Mutui immobiliari aumentati del 20%

Dopo mesi, e forse anni, di risultati altalenanti e pericolosamente tendenti al ribasso, il primo trimestre 2014 ha segnato un’impennata nella domanda di mutui immobiliari, con un incremento del 20%.

Questo dato, incoraggiante, è stato reso noto dal Rapporto immobiliare realizzato dall’Agenzia delle entrate e dall’Associazione bancaria italiana.

Giovanni Sabatini, direttore generale di Abi, ha confermato che “sul fronte dei mutui per le abitazioni i segnali cominciano a essere positivi”.

Le famiglie, dunque, se decidono di chiedere un mutuo in banca, vedono la loro situazione personale migliorata, anche grazie ad un contemporaneo calo dei prezzi degli immobili ed un repentino ribasso dei tassi d’interesse proposti dagli istituti di credito.

Nel 2013, invece, il mercato immobiliare delle abitazioni ha continuato la sua discesa, scivolando a un nuovo minimo: sotto quota 407mila unità vendute, il 9,2% meno del 2012, e anche sotto il precedente minimo di 430mila unità, segnato dal mercato immobiliare italiano nel 1985.

Vera MORETTI

Finanziamenti alle imprese del Mezzogiorno

In arrivo, per le imprese del Mezzogiorno, in particolare quelle operanti in Campania, Puglia, Calabria e Sicilia, 240 milioni di finanziamenti a tasso zero se intenzionate ad attuare programmi di investimento per cifre comprese tra 200.000 e 3 milioni di euro, soprattutto se le spese riguardano l’acquisto di macchinari.

Ciò è previsto dal Bando Macchinari, emanato dal Ministero dello Sviluppo Economico ed è finanziato con risorse del Piano di Azione Coesione (Pac) e del Programma Operativo Nazionale (Pon – “Ricerca e Competitività” 2007-2013).

I finanziamenti saranno rimborsati in percentuali differenziate in base alla dimensione d’impresa beneficiaria e potranno essere erogati attraverso una modalità innovativa messa a punto dalla Direzione generale per gli incentivi alle imprese (Dgiai) del Ministero dello Sviluppo Economico e dall’Abi, secondo la quale le imprese potranno usufruire delle agevolazioni prima di effettuare il pagamento dei beni ai fornitori.

Le fatture saranno pagate con le risorse finanziarie versate dal Ministero su un apposito conto vincolato.
La Convenzione siglata nei giorni scorsi tra Ministero e Abi ha stabilito nel dettaglio le regole per l’apertura e la gestione dei conti bancari.

Carlo Sappino, direttore generale della Dgiai, ha dichiarato: “Nell’attuale fase del ciclo economico in cui i segnali di ripresa sono ancora troppo deboli, soprattutto nelle regioni meridionali, contiamo di supportare con il Bando ‘Macchinari’ le imprese nella realizzazione di investimenti in grado di qualificarne gli assetti tecnico-produttivi e rilanciarne la competitività. Credo poi che sia particolarmente significativa, e direi anch’essa innovativa come gli investimenti che ci apprestiamo a sostenere, la partnership pubblico-privato per lo sviluppo attivata con l’Abi, che ringrazio per la disponibilità e la collaborazione offerta“.

Ha voluto aggiungere il direttore generale dell’Abi Giovanni Sabatini: “Questo strumento agevolativo e’ un tassello importante della politica di sostegno alle imprese e, in particolare, di quelle del Mezzogiorno, che si affianca alla Nuova Sabatini, con l’obiettivo di favorire nuovi investimenti in un momento nel quale siamo tutti impegnati a promuovere la ripresa economica“.

Per ricevere maggiori informazioni, è già attiva una piattaforma informatica implementata, in collaborazione con Invitalia, per la compilazione guidata delle domande di ammissione alle agevolazioni, che potranno essere presentate a partire dal 27 febbraio.

Vera MORETTI

Le Pmi verso un’internazionalizzazione?

di Vera MORETTI

E’ nata una nuova alleanza siglata da Giovanni Sabatini, direttore generale di Abi, e Giovanni Gorno Tempini, Alessandro Castellano e Massimo D’Aiuto, rispettivamente amministratori delegati di Cassa depositi e prestiti, Sace e Simest.

Ciò porterà ad una proroga fino al 6 aprile 2013 per il sistema Export banca. Questo sistema era stato creato nel 2010 tramite una convenzione tra Cdp e la Sace, la società controllata dal ministero dell’Economia che garantisce il credito all’esportazione assicurando gli investimenti esteri. Ora è entrata anche Simest, Società italiana per le imprese all’estero, nell’ambito di un’azione di abbattimento degli interessi sui crediti.

La convenzione mira alla costituzione di compartecipazioni con le banche, nazionali e non, per la quota che rimane scoperta.
Questa operazione potrebbe rendere le imprese italiane maggiormente competitive a livello europeo, e poter, dunque, stare al passo con Francia e Germania, che godono già di strumenti analoghi.

Le misure varate nell’ambito di questo progetto traghetteranno le 40 operazioni da 9 miliardi ciascuna in fase di istruttoria, che si avvalgono di una quota di finanziamenti firmati Cdp pari a 4,5 miliardi. La maggior parte di queste sono di credito all’acquirente estero mentre oltre una decina sono di sostegno all’internazionalizzazione delle Pmi, per l’apertura di filiali e acquisizioni all’estero.
Nel 2011 sono state cinque le operazioni avviate nei settori dei cantieri navali, dell’edilizia e delle infrastrutture, gas e petrolio: due finanziate per un totale di circa 800 milioni, altre tre sono in fase di conclusione.

Ma le manovre non si fermano qui, perché è previsto un incontro il 19 aprile prossimo per affrontare il tema spinoso del credit crunch e la proposta Abi per smobilizzare i debiti della pubblica amministrazione nei confronti delle aziende.