Automotive: allarme per l’eliminazione dell’IPT

Il decreto legge anti-crisi e con efficacia a decorrere dalla data di entrata in vigore della legge di conversione conferma l’eliminazione dell’Imposta Provinciale di Trascrizione (IPT) in misura fissa per gli atti soggetti ad IVA. Gli effetti si faranno sentire su tutta la filiera, avvertono le associazioni di categoria (Anfia, Aniasa, Assilea, Federauto e Unrae).

Alla ricerca di risorse immediate e di facile reperimento, il Governo – precisa la nota – ha attinto nuovamente al settore auto colpendo senza distinzioni l’auto privata e quella aziendale e superando anche il decreto ministeriale che, in ossequio al D.Lgs n.68/2011 sul federalismo fiscale, doveva riordinare l’Imposta Provinciale di Trascrizione (IPT), unico balzello di questo tipo in Europa”. Per le associazioni di settore la nuova norma, ”in aggiunta all’aumento delle accise e dei costi dei carburanti, alla dimenticata promessa pre-elettorale sull’abolizione del bollo auto e all’aumento della tassazione sulla RC auto di ulteriori 3,5 punti deliberata da decine di Province, porterà ad un ulteriore inasprimento della tassazione dell’auto nuova e usata, con rincari che supereranno anche l’80%”.

 

L’Italia è la prima nazione al mondo per le immatricolazioni

L’Italia è ancora una volta la nazione in prima posizione per quanto riguarda le immatricolazioni dei veicoli. Nel mese di Aprile è stato registrato un valore pari a +9,3% con un totale nel mese di Marzo di circa 163.953 nuovi mezzi. Secondo i dati ufficiali nei primi 4 mesi del 2011 vi è stata una crescita del 13,6% con un totale di circa 681.567 immatricolazioni.

Di seguito vi riportiamo la classifica Europea con tanto di valori :

  • Italia : +26,1%; Regno Unito : 23,6%; Germania : 12,% ; Francia : 3,0% ; Spagna : -14,3% ; Grecia : -38,9%

Come potete notare dalla tabella riportata in alto, non tutte le nazioni hanno avuto incrementi rispetto ad anni precedenti, paesi come la Spagna e la Grecia hanno avuto addirittura dei cali e si parla di numerosi veicoli.

Secondo le analisi, anche i camion pesanti sono soggetti in Europa a un incremento di circa il 50,8% unico settore che resta quasi invariato è quello dei pullman e autobus.