ha sostenuto: “Ci aspettiamo che la riforma garantisca maggiore responsabilità delle amministrazioni pubbliche, migliori servizi, riduzione degli sprechi, eliminazione delle sovrapposizioni tra livelli di
governo e dell’oppressione burocratica. I recuperi di efficienza della P.A. ed i conseguenti risparmi dovranno essere prioritariamente destinati a ridurre la pressione fiscale che grava su imprese e famiglie
”.

Mirko Zago

Debiti delle PMI, da Rete Imprese Italia proposte a Tremonti sull’accordo post moratoria

In vista della scadenza del 31 gennaio della moratoria sui debiti delle PMI, il Presidente di Rete Imprese Italia Giorgio Guerrini ha inviato al Ministro dell’Economia Giulio Tremonti una lettera nella quale indica proposte “per accompagnare le imprese nel percorso di uscita dalla crisi, privilegiando iniziative di crescita e di sviluppo rispetto a operazioni di semplice copertura di perdite relative a finanziamenti pregressi“.

Rete Imprese Italia – si legge nella lettera – propone una ridefinizione delle logiche dell’Avviso comune per fornire adeguato sostegno a quelle imprese che, pur avendo usufruito della moratoria ed essendo in regola con il rimborso del proprio debito, trovano difficoltà nel far ripartire la propria attività a causa della mancanza di capitale circolante“. “L’accordo ‘post moraroria’ che le parti saranno chiamate a definire – scrive il Presidente di Rete Imprese Italiadovrà fare leva su due strumenti: la ristrutturazione dei debiti a medio/lungo termine e un finanziamento aggiuntivo del capitale circolante per far fronte ai fabbisogni finanziari generati dalla ripresa delle attività“.

Guerrini confida che il ruolo-guida esercitato dal Ministero dell’Economia in occasione dell’Avviso comune sulla moratoria possa anche stavolta portare a rapidi risultati. Sono quattro le direttrici lungo le quali il Presidente di Rete Imprese Italia ritiene debba articolarsi il nuovo accordo, in continuità con il percorso avviato con l’Avviso comune sulla moratoria:

– individuare strumenti coerenti con una fase economica che conserva forti elementi di incertezza;
– replicare il metodo di lavoro che ha contraddistinto l’esperienza della moratoria, caratterizzato dal coordinamento da parte del Ministero dell’Economia e da poche misure semplici, chiare e di agevole attuazione senza ricorso a risorse pubbliche;
– non penalizzare le imprese nelle condizioni di accesso al credito;
– valorizzare le garanzie pubbliche e quelle rilasciate dai Consorzi Fidi.

Nella sua lettera, Guerrini fa anche rilevare che “la funzionalità del nuovo accordo non potrà essere subordinata a meccanismi di accesso diretto e automatico al Fondo Centrale di Garanzia, perché così si rischierebbe di snaturare le finalità del Fondo, il cui funzionamento sarà oggetto di una revisione complessiva“.

Giorgio Guerrini Presidente Rete Imprese Italia

Passaggio di testimone ai vertici di Rete Imprese Italia: dal 1 gennaio 2011, l’attuale presidente dell’organizzazione interassociativa nonché presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, lascerà il vertice a Giorgio Guerrini, presidente di Confartigianato, che siederà alla presidenza di Rete Imprese Italia per i successivi sei mesi.

L’annuncio é stato dato in questi giorni, durante un incontro con i giornalisti dello stesso Sangalli, che si é definito, “già in prorogatio”, e Giuseppe De Rita, presidente della fondazione di Rete Imprese.

Sangalli era stato nominato giusto lo scorso maggio 2010 in occasione della costituzione dell’organizzazione interassociativa composta da Confcommercio, Confartigianato, Confesercenti, Cna, Casartigiani.

In quest’ultimo incontro, Sangalli ha voluto ribadire la sua posizione rispetto alle scelte del governo, ovvero

“con forza la richiesta di una riforma fiscale che, incrociandosi con il federalismo, punti a due obiettivi: la semplificazione e la riduzione del pressione fiscale”.

Un’imprenditrice friulana alla guida delle 368 mila donne di Confartigianato

Edgarda Fiorini, imprenditrice friulana, dallo scorso 22 ottobre 2010 è la nuova presidente di Donne Impresa Confartigianato nazionale, il movimento che rappresenta le istanze di oltre 368mila imprenditrici artigiane attive in Italia. Eletta per acclamazione dall’assemblea del Movimento, succede a Rosa Gentile alla quale Edgarda Fiorini ha espresso profonda gratitudine per l’impegno e la passione con cui in questi anni ha saputo guidare il Movimento. Fiorini, originaria di Udine, è imprenditrice nel settore edile ed è la prima friulana a rappresentare l’imprenditoria femminile a livello nazionale. Soddisfazione per il prestigioso incarico è stata espressa dai presidenti di Confartigianato Udine Carlo Faleschini e di Confartigianato Fvg Graziano Tilatti che si sono subito congratulati con lei, evidenziando come con questa salgono a due le presidenze nazionali per Confartigianato Udine (lo stesso Faleschini è presidente nazionale dell’Inapa, il patronato degli artigiani) segno sia della qualità delle persone sia del grande lavoro che Confartigianato Udine sta facendo anche nella selezione e formazione dei suoi dirigenti. Fiorini è vice presidente di Confartigianato Udine, presidente regionale di Donne Impresa Friuli Venezia Giulia e delegata dal presidente nazionale di Confartigianato, Giorgio Guerrini, ai Movimenti Giovani e Donne.

A Roma riflettori sull’imprenditoria femminile. Domani al via la due giorni di Confartigianato sull’imprenditoria in rosa

Domani a Roma inizierà la due giorni di Confartigianato sull’imprenditoria in rosa nel corso della quale sarà diffuso un rapporto sull’imprenditorialità femminile realizzato dall’Ufficio studi.

Alla luce del gap italiano rispetto agli standard europei per quello che concerne le condizioni di accesso al mercato del lavoro per le donne ed i servizi di sostegno alle lavoratrici e alle imprenditrici, Confartigianato ha messo al centro della dodicesima Convention nazionale del Movimento Donne Impresa il tema “Donne e Crescita – Welfare to Work: dall’idea all’impresa”. All’iniziativa, che si svolgerà presso il Centro Congressi Capranica, interverranno rappresentanti del Parlamento e del Governo. I lavori saranno aperti dal presidente di Confartigianato Giorgio Guerrini e dalla presidente di Donne Impresa Rosa Gentile. Nel pomeriggio di mercoledì parteciperanno, tra gli altri, alla tavola rotonda su Lisbona 2010 e Europa 2020,il presidente Commissione Finanze Senato Mario Baldassarri, il vicesegretario del Pd Enrico Letta e il presidente dell’Api Francesco Rutelli. Ai lavori interverranno anche il ministro per i rapporti con le regioni Raffaele Fitto e Renata Polverini, presidente Regione Lazio. Nella mattinata di giovedì 21 ottobre, parteciperà alla Convention Don Luigi Ciotti, presidente dell’Associazione Libera, che verrà premiato da Donne Impresa per il suo impegno civile.

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Il ministro Romani incontra i vertici di Confartigianato: serve maggiore tutela per le piccole imprese

Il neoministro dello Sviluppo Economico, Paolo Romani, ha iniziato i suoi incontri istituzionali e lo scroso 6 ottobre, ha incontrato i vertici della Confartigianato, il presidente Giorgio Guerrini e il segretario generale, Cesare Fumagalli. I temi affrontati nel corso dell’incontro sono stati la tutela del made in Italy, il nodo dei ritardi dei pagamenti della pubblica amministrazione, quota negli appalti pubblici riservata alle piccole-medie-imprese.

Guerrini ha illustrato a Romani le esigenze di sviluppo delle piccole imprese, sottolineando che ”ai 170 tavoli sullo stato di crisi delle varie aziende aperti presso il dicastero, non c’è uno che riguardi le piccole imprese – ha detto – le piccole aziende soffrono ma cercano di farcela da sole” ha aggiunto, sollecitando l’attenzione del ministro per questo segmento produttivo. Romani e il presidente della Confartigianato hanno concordato sulla necessità di un maggiore impegno sulla tutela del made in Italy. Riguardo alla questione del ritardo dei pagamenti della Pubblica Amministrazione, i rappresentanti degli artigiani hanno sollecitato ”un’applicazione anticipata, comunque rapida, della direttiva in via di approvazione a Bruxelles”; infine, hanno chiesto che negli appalti pubblici quota sia riservata alle pmi.