In Toscana, un premio per le imprese innovative

Il Consiglio della Regione Toscana ha presentato il Premio Innovazione Toscana, che vuole valorizzare, incoraggiare e sostenere le startup innovative, attive nella ricerca e nell’innovazione tecnologica e digitale, specialmente se condotte da giovani.

Antonio Mazzeo, consigliere regionale nonché promotore dell’iniziativa, ha così presentato il progetto: “L’abbiamo voluto con forza in Ufficio di presidenza, mettiamo a disposizione 100mila euro, ricavati dai risparmi sui costi della politica realizzati in questi anni, in cui abbiamo tagliato il bilancio del Consiglio regionale di più di due milioni di euro. In più, abbiamo previsto un riconoscimento speciale per i ragazzi più giovani, per progettualità che auspichiamo possano essere fatte anche nelle scuole. Vogliamo mettere in risalto le eccellenze e la qualità dei nostri territori, le nostre ricercatrici e i nostri ricercatori, attrarre i migliori talenti e non lasciarli andar via. Speriamo che ci sia una larga partecipazione, soprattutto da parte delle aziende più giovani”.

Obiettivo di questa iniziativa, che prevede un premio di 15mila euro per il primo classificato e 5mila per il secondo, per ogni sezione, è ovviamente far emergere progetti imprenditoriali di successo, che si siano adoperati per rafforzare le filiere locali, riuscendo a coniugare ricerca, innovazione e risultati economici.

Per iscriversi c’è tempo fino al 5 novembre, dopodiché i progetti verranno sottoposti ad una commissione che avrà il compito di selezionare i vincitori.

Eugenio Giani, presidente del Consiglio regionale della Toscana, ha aggiunto: “Credo molto nel made in Tuscany, come credo nel made in Italy, nel genio, nella capacità di adeguare il nostro patrimonio produttivo con significativi modelli di innovazione. Dall’informatica alla robotica, a tanti altri settori, la Toscana sta dimostrando di essere in grado di realizzare beni e prodotti che modificano il nostro stile di vita e riescono a sfidare il mercato e la concorrenza. Noi vogliamo incoraggiare le imprese a seguire questa strada”.

Vera MORETTI

Banca Etruria, allarme tra le imprese toscane

Come se non bastasse la stretta al credito nei confronti delle piccole imprese operata dalle banche da quando la crisi ha cominciato a mordere, adesso arrivano anche le pessime notizie degli istituti di credito commissariati. Come per esempio Banca Etruria. Un commissariamento che ha messo in allarme le molte imprese toscane che con la banca sono in qualche modo esposte.

Il commissariamento di Banca Etruria ha spinto anche Confesercenti Toscana a prendere posizione attraverso il suo presidente Massimo Vivoli, il quale, in una lettera al sito Firenzepost, ha ricordato come “le notizie relative ai bilanci 2014 in profondo rosso di primari Istituti di Credito e al commissariamento, da parte della Banca d’Italia, di Banca Etruria, istituto a forte valenza territoriale, creano allarme nel sistema produttivo delle piccole e medie imprese toscane. Imprese già gravemente colpite negli ultimi 5 anni da un duro credit crunch, e che temono che le prospettive del credito possano peggiorare ulteriormente”.

Il caso di Banca Etruria si somma anche ad altre problematiche che lo stesso Vivoli ha ricordato: “Alle difficoltà dovute alla contrazione del credito si deve inoltre aggiungere il fatto che la Bce chiederà a breve un aumento delle soglie minime di capitale per le Banche europee. Una decisione che sicuramente penalizzerà in particolar modo i Paesi noncore’ dell’Eurozona, come l’Italia. In questo contesto bisogna intervenire subito a sostegno dell’economia reale attraverso strumenti straordinari: sì alla creazione di una Bad Bank di sistema, ma serve anche una riforma degli esistenti strumenti dedicati a favorire l’accesso al credito delle imprese, in primo luogo il Fondo Centrale di Garanzia per le Pmi. Soprattutto, però, bisogna agire subito per sbloccare le risorse già stanziate a favore dei Confidi, che in questi anni sono stati in prima linea per fronteggiare una pesantissima crisi che è un eufemismo definire congiunturale”.

Come Confesercenti, anche nel contesto di una sempre più stretta collaborazione con le altre associazioni di imprese – ha concluso Vivoli -, stiamo lavorando con le Istituzioni competenti su questi temi fondamentali, che auspichiamo possano trovare una soluzione già nelle prossime settimane. Questo può essere il momento per investire, rilanciare e scommettere sulla capacità produttiva della Toscana. Ma senza sostegni alle imprese, attraverso un accesso al credito rapido e sostenibile, tutto questo diventa un miraggio”.

Imprese toscane alluvionate, finanziamenti in arrivo

Buone notizie per le imprese toscane colpite dalle calamità naturali degli ultimi mesi. La Regione Toscana mette a loro disposizione un fondo da 5 milioni di euro, come disposto dalla delibera proposta dall’assessore regionale alle attività produttive credito e lavoro, Gianfranco Simoncini, che è stata approvata durante l’ultima giunta.

Di fatto si tratta di una nuova linea di microcredito destinata al finanziamento e all’erogazione di prestiti agevolati a tasso zero alle imprese toscane danneggiate da calamità naturali; l’importante è che siano situate nelle zone per la quali la Regione ha dichiarato, di volta in volta lo stato di emergenza.

La Giunta regionale toscana ha anche approvato gli indirizzi per l’attuazione della linea di microcredito che consentiranno agli uffici regionali di emanare a breve il bando. Nello specifico, si prevede che entro i sei mesi successivi al verificarsi dell’evento naturale, tutti i territori interessati da calamità che avranno ricevuto il riconoscimento da parte della Regione, potranno fare domanda di accesso al credito agevolato per le imprese toscane del territorio.

Potranno fare richiesta di credito agevolato le imprese toscane del manifatturiero, del turismo, del commercio, della cultura e del terziario, oltre ai titolari di partita Iva.

In arrivo 3 milioni per le imprese toscane

 

FidiToscana, Artigiancredito e Artigiancassa gestiranno da settembre tre Fondi di Garanzia da 3 milioni di euro finalizzati alle emissioni di minibond da parte delle imprese toscane.

Secondo le informazioni riscontrabili dal sito della Regione, saranno inoltre concessi finanziamenti a tasso agevolato a favore delle imprese attraverso il Fondo unico rotativo per prestiti (Furp) e il Fondo unico rotativo turismo e commercio.

Per le imprese del settore orafo che si iscriveranno al bando sono previste Garanzie regionali per operazioni in oro e argento, ma devono impegnarsi ad aumentare il numero dei dipendenti nei due anni successivi.

JM

In Toscana, agevolazioni per le micro e piccole imprese

Sono state approvate, dalla Giunta della Regione Toscana, due nuove delibere delle quali beneficeranno le imprese regionali che desiderano investire in innovazione.

Si tratta di attivazione di garanzie per l’accesso al credito e di nuovi finanziamenti rimborsabili.

A presentate l’iniziativa è stato Gianfranco Simoncini, assessore alle Attività produttive della Regione Toscana: “Stiamo ridisegnando gli strumenti di ingegneria finanziaria per sostenere, attraverso l’accesso al credito, quegli investimenti che sono indispensabili al sistema produttivo toscano, alla sua crescita e al suo posizionamento competitivo sui mercati interni e internazionali. Con questi strumenti, che utilizzano le risorse del Fesr ma anche risorse regionali, rientri delle imprese su fondi rotativi e disponibilità giacenti su vecchi fondi chiusi, puntiamo in particolare al trasferimento tecnologico, all’innovazione, agli investimenti in ricerca e sviluppo e alle start up d’impresa“.

In concreto, la Regione erogherà prestiti a tasso zero alle micro, piccole e medie imprese di tutti i settori manifatturieri e di tutte le dimensioni, finanziamenti mirati a potenziare gli investimenti innovativi.

Il nuovo fondo di garanzia è finalizzato a sostenere gli investimenti delle imprese operative nei settori dell’artigianato, industria, cooperazione, favorendo anche l’imprenditoria femminile giovanile e i lavoratori destinatari di ammortizzatori sociali.

Vera MORETTI

Imprese edili toscane in difficoltà

La crisi continua a mietere vittime e a mettere in ginocchio le imprese italiane.

L’ultimo dato pervenuto riguarda il 60% delle imprese edili toscane che, solo nel primo semestre dell’anno in corso, sono state costrette a limitare la loro attività.
In questa percentuale rientrano, per la maggioranza, le aziende di piccole dimensioni, per le quali il calo ha raggiunto il 15,2%, mentre le medie e grandi imprese hanno registrato una flessione del 12,4%.

A rendere noti questi risultati è stato uno studio di Unioncamere e Ance Toscana, che ha mostrato come solo il 7,6% delle imprese edili sia stato in grado di aumentare la propria attività nei primi sei mesi del 2012.

La crisi è stata assorbita meglio dalle imprese che eseguono lavori per il settore privato, mentre i problemi di liquidità che derivano da ritardi di pagamenti continuano a sussistere nelle aziende edili fornitrici della PA.

A fronte di questi numeri, non stupisce che il fatturato, sempre per il periodo di riferimento, abbia registrato un calo rispetto al primo semestre del 2011, con una conseguente diminuzione anche dei lavoratori del 2,1%.

Vera MORETTI

Anticipi facili per le imprese toscane

La giunta regionale toscana ha dato il via libera a un protocollo di intesa che sarà firmato nelle prossime settimane con le associazioni degli enti locali, Unioncamere Toscana e sistema bancario per assicurare liquidità alle imprese creditrici della pubblica amministrazione.

Ci sono situazioni paradossali: imprese che hanno ultimato opere pubbliche e non possono essere pagate da Comuni e enti locali, che i soldi in cassa sempre ce li hanno ma hanno già esaurito a giugno o settembre il plafond a disposizione e si trovano nella situazione di dover rinviare tutti i pagamenti all’inizio dell’anno prossimo, infatti di norma Comuni ed enti locali hanno in cassa le risorse per fare investimenti ed aprire cantieri, ma sono costretti a rinviare gli interventi di mesi, a volte, per rispettare il patto di stabilità imposto dal governo, di anno in anno più aspro.

“Un corto circuito che, oltre a ritardi nei lavori, crea evidenti danni all’economia e alle aziende, in difficoltà nel pagare fornitori e lavoratori. Da qui l’accordo con le banche che abbiamo portato in giunta ieri per aiutare le aziende creditrici a farsi anticipare quanto dovuto: più velocemente e con procedure più snelle, ma soprattutto con costi e tassi di interesse” annota l’assessore regionale al Bilancio Riccardo Nencini.

 

Marco Poggi