Unioncamere, le tariffe locali continuano ad aumentare

 

Secondo quanto reso noto in questi giorni dall’Osservatorio prezzi e mercati  dell’Indis, istituto di Unioncamere specializzato nella distribuzione e nei servizi, l’inflazione generale registrata nel primo semestre del 2014 si deve alle tariffe pubbliche locali che, in questi mesi estivi, non fanno altro che aumentare raggiungendo a giugno il 4% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Soprattutto gli aumenti spropositati dei rifiuti solidi urbani hanno (addirittura del +15,2%), dell’acqua potabile (+6%) e dei servizi sanitari locali (+5,3%). Come se non bastasse anche un +4,4% dei costi dei trasporti ferroviari regionali e  un +2,5% dei trasporti urbani.

“La competitività delle imprese, soprattutto nei confronti dei competitori esteri – commenta Ferruccio Dardanello, presidente di Unioncamere – sta anche nella possibilità di competere almeno ad armi pari sul fronte dei costi dei servizi necessari alla produzione. Nella prima metà del 2014 il comparto che contribuisce in maniera maggiore alla crescita dei prezzi al consumo è quello delle tariffe, che da sole spiegano oltre metà dell’inflazione generale”.

JM

Istat, tasso di inflazione ai minimi dal 2009

Dopo lo spread che ha chiuso ieri sotto la soglia psicologia dei 200 punti base, ancora buone notizie per il nostro Paese. Il tasso d’inflazione medio annuo per l’anno appena terminato è risultato pari all’1,2%, in forte diminuzione rispetto al 3% registrato nel 2012, percentuale minima da 4 anni a questa parte.

Secondo quanto rilevato dall’Istat, sono cresciuti del 1,6 per cento i prezzi dei prodotti ad alta frequenza di acquisto nel 2013, dato in forte decrescita rispetto al 4,3% registrato nel 2012. Tasso in netto calo anche per quanto riguarda i prodotti a media frequenza d’acquisto: passati dal +2,8% del 2012 all’odierno +1,2%.

Nella media dell’anno appena trascorso, i prezzi dei beni sono cresciuti dello 0,9%, anche qui in forte decrescita rispetto al +3,8% nella media 2012, mentre quelli dei servizi sono aumentati dell’1,5%, rispetto al +2,2% nel 2012.

“La discesa dell’inflazione è stata evidente, e il fattore principale è stato probabilmente la debolezza della domanda interna, anche se un ruolo possono averlo giocato gli elementi di liberalizzazione nel settore dei servizi introdotti negli ultimi anni” ha spiegato l’economista di Bnp Paribas Clemente De Lucia.

Jacopo MARCHESANO