Evasione fiscale, 8 milioni evasi a Torino

 

La guardia di finanza di Torino ha individuato una maxi evasione da 8 milioni di euro riconducibile a tre società operanti nel settore degli autotrasporti, di fatto gestite da un medesimo titolare. Zero reddito imponibile e pochi centesimi di Iva da versare, riportando in contabilità solo parte delle fatture emesse, mentre annotavano tutte le fatture di acquisto.

Nei giorni scorsi due imprenditori del settore informatico, nell’ambito di un’altra operazione sulle maxi evasioni, sono stati arrestati dai militari piemontesi, che hanno anche posto sotto sequestro preventivo beni per 2,5 milioni di euro. In manette sono finiti Maurizio Boggio, 40enne torinese secondo gli investigatori promotore della frode e Massimo Pasquale, 47enne tarantino.

JM

Scoperta a Torino evasione fiscale di 15 milioni di euro

E’ stata scoperta un’evasione fiscale da 15 milioni di euro che legava una società torinese ad un’azienda asiatica. Attraverso questo legame, la società italiana non dichiarava al fisco italiano quanto guadagnato.

A scoprire la truffa è stata la Guardia di Finanza che appartiene al Nucleo Polizia Tributaria di Torino, la quale ha in particolare rivolto l’indagine verso “i rapporti commerciali infragruppo realizzati negli anni da una multinazionale asiatica con sede anche in Italia”.

Da tali controlli è merso che la sede italiana del gruppo internazionale acquistava dalla propria controllante estera prodotti finiti (connettori, cavi, sensori e quadri elettrici) da commercializzare in Italia nel campo dell’automotive, a prezzi superiori del 15% rispetto a quelli normalmente praticati nel mercato.

Se tale operazione risultava antieconomica per la società torinese, era invece conveniente per la multinazionale estera, tanto da riuscire a trasferire profitti “in Paesi fiscalmente accoglienti del Nord Africa e dell’Europa Orientale”.

Vera MORETTI