Tasi, arriva il bollettino (in bianco) ed è subito polemica

Come Infoiva vi aveva già anticipato ieri, il modello di bollettino è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale e dovrà ora essere stampato e reso disponibile da Poste Italiane presso tutti gli sportelli. Valido indistintamente per tutti i Comuni, il bollettino riporta il numero di conto corrente 1017381649 e la dicitura “Pagamento Tasi”. Occorre compilare le caselle con i propri dati anagrafici, fin qui tutto bene, e specificare il codice del proprio comune all’interno dello spazio “codice catastale”. Nella parte inferiore sono presenti le caselle dove specificare la tipologia (abitazione principale, immobili rurali o aree fabbricabili) e le caratteristiche degli immobili in questione. In ciascuna riga va indicato l’importo dovuto per gli immobili della stessa categoria che si possiedono. Prevista anche una sezione per indicare le eventuali detrazioni per l’abitazione principale alle quali si ha diritto. Tutto, rigorosamente, fai da te…

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L’addio al bollettino precompilato nasce da una difficoltà oggettiva dei comuni: riuscire ad avere accesso a tutti i dati necessari per il calcolo dell’imposta. Considerando, inoltre, che quest’anno anche gli inquilini dovranno pagare parte dell’imposta. Le prime critiche al varo del facsimile arrivano da Sforza Fogliani, presidente di Confedilizia: “La legge di Stabilità prevede per la Tasi l’invio ai contribuenti interessati di modelli preventivamente compilati da parte degli enti solo subordinandolo all’emanazione di un decreto del direttore generale del Dipartimento delle Finanze del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Il fatto che nel decreto per i bollettini di conto corrente postale, appena pubblicato in Gazzetta Ufficiale, la precompilazione sia invece lasciata alla facoltà dei Comuni preoccupa e non deve assolutamente significare un illegittimo superamento della legge”.

Jacopo MARCHESANO

Alemanno: “Proroga Tasi? Meglio se generalizzata”

Dopo avere scritto al ministro del’Economia Padoan e al sottosegretario Zanetti, dopo averne dibattuto con il vice ministro Morando, il presidente dell’Istituto Nazionale Tributaristi (INT), Riccardo Alemanno, ha scritto direttamente al presidente del Consiglio Matteo Renzi per renderlo partecipe delle sue preoccupazioni in merito al caos Tasi.

Dott. Alemanno, giusto per fare chiarezza in una situazione sempre più complessa, chi pagherà la Tasi?
Sia i proprietaria sia gli effettivi utilizzatori degli immobili, tutti coloro che all’interno di un territorio usufruiscono dei servizi indivisibili di un Comune che vanno dalla manutenzione delle strade all’illuminazione pubblica. Il tributo è una parte della IUC, l’imposta unica comunale, nella quale vanno aggiunte anche la Tari, ovvero la tassa sui rifiuti, e l’Imu (solo per alcuni contribuenti).

E fin qui…
Il problema è sorto quando si è creata l’imposta contenitore Iuc e il voler modificare il sistema senza conoscere le realtà dei Comuni – che, per dirne una, non riescono nemmeno a gestire i bollettini di pagamento – ha peggiorato la situazione. Una maggiore attenzione alla cura dei dettagli ancora una volta avrebbe fatto la differenza.

Quali proposte avete presentato al Presidente del Consiglio dei Ministri nella vostra lettera?
Le nostre indicazioni vanno dalla proroga generalizzata alla sostituzione dell’acconto TASI, da versare con F24 in autoliquidazione, con l’invio da parte dei comuni di un bollettino contenente il 50% di quanto incassato lo scorso anno per i servizi indivisibili (tale tassa era inserita nel bollettino Tares 2013) e come ultima richiesta la non sanzionabilità dei versamenti non corrispondenti al dovuto se sanati entro il 16 ottobre.

Come giudica il sempre più probabile rinvio ad ottobre?
La soluzione migliore sarebbe stata una proroga generalizzata, dando per scontato che da qui ad ottobre si fosse provveduto a modificare l’impianto normativo di questa tassa. La proroga parziale ha riversato tutto sui proprietari degli immobili nei Comuni che hanno reso noto le aliquote sul sito del ministero delle Finanze. Come spesso accade in questo paese, quindi, chi ha seguito tutti i criteri regolarmente viene penalizzato. 

Jacopo MARCHESANO