Il Talento delle Idee per premiare i giovani imprenditori

UniCredit e i Giovani Imprenditori di Confindustria lanciano la nuova edizione di “Il Talento delle Idee” con la volontà di individuare, premiare e sostenere i giovani imprenditori in grado di produrre idee innovative attraverso la collaborazione tra diversi soggetti economici presenti sul territorio.

Per partecipare occorre rispettare questi criteri:

  • Criterio di partecipazione anagrafico: sono ammesse a partecipare le persone fisiche che abbiano un’età compresa tra i 18 e i 40 anni che detengano, da sole o congiuntamente ad altre persone fisiche, almeno il 51% del capitale di una società ovvero che intendano avviare una nuova impresa entro i confini dell’Italia. Non sono ammessi a partecipare i dipendenti del Gruppo UniCredit, dei Giovani Imprenditori di Confindustria e i Giovani Imprenditori che ricoprono cariche associative territoriali o regionali a livello di presidenza
  • Criterio di partecipazione aziendale: sono ammesse a partecipare società con età aziendale massima pari a 3 anni
  • Criterio di partecipazione settoriale: sono ammesse a partecipare le società operanti nei settori dell’industria e dei servizi
  • Le start up/proposte imprenditoriali vincenti saranno selezionate sulla base di criteri oggettivi in grado di valutare la qualità del progetto imprenditoriale, del team proponente insieme alle potenzialità del mercato di riferimento e alle proiezioni economico-finanziarie. Tale valutazione verrà sintetizzata attraverso l’attribuzione di uno specifico scoring utilizzando un modello sviluppato da UniCredit.

    Tutte le informazioni sul bando a questo sito.

     

    Confindustria premia i talenti e le innovazioni

    E’ aperta la partecipazione al concorso “Il Talento delle Idee”, che premia le migliori idee e imprese innovative italiane.
    Possono partecipare i giovani imprenditori tra 1840 anni.
    L’iniziativa è promossa da UniCredit e dai Giovani Imprenditori di Confindustria.

    Il concorso prevede sia dei premi locali valutati da commissioni locali, sia un premio finale nazionale tra i vincitori di ogni area territoriale (Nord Ovest, Lombardia, Nord Est, Centro Nord, Centro, Sud, Sicilia) più le 8 migliori proposte imprenditoriali selezionate tra i secondi e terzi classificati a livello locale.
    In palio 25.000 euro per il primo classificato, 15.000 per il secondo e 10.000 euro per il terzo. Altri 10 mila euro  potranno essere assegnati da UniCredit alla miglior idea imprenditoriale, oppure alla migliore start-up.

    Per queste ultime ci sarà anche la possibilità di entrare a fare parte di un programma di Mentoring/ Tutorship di UniCredit e Confindustria, le quali offriranno una consulenza periodica per lo sviluppo del business.

     

    Giovani imprenditori: in Italia si fa troppo poco per incentivare i giovani

    Il presidente dei Giovani Imprenditori, Jacopo Morelli in apertura del 41esimo convegno di Santa Margherita Ligure lancia segnali d’allarme per la situazione dell’impiego giovanile: “Quest’Italia è “contro i giovani” ma non bisogna arrendersi ed è necessario alzare la testa: penalizzando le giovani generazioni non si porta’ ottenere “una robusta crescita economica“.

    Se l’Italia si presenta come un Paese poco attento all’incentivo dei giovani, l’obiettivo è quello di diventarlo. Si tratta di un obiettivo propositivo e allo stesso tempo urgente per poter competere con i mercati emergenti e per non aggravare il divario con altri Paesi europei “Non ci arrendiamo dinanzi alle difficoltà e non ci rassegniamo, perche’ abbiamo le capacità per affrontare e vincere le grandi battaglie di un mondo globale”. Oggi, ha proseguito Morelli, “continuando a penalizzare le nuove generazioni, le loro forze, i loro talenti, sarà impossibile ottenere una robusta crescita economica, condizione indispensabile per garantire un avvenire sereno all’intera nazione” – ha proseguito.

    L’invito di Morelli è che la politica si interessi a questi temi in un modo più attento e responsabile. Le priorità sono riuscire a permettere alla nuova generazione un lavoro meglio remunerato, un’istruzione al passo con i tempi, una prospettiva di crescita personale e professionale. Per raggiungere questo traguardo sarebbe utile diminuire la pressione fiscale verso i giovani: “Meno tasse significa più risorse disponibili, per consumare o per risparmiare. E’ cosi’, anche, che si risponde all’ansia di chi deve, in autonomia, costruire il proprio futuro. Un nostro laureato, fra i 25 e i 34 anni, guadagna l’80% della media della retribuzione dei laureati nel loro complesso: nei paesi Ocse è il 90%, nel Regno Unito siamo al 96%“. Oltre ai giovani particolare riguardo meriterebbero anche le donne, a cui potrebbe essere applicata una riduzione delle aliquote.

    “2030: non c’è made in Italy senza aziende e giovani”: incontro promosso dall’Agia

    L’AgiaAssociazione Giovani Imprenditori Agricoli della CiaConfederazione Italiana Agricoltori ha promosso ieri (17 novembre 2010) un incontro per affrontare il tema “2030: non c’è made in Italy senza aziende e giovani”. Da un confronto sulle organizzazioni imprenditoriali giovanili (Confindustria, Federalimentare, Cna, Confcommercio, Confartigianato, Confesercenti, Federalberghi-Cnga, Confapi, Federturismo), cercando di dare una risposta ai vari problemi che frenano l’ingresso delle nuove generazioni, è emerso che soltanto un giovane su tre che ha scelto per il suo futuro l’attività agricola riesce a fare impresa. Burocrazia, ostacoli fiscali, costi opprimenti, mancanza di agevolazioni per l’acquisto della terra e per il subentro in azienda, credito oneroso, nessuna spinta al ricambio generazionale. In agricoltura poi i giovani conduttori under 35 sono solo poco più del 3% e meno del 7% sono quelli under 40. Praticamente, solo 112mila aziende hanno un conduttore giovane.

    Un confronto quello promosso dai Giovani Imprenditori Agricoli  che è partito da una chiara considerazione di fondo: attualmente in Italia c’è poca competitività perché sono pochi i giovani che fanno impresa. I motivi? Molti e complessi. Prima di tutto, l’eccessivo e complicato carico burocratico che strangola la stessa capacità di fare impresa (lunghezza dei tempi di attesa per l’erogazione dei servizi, costi elevati, assenza o carenza di sinergia tra i vari uffici delle amministrazioni). Ad esso si aggiunge la mancanza di un credito agevolato. Ed è per questo che alle banche viene chiesto di guardare lontano, d’imparare a rischiare un poco del loro protetto patrimonio sui giovani in progetti a lungo termine, di diventare i nostri partner ideali nella scommessa di un made in Italy che possa finalmente guardare al futuro attraverso le idee imprenditoriali dei suoi giovani. AAA, giovani imprenditori cercansi…

    GiovaneImpresa.it sul web arriva un sito per gli aspiranti imprenditori under 35

    Il Ministero della Gioventù, presieduto dal Ministro Giorgia Meloni, lancia online un sito dedicato ai giovani aspiranti imprenditori. Il sito si chiama GiovaneImpresa.it ed è uno strumento telematico disposizione degli aspiranti imprenditori per avere tutte le informazioni necessarie, conoscere le leggi e le possibilità di finanziamento, sapere quali licenze chiedere, avere una guida per fare il business plan.

    Il portale è stato realizzato con la collaborazione dei giovani di Confcommercio, Confindustria, Confapi, Cna, Confartigianato e Confagricoltura. Target di riferimento sono le persone tra i 18 e i 35 anni, che potranno sia consultare Giovane Impresa sia interagire con altri utenti in un apposito forum e porre domande agli esperti delle associazioni imprenditoriali che provvederanno a rispondere.