UniCredit, 400 milioni per le imprese siciliane

UniCredit ha chiesto ottenuto, all’asta TLTRO della Bce dello scorso 18 settembre, l’assegnazione di 7,750 miliardi di euro per il nostro Paese. Alla Sicilia saranno destinati 400 milioni di euro, con i quali UniCredit intende potenziare ulteriormente l’attività creditizia che l’ha portata, nei primi nove mesi del 2014, all’erogazione di circa 169 milioni di nuovi finanziamenti alle imprese dell’isola.

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“I fondi ottenuti dalla Bce nell’ambito del Tltro – ha dichiarato Giovanni Chelo, regional manager Sicilia di UniCredit – saranno integralmente destinati al credito. In questa prima asta abbiamo richiesto l’importo massimo consentito per le nostre attività in Italia e la priorità andrà alle imprese che intendono fare investimenti pluriennali per sostenere lo sviluppo e ricominciare a crescere. I nostri indicatori oggi ci mostrano come la domanda di credito per investimenti sia purtroppo ancora debole: circa la meta’ delle imprese lavora su basi attive e stiamo assistendo a una progressiva crescita dei depositi, sintomo di un clima ancora attendista nel mercato. Per questo dobbiamo sforzarci di stimolare nuova domanda di credito, che è condizione necessaria per innescare un nuovo percorso di crescita nel Paese”.

 

Stretta creditizia, il dramma delle imprese siciliane

Secondo l’ultima indagine dell’Osservatorio del credito di Confcommercio, nel secondo trimestre del 2014 resta critica la capacità finanziaria delle imprese siciliane del terziario, ovvero la capacità nel riuscire a far fronte ai propri impegni finanziari, a pagare i propri fornitori, le tratte in banca, a far fronte agli oneri contributivi e fiscali e così via dicendo.

A incidere fortemente su questo sono soprattutto le maggiori difficoltà del Mezzogiorno dove la quota di imprese che non riescono a fronteggiare autonomamente il proprio fabbisogno finanziario è particolarmente elevata, come nel caso della Calabria (54,8%) e della Sardegna (54%) che registrano tassi più che doppi rispetto alle imprese del Friuli Venezia Giulia (26,7%). In Sicilia, infatti, solo il 2,3% degli imprenditori ha ricevuto il prestito richiesto per mantenere in vita la propria attività.

“La forbice Nord-Sud – sottolineano da Confcommercio – si conferma anche nella quota di imprese che si rivolgono alle banche per avere un finanziamento: rispetto ad una media nazionale del 15,9%, in Lombardia sono il 23%, in Friuli Venezia Giulia il 22,6%, in Piemonte il 18%. Nelle regioni meridionali le percentuali sono tutte inferiori al 10%”.

JM