Quinta morte bianca in un mese a Salerno: operaio folgorato in cabina

E’ stato colpito da una forte scarica di corrente mentre stava lavorando in una cabina elettrica e per lui non c’è stato niente da fare. E’ deceduto in questo modo Antonio Medoro, 42enne di Olevano sul Tusciano in provincia di Salerno e dipendente di una ditta di Sarno. Il tragico fatto si è consumato a Nocera Superiore, sempre nel salernitano.

L’uomo, sposato e con figli, è morto sul colpo nonostante i soccorsi immediati. L’episodio è sotto indagine dei carabinieri del reparto territoriale di Nocera Inferiore. E’ un periodo particolarmente sfortunato questo per la città campana, che solo nel mese di giugno conta 5 vittime sul lavoro.

Operaio muore schiacciato tra camion e container in un cantiere

Luigi Renzi, 30enne operaio residente a Prignano, è morto mentre stava lavorando nel cantiere dove è in costruzione il cineteatro comunale ad Agropoli, in provincia di Salerno. Lo sfortunato ragazzo era impegnato a stabilizzare il camion per consentire una discesa sicura verso il un container, nel piazzale antistante il cantiere.

Ma per una tragica fatalità è rimasto incastrato tra una paratia del mezzo pesante e lo stesso container. I soccorsi, per quanto immediati da parte dei colleghi e dell’ambulanza, non sono serviti per evitare il decesso. L’operaio infatti è morto sul colpo. Sulla dinamica dell’accaduto stanno indagando i carabinieri.

Cade da 8 metri, operaio muore in ospedale


Un altro dramma sul lavoro si è consumato sabato scorso a Fisicano, in provincia di Salerno. La vittima è un giovane di 22 anni, Giovanni Grasso, residente a Calvizzano, dipendente della Srl ‘Gaia Energy’. L’operaio, mentre montava dei pannelli solari sul tetto di un’azienda, ha messo male il piede sulla trave e ha perso l’equilibrio cadendo da otto metri di altezza.

I colleghi hanno dato tempestivamente l’allarme, allertando le forze dell’ordine e il 118. Inutile la corsa all’ospedale di Mercato San Severino, dove lo sfortunato ragazzo è morto dopo essere arrivato nel nosocomio di Curteri. Grasso, da tutti ricordato come una persona dedita al lavoro e alla famiglia, lascia la moglie e un figlio di 2 anni.

Operaio muore schiacciato tra le lastre di marmo

È stata una fine atroce quella di Michele Vecchio, 52enne operaio di Padula, in provincia di Salerno, che da oltre 20 anni si occupava della lavorazione del marmo presso la l’azienda “Pietra di Padula” dei fratelli Cancellaro.

L’uomo, con una dinamica ancora da accertare, si è ritrovato schiacciato tra alcune lastre di marmo che pesavano decine di quintali. Il corpo senza vita è stato trovato dai titolari dell’azienda ieri pomeriggio alle 15, una volta rientrati dalla pausa pranzo. In precedenza una delle due figlie dello sfortunato operaio aveva telefonato in ufficio segnalando il mancato ritorno a casa del padre per pranzare.

A quanto pare, Michele Vecchio prima di andare in pausa era andato a spostare le lastre con l’ausilio di un carroponte, il cui gancio le avrebbe inavvertitamente trascinate verso di lui finendo per travolgerlo. La Procura di Sala Consilina ha posto sotto sequestro il carroponte e l’area dell’incidente.