Franco Gallia nuovo direttore generale del Banco di Napoli

Cambio al vertice per il Banco di Napoli, appartenente al gruppo Intesa Sanpaolo.

A prendere il posto di Giuseppe Castagna come direttore generale è stato chiamato Franco Gallia, che si appresta, così, a guidare una rete di oltre 700 filiali con più di 2 milioni di clienti, alle quali si aggiungono le 160 filiali e i 490.000 clienti in Sicilia.

Gallia arriva dall’interno del gruppo Intesa Sanpaolo, dove ha svolto la totalità della sua carriera. Dopo essere stato direttore regionale di Lazio, Sardegna e Sicilia della divisione Banca dei Territori e capo Area Lazio, infatti, dal novembre 2009 era direttore generale di Carive.

Vera MORETTI

Accordo Confindustria Lombardia e Intesa Sanpaolo per le pmi

E’ stato sottoscritto un accordo, a Milano presso la sede di Assolombarda, presentato da Ambra Redaelli, presidente Piccola Industria Confindustria Lombardia, Giuseppe Castagna, direttore generale e responsabile della Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo, Vincenzo Boccia, presidente Piccola Industria Confindustria e Alvise Biffi, presidente Piccola Impresa Assolombarda.

L’intesa è nata per affrontare la grave crisi che il Paese sta affrontando e, in particolare, per rafforzare il dialogo tra imprese e banca, alla base di una concreta ripresa.
Solo andando incontro alle richieste delle piccole e medie imprese, facilitandone l’accesso al credito, si potrebbe vedere una luce alla fine del tunnel.
Le pmi, infatti, rappresentano la struttura portante dell’economia del Paese, e se affondano loro, anche l’Italia rischia di non riprendersi.

L’intento dell’accordo è, dunque, quello di mettere a disposizione delle pmi lombarde un plafond di 2,6 miliardi di euro e che rafforza ancor di più la collaborazione tra le Associazioni territoriali di Confindustria Lombardia e Intesa Sanpaolo che hanno ratificato a livello regionale l’accordo nazionale sottoscritto da Confindustria Piccola Industria e il Gruppo Intesa Sanpaolo che prevede un plafond di 10 miliardi di euro, di cui 200 milioni di euro dedicati a finanziare progetti innovativi di nuove imprese.

La prima mossa da fare è rendere le pmi sempre più competitive sui mercati internazionali, specialmente quelli dei paesi emergenti, che, nel 2015, avranno un peso a livello mondiale superiore al 50%.
In realtà, le imprese della Lombardia non sono state a guardare, tanto da avere già il 38% dell’export diretto verso i paesi emergenti, ma i margini di miglioramento ci sono.

A tal fine, l’accordo propone una piattaforma di prodotti, eventi e servizi consulenziali a supporto delle strategie di espansione e di internazionalizzazione delle pmi.
Tra le soluzioni finanziarie più innovative c’è Export Facile, un prodotto di copertura del rischio d’insolvenza dei debitori esteri fino al 100% a fronte dei crediti ceduti pro-soluto.
Export Facile, inoltre, fornisce alle imprese liquidità aggiuntiva e alternativa alle tradizionali linee di credito, supportando le strategie di esportazione delle imprese e facilitandone il commercio con l’estero.
Sono già 4.257 le aziende lombarde che potrebbero usufruire di questa soluzione e, per definire le operazioni, Intesa Sanpaolo incontrerà queste imprese entro il 2013.

L’accordo propone servizi di consulenza specialistica per le pmi che affrontano momenti di discontinuità e cambiamento in ottica di crescita e fornisce soluzioni per l’avvio di processi di aggregazione.
Sono previste anche forme di collaborazione come la costituzione di Reti d’Impresa, operazioni di finanza straordinaria, passaggi generazionali, ricerca partner su scala nazionale e internazionale. Il servizio è fornito dalla Divisione Corporate & Investment Banking-Banca IMI e si avvale della collaborazione di appositi specialisti presenti sul territorio, mettendo a disposizione servizi tradizionalmente accessibili solo alle
aziende di grandi dimensioni.

Importante non è solo supportare le imprese già esistenti, ma anche favorire l’attivazione di quelle nuove.
Da questo punto di vista, però, emergono dati incoraggianti: a quanto pare, infatti, la probabilità di sopravvivenza delle startup italiane è superiore a quelle tedesche. Le nuove attività nostrane, inoltre, crescono più rapidamente: negli ultimi 6 anni hanno creato 2,76 milioni di nuovi posti di lavoro (pari al 17% degli occupati).

Per agevolare la nascira di nuove imprese, Piccola Confindustria ha presentato AdottUp, che prevede un coinvolgimento attivo in termini di “tutorship” da parte di aziende associate, l’accordo odierno prevede servizi e iniziative volti a facilitare la nascita e lo sviluppo di nuove imprese.
Le migliori idee imprenditoriali, selezionate dal Comitato congiunto Intesa Sanpaolo3 Confindustria, vengono infatti “adottate” da imprese, segnalate da Confindustria, già consolidate sul mercato affinché, in qualità di “incubatori”, le aiutino a svilupparsi in business sostenibili anche grazie alle iniziative di Intesa Sanpaolo Neoimpresa e Officine Formative.

La Banca ha già identificato in Lombardia oltre 9.000 pmi per le quali ha valutato l’adeguatezza dei requisiti di bancabilità e di quelli richiesti per l’accesso ai plafond agevolati. Queste imprese saranno contattate nel prossimo semestre per proporre soluzioni finanziarie a sostegno della loro crescita. L’utilizzo infatti degli strumenti di dialogo, come Diagnostico e Simulatore, consente alla banca di migliorare la valutazione del merito creditizio e all’impresa di acquisire una maggiore conoscenza del proprio grado di “bancabilità” oltre a favorire la conoscenza e la possibilità di accedere agli strumenti di facilitazione creditizia messi a disposizione dal sistema (es. provviste agevolate BEI e CDP, plafond ABI, Fondo Centrale di Garanzia).

Vincenzo Boccia, presidente Piccola Industria di Confindustria, ha dichiarato: “Si tratta di un’intesa frutto di una collaborazione consolidata nel corso degli anni, che individua un’ampia rosa di soluzioni in linea con l’idea di una funzione di finanza strategica sempre più al servizio della competitività delle imprese. Piccola Industria sarà un partner determinante per il massimo successo dell’iniziativa sul territorio e in particolare per dare forte rilevanza al progetto “AdottUp” nel quale le PMI si candidato a diventare incubatori di nuove idee innovative. Con l’accordo si mettono infatti a disposizione del sistema soluzioni formative, consulenziali e finanziarie per start up e per le imprese interessate ad una loro adozione con il duplice obiettivo di supportare nascita e sviluppo di nuove attività e far crescere l’innovazione all’interno delle PMI”.

Ambra Redaelli, presidente Comitato Regionale Piccola Industria di Confindustria Lombardia, ha aggiunto: “Siamo molto orgogliosi di sottoscrivere questo importante accordo, che da anni
sancisce il proficuo rapporto tra Intesa Sanpaolo e Confindustria. Grazie a questo continuo dialogo, e in particolare attraverso i Tavoli operativi a livello provinciale, abbiamo saputo trasmettere le reali e concrete esigenze delle nostre associate che, in un momento di così forte crisi, non possono rinunciare alla continuità di erogazione del credito e ad un supporto specifico per le attività di crescita e sviluppo”.

Giuseppe Castagna, direttore generale di Intesa Sanpaolo: “Il momento esige uno sforzo comune per valorizzare la creatività tipicamente italiana e la determinazione che contraddistinguono la nostra Piccola Impresa. Il dialogo, che è il tratto distintivo di questi accordi con Confindustria, è fondamentale per conoscere e approfondire difficoltà e potenziale delle imprese. Queste devono poi essere aiutate e spronate a compiere un decisivo passaggio culturale per dotarsi degli strumenti necessari per meglio competere sui mercati internazionali. L’accordo di oggi intende facilitare il dialogo con le aziende e supportare la nascita e lo sviluppo di nuove imprese con uno sguardo anche a quei giovani che hanno idee e spirito imprenditoriale e che vanno incoraggiati e sostenuti nel guardare all’autoimprenditorialità come importante opportunità per il loro futuro. Intesa Sanpaolo, grazie al suo completo e diversificato know-how è in grado di rispondere, su tutto il territorio nazionale, alle diverse esigenze delle imprese”.

Alvise Biffi, presidente Piccola Impresa Assolombarda: “Sono particolarmente lieto di firmare questo accordo come primo atto ufficiale da presidente della Piccola Impresa di Assolombarda. Lo strumento di supporto alla nuova imprenditoria previsto dall’accordo dimostra la lungimiranza di Intesa nella promozione delle startup ed è perfettamente in linea col percorso di aiuto alla nuova imprenditorialità avviato quando ero presidente del Gruppo Giovani Imprenditori, e con la costruzione di una forte integrazione tra startup e PMI, uno degli obiettivi principali del mio nuovo mandato”.

Vera MORETTI

Accordo tra Intesa Sanpaolo e RetImpresa per far entrare le pmi in rete

E’ stato siglato un accordo tra Aldo Bonomi, presidente di RetImpresa, l’Agenzia Confederale di Confindustria per le reti d’impresa, e Giuseppe Castagna, direttore generale e responsabile di Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo che si pone come finalità quella di sostenere e favorire lo sviluppo delle reti “di qualità” come strumento per accrescere la competitività delle imprese italiane sui mercati nazionali e internazionali.

Con questa intesa, che permetterà di unire due realtà che possono contare su competenze ed esperienze importanti, si vuole promuovere la rete come strumento indispensabile per le pmi, soprattutto per superare i limiti dimensionali, che a volte costituiscono un vero e proprio ostacolo all’internazionalizzazione e all’accesso al credito.
E’ prevista infatti un’offerta appositamente dedicata alle imprese che collaborano in rete, fatta di strumenti finanziari e servizi di assistenza specialistica.

In particolare, è compreso anche un supporto alla gestione ordinaria della rete, con soluzioni di smobilizzo dei crediti infra-rete e prodotti che semplificano la gestione dei rapporti commerciali.
Le pmi che aderiscono ad un contratto di rete possono usufruire del Fondo di Garanzia gratuito e di un plafond di 30 milioni di euro assegnato dalla Banca Europea degli Investimenti (BEI).

A disposizione delle reti, inoltre, attraverso Mediocredito Italiano, la banca del Gruppo dedicata a sostenere lo sviluppo delle imprese italiane, c’è anche un Desk specialistico dedicato che garantisce un costante monitoraggio dell’evoluzione della normativa e che presidia il conseguente aggiornamento del modello di offerta.
A livello locale, invece, sono attivi presidi territoriali costituiti da professionisti in grado di analizzare il progetto industriale della rete, valutandone i benefici prospettici sulle singole imprese aderenti.

Trattandosi di un argomento, quello delle reti d’impresa, cruciale per il futuro delle pmi italiane, Sanpaolo e RetImpresa hanno deciso di proporre una serie di seminari e incontri tematici sul territorio, oltre ad iniziative di formazione mirate che metteranno in campo le competenze specialistiche delle rispettive strutture di Formazione.

Aldo Bonomi ha commentato: “Siamo contenti di questo ulteriore accordo per lo sviluppo delle reti. Infatti, la nostra idea è che imprese e banche si muovano unite nella stessa direzione. Le banche, soprattutto nostre partner in accordi come questo, possono finalmente guardare con maggiore attenzione alle reti perché, attuando i programmi industriali previsti dai contratti, aumenta la competitività e la trasparenza. L’importante collaborazione avviata con Intesa Sanpaolo viaggia in
quest’ottica e potrà essere di grande aiuto per le imprese in rete che riscontrano difficoltà nel finanziare investimenti di rilancio. Questo accordo guarda al futuro, intende sostenere i progetti con le potenzialità migliori e, con la volontà espressa dalla banca, risponde appieno a tutto ciò di cui le imprese hanno bisogno: maggiore liquidità a condizioni
migliori e una consulenza qualificata. La rete si sta dimostrando lo strumento ideale per le aziende italiane ed è necessario continuare a sostenerle con un’azione di sistema
“.

Giuseppe Castagna ha dichiarato: “La nostra è stata la prima banca in Italia ad aver dotato la propria struttura commerciale di un’offerta completa di servizi finanziari e consulenza specialistica in grado di supportare la costituzione delle reti d’impresa, finanziare i migliori progetti di aggregazione e sostenere i processi di internazionalizzazione e innovazione, soprattutto delle aziende meno strutturate. La possibilità di mettere a fattore comune esperienze e iniziative di sviluppo, infatti, permette alle aziende in rete di affrontare investimenti altrimenti non perseguibili individualmente e, dunque, di ottenere miglioramenti strutturali al proprio business che possono influenzare positivamente il loro merito creditizio. Proprio per capire se e in quale misura le reti d’impresa offrano concreti vantaggi competitivi alle imprese aderenti, Intesa Sanpaolo ha costituito un Osservatorio nazionale e Laboratori Regionali che presidiano e monitorano costantemente l’evoluzione di tale fenomeno”.

Vera MORETTI