Due tentate rapine in otto mesi, gioielliere dice basta

E’ un trauma difficile da superare”. Così Giulio Balzarin, 74enne storico orafo e gioielliere vicentino, ha motivato la decisione di chiudere il suo negozio sotto la Basilica in Piazza dei Signori. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la tentata rapina subita ieri mattina quando, mentre stava tirando su la saracinesca alle 10 del mattino, è stato aggredito da due malviventi con tanto di pistola puntata alla tempia.

Con grande coraggio è riuscito a sventare la rapina, schiaffeggiando l’arma, ma restano il trauma e lo sconforto, anche ripensando all’aggressione subita lo scorso novembre, quando nell’occasione gli venne rubato il borsello. “Io mollo. Basta. Lo avevo già deciso prima di questo episodio non partecipando al bando dell’amministrazione per l’assegnazione dei locali al piano terra” ha commentato”.

Rapina a mano armata in una gioielleria, la titolare vuole chiudere

Alla terza rapina subita in 40 anni di attività, vuole dire basta. Loredana Carlassare, titolare dell’omonima gioielleria in via Durando, a Vicenza, è stata rapinata venerdì mattina da due giovani italiani, che sono entrati pochi minuti dopo l’apertura del negozio, le hanno puntato una pistola alla tempia e poi l’hanno immobilizzata legandole mani e piedi con del nastro adesivo.

La donna non ha potuto che collaborare con i rapinatori, entrati in abiti eleganti, che hanno svuotato la cassaforte e i cassetti dal bancone portando via gioielli del valore non ancora stimato dai carabinieri, ma sicuramente di diverse migliaia di euro. “Ora basta, chiudo” ha detto la commerciante, non nuova purtroppo a subire rapine.