C’era una volta la parità dei sessi

Indagando nella busta paga degli italiani scopriamo come la parità di genere sul posto di lavoro è ancora una lontana chimera. A rendere ufficiale ciò che in molti sospettavano è un’indagine del Centro Studi Redi Sintesi sui dati forniti dal ministero dell’Economia e delle Finanze.

Nonostante il numero delle lavoratrici sia decisamente aumentato negli ultimi anni, nelle precedenti dichiarazioni hanno dichiarato un reddito medio di 15.400 euro, ovvero il 34% in meno rispetto alla media maschile, pari a 23.500 euro. Cio’ equivarrebbe a dire che, secondo alcune stime, per arrivare a uno stipendio pari a quello dei colleghi maschi, le donne dovrebbero lavorare una settimana in piu’ al mese.

Disparità di genere, in arrivo incentivi per assumere donne

 

Le professioni tecniche in campo scientifico e ingegneristico sono tra le professioni a più alto tasso di disparità di genere. La legge Fornero stabilisce incentivi, in tali professioni, alle assunzioni di donne di qualsiasi età, prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi residenti in regioni ammissibili ai finanziamenti nell’ambito dei fondi strutturali europei

Ogni anno il ministero del Lavoro, di concerto con il ministero dell’Economia, individua i settori e le professioni che possono beneficiare gli incentivi sulla base delle elaborazioni effettuate dall’Istat in relazione alla media annua del 2012. Nello specifico, il tasso di disparità medio è stato rilevato, per l’anno 2012, a quota 10,2%.